1997: su Rete 4 impazza Petali di Stelle per Sailor Moon, ultimo capitolo delle avventure della guerriera della Luna.
Prima che Bunny salutasse il pubblico italiano, venne scelta già la storia che avrebbe dovuto sostituirla. E magari cercare di avvicinarsi al suo successo: Wedding Peach.
Almeno, è questa la voce di corridoio che circola tra le pagine delle riviste specializzate, come ad esempio Man-Ga! (rivedila QUI).
Ma niente. Dopo l'ultima stagione di Sailor Moon, la Mediaset non trasmette Wedding Peach.
E intanto passano tre anni...
Di stranezze televisive ce ne sono parecchie, ormai qui lo abbiamo imparato a capire.
Avevamo analizzato già il caso dell'annuncio di Dragon Ball Z su Italia 1, con una trasmissione saltata all'ultimo (puoi rileggere tutto il caso cliccando qui).
Ma la questione di Wedding Peachè ancora più misteriosa: arriviamo all'agosto del 2000.
Mientre sfogliavo una rivista, mi cade l'occhio sulla programmazione notturna di Italia 1.
I tanti segreti di un cuore innamorato - Wedding Peach. A mezzanotte passata.
Ora, non so se riuscite a comprendere il mio stupore: da anime-fan, per anni si sperava in trasmissioni notturne di cartoons, magari esenti da censure.
E quindi immaginate: su Italia 1, un anime, di notte. Ed era proprio il latitante Wedding Peach, di cui sentivo parlare da anni e per cui qualcuno si era lanciato già da tempo con dossier (specie le fanzine specializzate) o pubblicandone gli episodi speciali (l'azienda video Dynamic Italia ne fece uscire una vhs nel 1999).
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Wedding Peach DX |
Ebbene, l'edizione andata in onda non era esente da censure, anzi.
L'adattamento rispecchiava perfettamente il modus operandi mediasettiano di fine anni '90, quello pesantemente censorio, peraltro già superato in favore di edizioni meno tagliuzzate (vedi Card Captor Sakura, del 1999).
Era chiaro che si trattava della versione di Wedding Peach preparata per il 1997, per il dopoSailor Moon, con tutti i cambiamenti in uso all'epoca (via i riferimenti vagamente religiosi, via i riferimenti a qualunque cosa riguardasse il Giappone). Gli angeli divennero alieni; i nomi mutarono tutti, sostituiti da altri con assonanze italo-inglesi.
Ma allora, cosa c'è di misterioso nella trasmissione italiana di Wedding Peach?
Beh, diverse cose.
Si puntava un sacco su questo show, addirittura indicato come sostituto di Sailor Moon (sostanzialmente, difatti, il genere è il medesimo).
Ma la Mediaset non l'ha mai mandato in onda, se non a sorpresa dopo anni, in estate e di notte, quindi completamente fuori ogni periodo utile a farne il successo sperato.
Perché?
Pare che questa scelta sia dovuta ai palinsesti diurni pieni, e ai diritti dell'anime ormai prossimi alla scadenza.
Sei episodi alla volta e via, si conclude subito e comunque lo abbiamo trasmesso, almeno una volta.
Una sola volta in tutto.
Altra particolarità: il footage utilizzato nella sigla italiana. La Mediaset, sempre stata attenta a eliminare chirurgicamente le scritte nipponiche, ce le propina maldestramente nella sigla (cercando di tagliarle fuori il più possibile con un effetto zoom che sgrana certi passaggi).
Il che fa supporre che il patchwork di immagini sia stato assemblato quasi all'ultimo, in fretta e furia rispetto ai meticolosi standard dell'azienda.
Ultima particolarità, la sigla stessa.
Non si fa alcun riferimento a guerriere, battaglie, scontri, alieni, nemici.
Sembra invece volersi soffermare solo sul lato romantico della storia (che pure c'è), ignorando l'azione (che invece è preponderante e, a rigor di logica, doveva essere l'elemento che avrebbe attratto il pubblico orfano di Sailor Moon).
I tanti segreti di un cuore innamorato sembra una sigla scritta più per storie come Piccoli problemi di cuore (QUI la verità dietro l'edizione italiana) che per anime come Wedding Peach.
Ve la lascio ascoltare.
E, per oggi, chiudo qui questo Tv File: ma sui cartoon marciti in magazzino, e sulle trasmissioni notturne... torniamo molto presto.