Dalla metà degli anni '90, la nuova moda in tv era avere serie animate... in computer grafica.
Se la Rai, conSolletico (QUI) aveva puntato molto su questo aspetto, la Mediaset rispose inserendo, in fascia lunch-time, nientemeno che l'allora ultima serie dei Transformers: Beast Wars.
Dal 1997, per 52 episodi, venne mandato in onda questo prodotto, a cui fu cambiato titolo in Rombi di tuono e cieli di fuoco per i Biocombat.
Che era, in sostanza, il nome della sigla.
L'OPERA
Ambientata durante il primo episodio della serie originale G-1, vede i Maximal, discendenti degli Autobots, guerreggiare con i Predacon, discendenti dei Decepticon.
Precipitati sulla Terra, le fazioni si tramutano in animali (mammiferi i primi, rettili i secondi, a farla breve).
Le loro battaglie (scritte anche dal sommo Larry DiTillio) proseguono dunque su questo pianeta.
Interessante notare come l'adattamento italiano ha quasi del tutto ignorato il fatto che questa sia una serie legata alla continuity dei Transformers.
LA SIGLA
Sigla molto evocativa, puro sound anni '90, Rombi di tuono e cieli di fuoco per i Biocombat vantava la potente voce di Enzo Draghi.Riascoltiamola:
IL TESTO
Tra due astronavi avversarie scoppia una battagliaper chi dovrà dominare tutta la galassia
e mentre infuria lo scontro atterrano in un mondo
di quattromila anni fa...
Ci sono mostri preistorici su quel pianeta,
nessuna traccia di uomini: ma che disdetta!
Le due astronavi atterrate sono danneggiate,
perciò i Biocombat restano là...!
Rombi di tuono e cieli di fuoco per i Biocombat,
mille ruggiti inferociti nell'oscurità.
Paesaggi adatti ai più coraggiosi, ai più avventurosi,
traboccanti di difficoltà...
Nessuno dei contendenti sa dove si trova,
entrambi gli schieramenti son messi a dura prova...
Son grandi i Maximal, son forti i Predator
Chissà chi vincerà e chi riuscirà a riparare
la sua astronave?
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