City Hunter, opera-simbolo della produzione anni '80 nipponica, sta per vivere una seconda giovinezza italiana?
Arrivato a sorpresa nel 1997 su Europa 7 -all'epoca rete satellite di Mediaset- e in edicola per la Star Comics, ha conosciuto immediato successo che si è trascinato per anni, arrivando fino alla trasmissione su Mtv.
Ma da settembre, oltre a tornare a casa, City Huntersbarca nei cinema.
Pronti a una superodose di donne sexy, missioni pericolose e martellate?
Italia 2 ha annunciato la messa in onda della storica serie tv City Hunter.
Doppiato e adattato per una mai avvenuta trasmissione su Italia 1 negli anni '90, City Hunter finì poi su tutt'altro canale. Ma ora è pronto a tornare in Mediaset in grande stile, per farsi conoscere anche da un nuovo e giovane pubblico che potrebbe apprezzare le sue vicende che mixano umorismo, dramma, erotismo soft e azione.
LA STORIA
Ryo Saebaè un giustiziere: dove la polizia non arriva, o dove non può arrivare per motivi etici, subentra City Hunter.In realtà City Hunter è un nome in codice per due soci: Ryo e Hideyuki. Ma quest'ultimo viene ucciso da una potente organizzazione di narcotrafficanti che intende espandersi in Giappone.
Con la sorella di Hideyuki, Ryo continua il suo lavoro come City Hunter tra casi scottanti che virano sempre più verso la commedia (anche sexy) e lo scontro con pericolosi criminali.
PRIVATE EYES
Diffuso il trailer italiano del nuovo film che ha sbancato il botteghino giapponese: City Hunter Private Eyes.Tante sorprese in questa prewiev, che vi lascio visionare:
Nei cinema solo il 2-3-4 settembre 2019, City Hunter Private Eyesè portato in Italia dalla Dynit, che ha deciso di utilizzare, come sembra, il cast di doppiatori della serie tv e dei film Yamato Video, invece che quello delle due stagioni (3 e '91) proposto dall'azienda stessa anni fa.
Dunque un film Dynamic ma coi doppiatori Mediaset però in edizione non adattata (dunque Ryo e non Hunter, Kaori e non Kreta). In pratica, la scelta che fece già la Yamato per i film e gli special.
Ed è la cosa migliore.
Stupisce sentire Get Wild, celebre sigla finale della serie, ma cantata in italiano (da Stefano Bersola, ovviamente: era l'interprete della sigla italiana storica).
E, più di ogni altra cosa, data la presenza nel film delle tre sorelle Occhi di Gatto, stupisce ascoltare l'omonima sigla italiana seppur remixata. Brividi.
E sì, perché City Hunter si svolge nello stesso universo narrativo di Cat's Eye: il bar delle tre sorelle fu venduto a uno dei protagonisti dell'opera successiva, sempre di Tsukasa Hojo.
Ma fino a ora, in oltre trent'anni, Hunter non aveva mai incrociato la strada di Kelly, Sheila e Tati.
Cosa succederà? Lo scopriremo a settembre...
Ami le opere di Hojo? Non perdere