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[RIPRO-POST] il mistero della sigla di Lamù: l'intrigo svelato!

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Da domani 6 agosto arriva per la prima volta su una rete ufficiale Mediaset: è Lamù, la ragazza dello spazio.
Come ormai saprete, l'interprete della prima sigla italiana non è mai stato rintracciato.
Come ormai saprete, esistono gruppi d'indagine che dalla fine degli anni '90 cercano di sciogliere l'arcano: il più famoso è il gruppo FacebookIl Mistero della Sigla di Lamù.
E come ormai saprete, io stesso ho cercato di ricomporre il puzzle arrivando non tanto a un nome (che potrebbe essere chiunque), quanto alla ricostruzione del quadro che sta dietro a questo assurdo intrigo.
Con voi, per festeggiare il ritorno in tv di Lamù, voglio ripercorrere passo dopo passo tutto il mistero...

Italia 2 si appresta a mandare in onda, senza censure e in partnership con Yamato Video (che ne detiene ufficialmente i diritti) l'anime Lamù, la ragazza dello spazio.
Lamù su Mediaset, dunque.
E se fosse solo un grande ritorno a casa, dopo olte trent'anni, e per vie traverse?

1983, TELECAPRI

La prima trasmissione di Lamù si ebbe nel 1983 su Telecapri, rete di Costantino Federico.
Nonostante sia la Yamato Video a detenere i diritti di Lamù, nel 2018 la serie è andata in onda ancora su Telecapri. Con la sigla italiana storica e misteriosa.
Evidentemente, il mistero è tutto qui: una questione di diritti mai del tutto assolti, cause milionarie tra grossi nomi e in mezzo -fa quasi ridere- proprio un cartone animato.

Lmù su Telecapri

ITALIA 1

La rete giovane Mediaset non è sempre stata di Berlusconi: nel suo primo anno di attività, apparteneva all'editore Rusconi.
Era un vero e proprio network che riuniva diverse emittenti regionali.
Telecapri era tra queste, per le frequenze della Campania.
Siamo nel 1982: ma solo un anno dopo, Berlusconi acquista il canale, che entra nella scuderia Fininvest.
E proprio nel 1983, per questioni poco chiare, Telecapri è estromessa dal circuito di Italia 1. Ne nasce una causa con Fininvest, risoltasi con un accordo tra le parti.
Bim Bum Bam, ad esempio, era trasmesso inizialmente anche da Telecapri, che perse lo show.
Non è che Lamùè rimasta "nel mezzo", restando a Telecapri?

Bim Bum Bam su Telecapri

GLI AGRAMA

Non è assurdo pensare che l'acquisto di Lamù fosse stato gestito proprio per Berlusconi o per Italia 1.
E sapete chi gestiva le acquisizioni dei titoli per conto di Berlusconi? Il suo amico egiziano Frank Agrama.
Notizia di un anno fa, direttamente dal Giappone: i diritti della serie Lamù vennero acquistati per l'Italia proprio dalla Film Associates of Rome, società di Agrama, a inizio anni '80.
Ma chi è questo Frank Agrama?
Patron della Harmony Gold, è padre di Jehan.
E per lui hanno spesso lavorato due musicisti molto famosi: Shuki Levy e Haim Saban.

LEVY, SABAN E ALTRE SIGLE MISTERIOSE

Sapete che non è solo Lamù, in Italia, ad evere una sigla "misteriosa"?
Ce ne sono almeno un altro paio, di serie, con questa strana caratteristica: Ulysse 31 e Il magico mondo di Gigì.


Due cartoons che all'epoca ebbero un certo successo e sulle cui opening non si sa nulla.
Tranne che i compositori sono un quartetto che spesso ha lavorato assieme: Levy/Saban per le basi, e per le versioni italiane Alberto Testa (e Ciro Dammicco).
Se per Ulysse 31 i musicisti sono accreditati con il nome generico di Superbanda (senza che vi sia indicato il nome del cantante), per Gigì gli stessi (con Ciro D'Amico -sic!- nei credits) sono chiamati I Sorrisi.


AGRAMA CONTRO SABAN

La sigla di Gigì non è mai stata pubblicata su disco perché, nel 1984, Agrama intentò una causa proprio contro Haim Saban.
La Harmony, infatti, denunciò la Saban per non aver rispettato un contratto che prevedeva il pagamento di 53.000 dollari per i diritti di distribuzione della sigla del cartoon Gigi in Francia e Italia. La Saban controdenunciò la Harmony, sostenendo che quest'ultima sostituì la sigla incisa dalla Saban Records con un altro brano (realizzato da altre persone), prima dello scadere del contratto.
Frank Agrama dichiarò di aver raggiunto un accordo con Saban, senza scendere in dettagli e dicendo solo di non essere più interessato a fare affari con lui.


IL QUADRO FINALE

Se Levy e Saban non lavorarono più alle sigle per i prodotti importati dagli Agrama, di certo non sparì dalle scene Ciro Dammicco.
Cantante dei Daniel Sentacruz Ensemble, è peraltro sospettato di essere l'interprete di Ulysse 31.
E non potrebbe essere anche il cantante di Lamù? Lui, un anno fa, ha smentito questa ipotesi, senza però fare accenno alcuno a Ulysse 31...

Dammicco nel 1986 fonda la Eagle Picture, lavorando per la Mediaset di Berlusconi, che è amico degli Agrama.
Tutte e tre le parti hanno avuto a che fare con i prodotti MediaTrade (Mediaset), da cui nasce l'omonimo processo apertosi a inizio 2000 che condannò proprio Frank Agrama, accusato di presunte irregolarità sulla compravendita di diritti tv per conto delle reti del Biscione.
Dammicco, dal canto suo, è inoltre collaboratore di Costantino Federico, proprietario di Telecapri, con cui ha collaborato anche di recente per alcuni format.


CONCLUSIONI

Chi è, dunque, questo misterioso cantante?
È forse poi così importante, quel nome?
Voi cosa ne pensate?
Ultima curiosità: i promo di Italia 2 dei giorni scorsi riportavano inizialmente come sottofondo la sigla italiana misteriosa, ma poi sono stati cambiati subito...

Per approfondire e per consultare le varie fonti:

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