Avevamo già discusso riguardo la crisi e i nuovi tipi di lavoro che siamo costretti a fare a causa di questa.
Lavori che generano lavoratori rompicoglioni, che ti chiamano a ogni ora del giorno o ti invadono casa in maniera scostumata e insistente.
Centralinisti, dimostratori, rivenditori, a volte anche veri e propri truffatori.
Ecco le scuse che uso per levarmeli dalle palle.
I peggiori? Sicuramente chi si spaccia per membro di qualche onlus umanitaria, e per strada (o fuori dagli ospedali) vuol venderti una sorta di kit.
Il kit costa un tot, ma ti cercano anche solo qualche spiccio per tirare a campare. Ovviamente non avrete mai il kit in questione.
Come li evito: dico che ho già donato al tizio all'altro capo della strada.
Da notare che questi spesso sono truffatori, che girano di posto in posto accompagnati da un furgone. Spesso hanno modi di fare da vero criminale. Racimolano i loro spiccioli e cambiano piazza.
Stessa storia i venditori di quadri sacri o quadri coi velieri.
Questi ultimi andavano di moda fino ai primissimi anni '90, quando ex tossici provenienti da qualche cumunità di (ir)recupero vagavano per le scuole e appioppavano queste orrendezze artistiche dipinte da loro durante le crisi d'astinenza.
Cercavano di vendere almeno un quadro a classe, con la loro parlantina da tossico che sta a ruota. "Mille lire, mille lire a alunno e mi fate felice, nella vita ho sbagliato e voglio recuperare". Speriamo in una overdose.
Ultimamente mi sono capitate delle tipe. Anche loro sembravano tutto tranne che gente perbene.
Hanno esordito dicendo "Hai qualcosa contro le ragazze madri?"
"No."
"Perché noi siamo parte di questa associazione bla bla bla, aiutaci acquistando un quadro sacro".
Insomma, se ti sei fatta sbattere come una troia e ora devi campare un bambino chiamato eroina, non è colpa mia. E non sono cattolico, tieniti il tuo fottuto dipinto di Papa Francesco.
Evito dicendo che non ho soldi o che ripasso dopo. Tanto le troie e i tossici li ritrovi sempre per strada.
E quelli che fingono di farti le domande per poi affibbiarti l'abbonamento ai libri?
Ok, in Italia si legge poco e anche io costringerei la gente a sfogliare qualche pagina, ogni tanto.
Ma lo farei al massimo con la tortura, non con l'inganno.
Questi -spesso ragazzi ai primi anni di università- esordiscono ponendoti domande sulla musica e poi passano ai libri, costringendoti a comperarne cinque/sei all'anno.
Cosa faccio io in questi casi: li faccio parlare, rispondo sulla musica e altro, e alla fine dico che gestisco una libreria o che la gestisce un mio caro parente. Niente abbonamento, sorry.
A chi viene in casa e dice di voler vedere le ultime bollette... beh, questi li tratto proprio male, visto che loro per primi sono scostumatissimi, invadenti e presuntuosi.
Ai centralinisti, dico che i miei dormono/non ci sono, oppure che abbiamo cambiato operatore da nemmeno un mese e quindi nisba.
Ultimi, i veri vucumprà stranieri.
Di loro mi dispiace davvero, molto più che di un italiano che si riduce a fare il negro per qualche azienda o men che meno di un tossicomane che vuol fotterti.
E siccome non sempre ho qualcosa da dare loro, fingo di parlare al telefono e di non potermi fermare.
In tutto questo, la cosa brutta è che noi siamo diventati i vucumprà del terzo millennio. In giacca e cravatta e non coi sandali e gli accendini.
Ed è sicuramente peggio.