Prima del previsto, e prima di un nuovo ciclo di storie, è tornato su Topolino quella deliziosa saga chiamata Area 15.
Ne avevamo parlato -anche con l'autore, il maestro Roberto Gagnor- in questo post (click!), vedendo come la Disney italiana avesse centrato molteplici punti, arrivando persino a pubblicare una tra le storie migliori di tutta la storica produzione.
Parliamo di questi punti, in attesa di vedere raccolte le storie di Area 15 anche in uno special monografico; ma parleremo anche della direzione che sta prendendo il settimanale Topolino.
Nel numero ora in edicola, potete trovare un episodio one-shot di Area 15.
Il gradito ritorno, a qualche mese di distanza, di Qui, Qua e i loro amici (di classe e di... passioni).
Già, avete notato che non ho citato Quo: e questo è già uno dei punti che analizzeremo.
Area 15 ha il pregio, perfettamente riuscito, di parlare a due tipi di pubblico.
Quello dei ragazzi di oggi, lettori di Topolino, e quello dei nuovi adolescenti (noi), lettori di Topolino.
Tra nerdismo e poesia, sa calibrare al meglio storie che possano catturare l'attenzione di una platea giovane ma anche dei fan storici, e questo attraverso il nerdismo o le passioni di cultura pop.
Un qualcosa di analogo e parallelo al cosiddetto "Gervasioverso", ossia il mondo che il maestro Gervasio sta intessendo poco a poco creando un grande mosaico filologico che tiene conto sia di vecchie storie, sia della mitologia dei paperi, sia di nuove avventure su tre fronti: Paperinik (QUI), Fantomius (QUI) e Paperbridge (QUI).
Ma se qui il vecchio appassionato viene appagato proprio da questi rimandi storiografici, da una ricercata coesione per un grande universo narrativo che non stoni (anzi sia perfettamente lineare) tra narrato precedente e narrato attuale, con Area 15 gli autori hanno puntato ad altro.
Sebbene anche in questo caso si tratti di un universo narrativo, peraltro condiviso e generale, Area 15 prende fan giovanissimi e fan più attempati sul versante nerd ed emozionale.
Citazioni, omaggi, fumetti, serialità, videogiochi: parla di me, parla di noi.
Ma i problemi dell'adolescenza, i batticuori, le delusioni, la forza di volontà, gli sbagli e anche la vitalità sono tutte cose destinate ai fruitori più giovani, lettori che si ritrovano nella stessa ideale età dei nipoti di Paperino (e Topolino), vivendo le loro stesse (dis)avventure.
Già, perché Area 15 non è l'unico pezzo del grande puzzle che la Disney Italia sta costruendo sulle pagine del suo magazine principale.
È più di un anno ormai che si sta cercando una maggiore coesione tra le varie storie, una continuity suggerita e quasi sempre fruibile a sé, anche se è innegabile il fatto che ormai Topolino presenti molte storie "in divenire" piuttosto che semplici episodi statici, classici, da leggere e finirla lì.
Certo ci sono -e continueranno a esserci- anche questi.
Ma si percepisce la volontà di creare un universo narrativo condiviso che, oltre quello Paperinik-Fantomius-Paperbridge, presenti anche molte storie giovanili grazie a Qui, Quo, Qua, Tip, Tap e i loro amici, tra Paperopoli e Topolinia.
E abbiamo visto che spesso i "gruppi" possono anche incrociarsi, in uno splendido eterno presente dove le stagioni si rincorrono ma tutti restano fermi alla loro età.
Non per niente, anche uno dei nuovissimi personaggi di Area 15, il paperetto paraplegico Ray, è apparso in una storia pubblicata a metà agosto su Topolino: non era una storia legata alla saga Area 15, a testimonianza di come vogliano comunque fondere le varie realtà, lasciandole giustamente convivere nel mondo disneyano, senza limiti.
Il fatto che Quo manchi all'appello, o meglio non sia eccessivamente coinvolto nelle questioni di Area 15 (è preso da altre cose, come visto in altre avventure) caratterizza maggiormente il nipotame, non più solo paperetti che parlano all'unisono, ma ognuno con una propria personalità.
I ritorni di Anacardo (nipote di Anacleto) e Newton (nipote di Archimede) e la loro costante presenza in varie attuali storie, contribuisce all'immersione in quell'universo narrativo condiviso di cui sopra.
Quindi, se non siete lettori di Topolino, andate subito in edicola e date una chance all'episodio di Area 15, e vedrete quanto è in grado di parlare con semplicità ai ragazzini.
Ma forse anche a noi adulti, con una storia su tentativi e fallimenti, sull'energia e le piccole crisi che ognuno di noi ha (avuto).
Penso che, analogamente alla rivista Il Manuale delle Giovani Marmotte (che ha abbondantemente superato la prova dei primi quattro numeri "test" e sta proseguendo la sua corsa con sguardi su escursioni, natura ed ecologia) non sia una cattiva idea pensare a un ulteriore magazine basato proprio su Area 15 o sulle avventure nerd-sportive-musicali dei nipoti disneyani, aggiungendo un apparato redazionale che parli di cinema, avventure, sport, fumetti, serie TV, videogames, giochi.
Chissà.
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