Quantcast
Channel: MOZ O'CLOCK
Viewing all articles
Browse latest Browse all 2683

[SOCIAL] TikTok, la vetrina fallace

$
0
0



Il Covid-19 non è riuscito a catalizzare tutta l'attenzione su di sé in questo 2020, perché il 2020 è stato anche l'anno dell'esplosione di TikTok.
Conosciuto precedentemente come musical.ly, diventa TikTok nel 2018 e nel giro di due anni colleziona qualcosa come mezzo miliardo di utenti nel mondo.
Ma cosa è, e come viene usato questo social network cinese?
Ce ne parla Denny, in un guest-post che vuol spingerci a riflettere...

Con questo post non voglio parlare di cosa sia o di come funzioni tale social, perché lo conoscete tutti, piuttosto voglio analizzarlo guardandolo di traverso: TikTok è un condensatore e amplificatore di insicurezze, una macchina narcisistica che diventa vetrina fallace con un gap enorme tra ciò che siamo e ciò che appariamo; però quel che risalta di più è come questo social sia diventato il proscenio dei minorenni.
Scrollando i video vediamo ragazzi e ragazze che espongono il loro corpo, mettendolo in mostra in modi diversi.
Badate bene: nel 2020 non c'è più quella predilezione prettamente femminile di mostrare il proprio corpo, perché anche i maschietti sanno ammiccare allo stesso modo: si esibiscono davanti agli smartphone piazzati perlopiù in cameretta o in bagno, si sparano addosso una lampada (ring light) e il loro set è pronto.


Sì, la vetrina è fallace, vuota e a volte patetica.
Non mancano genitori irrealizzati che sbattono i propri figli di pochissimi anni davanti allo smartphone, invitandoli amorevolmente a recitare scenette o a essere doppiati da voci precaricate.
E non si venga a dire che i bambini si divertono, perché magari sì, è così -dopotutto sono bambini!- ma questi figli vengono privati per sempre della loro privacy e delle loro scelte, molti anni prima che ne comprendano il significato.

C'è ovviamente molto altro, sicuramente più leggero e innocente: TikTok è anche una tela intessuta di scherzi e prank, il 99% dei quali fintissimo (e si vede) ma spacciato per vero, organizzati a tavolino tra amici e famigliari.
E così ci si improvvisa prestigiatori (tanto ci pensa l'editing...), c'è chi urla nelle piazze di città pensando di esser simpatico, oppure c'è chi mette in croce i nonni anziani che vengono stuzzicati e derisi per una manciata di like in più.
In queste piattaforme, ormai, le persone a noi più care sono divenute ignari strumenti di patologie come iperconnessione e esibizionismo.




Ma TikTok ha anche contenuti piacevoli: ricette di cucina, piccole e brevi lezioni di lingua o di qualsiasi altra materia (un prototipo di questo social nacque proprio per questi motivi!), brevi reportage d'attualità o classici video sugli animali che sono un evergreen di internet.
Sì, TikTok ha un grandissimo potenziale, come le tante opportunità che il web ci propone con la sua velocità istantanea, ma è sempre così antropologicamente interessante analizzare e osservare come la gente dia il meglio e il peggio di sé, quando maneggia uno strumento così potente e così grande.
Dopotutto, internet è una rete: abboccare non è così difficile se non ci si sa districare tra le maglie di questa sconfinata possibilità.

Articolo di Denny


Come sempre, dunque, la questione sta nel saper sfruttare bene e adeguatamente ogni possibilità e strumento che il web ci offre.
Ci sarebbero modi, probabilmente, per usare bene TikTok anche sul frangente blogging.
Niente è da demonizzare (critiche analoghe possono essere mosse, o sono state mosse, a Facebook, YouTube e Instagram!), ma come vi spiegavo QUI i social cambiano ed è tra le nostre mani che diventano un potenziale portento. O pericolo.

leggi anche


Viewing all articles
Browse latest Browse all 2683

Trending Articles