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[SERIE TV] Cobra Kai 3, la recensione (no spoiler)

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Tornato come una furia (e con una quarta stagione già in fase di lavorazione) il roboante sequel della saga cinematografica di The Karate Kidè disponibile con i nuovi episodi inediti.
Cobra Kai 3, o COBRA KAIII che scriver si voglia, è su Netflix (e per la prima volta prodotto per Netflix, dopo le prime due stagioni originariamente per YouTube Red).
E a chi si aspettava un appiattimento del politicamente scorretto, beh... no: Cobra Kaiè sempre quello, sempre lui, vi farà divertire come sempre, a volte anche ridere, a volte anche emozionare.
Cobra Kai 3, ancora di più, un grande omaggio ai primi tre film.
Specie al secondo. Ma anche un po' al terzo. Ma anche al primo, ovviamente.

Torna inaspettatamente utile il megariassunto della storia completa di The Karate Kid / Cobra Kai che vi ho proposto (a questo link QUI).
Un ripasso è utile per reimmergersi in momenti e personaggi del passato, ma comunque Cobra Kaiè perfettamente comprensibile anche se si ricorda poco: flashback e racconti aiutano con semplicità lo spettatore, regalando attimi ed emozioni particolari.




Cobra Kai 3è un trittico.
Una triade doppia, che in comune ha due personaggi fissi: Daniel e Johnny.
Tre, come terzi incomodi: a volte comodissimi e a volte scomodissimi. Tipo il sensei John Kreese.
Lucifero della serie, si aggira puntata per puntata a tessere la sua tela fatta di rivalse, follie e karate.




Sì, è chiaro che su questo aspetto bisogna sospendere l'incredulità: il karate è alla base di tutto, è la vita, è il motore della vicenda ma anche la sua scusa.
Avrebbe potuto essere una sfida tra scuole di cucina o tra scuole di equitazione, invece è il karate.
E ci si scherza anche su, citando l'innaturale passione che la cittadina ha per questa disciplina.
E così, come vedemmo già negli episodi scorsi, tutti o quasi sono artisti marziali, e se la risolvono a colpi di karate, con ovvie punte di deliziosa esagerazione.
Ma, ehi, ho saputo (storia vera) di una guerra tra scuole di ballo (e mica roda da Teatro alla Scala: era fottuto latinoamericano!), con risse, dispetti e vendette.
Quindi perché no, perché non il karate. Perché non Cobra Kai!




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La storia riprende due settimane dopo: avevamo lasciato gli adulti (Johnny e Daniel) riscoprirsi più coglioni dei loro figli, che però non sono da meno.
Infatti, in una rissa scolastica, i membri dei dojo Miyagi-do e Cobra Kai se le sono date di santa ragione e ora ne vediamo le conseguenze: gente paraplegica, gente sospesa, gente trasferita, gente in fuga dalla polizia.
E tanta rabbia da parte di tutti.
Ma gli equilibri stanno di nuovo per cambiare... perché se c'è una cosa che Cobra Kai ci ha insegnato, è che tutto è mutevole, come il carattere di un adolescente.




E infatti eccoli qui, gli altri protagonisti assoluti. Molti trasformati in bulli dal Cobra Kai, un demone che sa tirare fuori il peggio dalla gente.
Da bullizzati a bulli, ci vuole poco. Ma la serie ci dice non solo che ognuno ha una propria storia da raccontare (e alla fine non giustifica per questo gli stronzi: bene), ma che esisterà sempre qualcuno più bullo di te.




Così si creano nuove alleanze, nuovi equilibri e nuove storie.
Si ritorna un po' all'inizio, anche se in un'ottica forse più amara.
Eppure quanto è bello il rapporto tra Johnny e Miguel!
E quanto è fica la situazione iniziale da buddy movie!
Nuovi punti di vista, nuove verità, vecchi nemici, segreti e storie dal passato: Cobra Kai 3 riallaccia ancora di più le vicende di tutta la saga.




Si diverte anche a trollare lo spettatore, che immaginava ritorni e storie tra mille teorie, e invece viene sorpreso dalla naturalezza delle questioni.
Ma i ritorni ci sono, e tantissimi. Dai film di Karate Kid alla serie TV stessa; e sono anche ritorni in altri luoghi, in altri tempi.
La storia è zen, parte più calma, poi decolla.
Ma, al di là di un annunciato piccolo "cerchio" che si deve compiere, Cobra Kai 3 ha la sua forza non in una trama che prevede inizio-svolgimento-fine, ma in tante piccole storie quotidiane.
Intrecci e vicende slice of life (al sapor di karate, ovviamente) che hanno la propria parabola che spesso culmina con la storia di qualcun altro.




Cobra Kaiè questo, in fondo: come ritrovare degli amici, che a loro volta si ritrovano nelle scene. E a volte è come ritrovare gli anni '80.
Perché, come dice il personaggio più atteso, "ogni tanto è positivo fare un tuffo nel passato, per capire dove sei ora".
Senza vivere nel passato; ma guardando al presente e al futuro.
Futuro che si chiama Cobra Kai 4 e ovviamente guarderà anch'esso ai giorni che furono.
Senza pietà.

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