Era il febbraio del 1991 quando nelle sale giochi giapponesi arrivò il secondo capitolo di un picchiaduro a incontri che voleva resettare (e riuscì a farlo) il nome che portava: Street Fighter II.
Fa quasi dimenticare il primo episodio del 1987 e diventa la base pricinpale per ogni Street Fighter a venire.
Evoluzione, personaggi carimastici, giocabilità: tenendo quel che di buono c'era stato, Street Fighter II rilancia il suo stesso nome e da qui in avanti diventa IL picchiaduro per antonomasia, a cui in tanti si accoderanno (per replicarne il successo, o almeno provare a farlo).
La Capcom riuscì a creare un videogioco che vendette, per questa stessa azienda, più di ogni altra cosa passata e futura.
Street Fighter II: The World Warrior è così iconico che in molti conoscono questo ma non il primo episodio; iconico per via del roster di personaggi veramente eterogeneo e colorato; iconico per le mosse eseguibili, che entrano di diritto nella cultura pop.
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Dal primo Street Fightervengono tenuti solo il protagonista Ryu (qui definitivamente canonizzato nel look) e il co-protagonista Ken Masters.
C'è anche Sagat, tra i 4 boss nemici non giocabili, che era il cattivo finale del primo titolo e qui diventa un generale del nuovo e pericoloso avversario definitivo: il comandante Vega.
Già, il militare in rosso (che inizialmente aveva una uniforme simil-cinese, poi modificata col logo dell'organizzazione criminale Shadaloo) non è M. Bison: il suo nome è appunto Vega (ispirato graficamente a uno dei personaggi del manga Riky-Oh).
Il cambio deriva dalla necessità di modificare il nome del pugile M. Bison (ossia Mike Bison, per calcare Tyson) e da lì tre personaggi si sono visti scambiare il proprio nome, ma solo in occidente:
M. Bison (il pugile) diventa Balrog, Vega (il dittatore) diventa M. Bison, Balrog (il ninja spagnolo) diventa Vega.
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LA TRAMA
Le vicende si svolgono svariati anni dopo il primo capitolo, e vede la Shadaloo del comandante Bison organizzare il secondo World Warrior Tournament.
I suoi scopi sono malvagi: lui, che da anni gestisce varie attività illecite intorno al mondo (dal traffico d'armi al terrorismo, fino alla corruzione) desidera avere per sé il guerriero più forte, usando il corpo di quest'ultimo come vascello perfetto per la sua anima psichica.
Tra i fatti di Street Fighter e Street Fighter II sono avvenute però delle cose che saranno raccontate nel dettaglio solo qualche anno dopo, in nuovi videogames.
I PERSONAGGI
Ryu, che si era scontrato tempo prima -vincendo- contro Sagat, partecipa al torneo per misurarsi con le nuove capacità; non sa che è nel mirino della Shadaloo.
Sagat, ferito nel corpo e nello spirito da Ryu, ha accettato di servire Bison.
Ken arriva dall'America, anche per incontrare il suo amico fraterno.
In cerca di vendetta è la poliziotta dell'Interpol Chun-Li, a cui Bison uccise il padre; stesso sentimento muove il militare Guile, che ha dedicato la vita a smantellare la Shadaloo specie dopo la morte di un suo caro amico.
In cerca di gloria sono il russo wrestler Zangief e il lottatore di sumo Edmond Honda; Dhalsimè un fachiro indù che vorrebbe scacciare Bison dalle sue terre, mentre il mostro Blanka interessa a Bison per le capacità combattive.
Oltre Bison e Sagat, non giocabili ci sono anche Vega, sadico atleta mascherato e artigliato, e Balrog, violento pugile allontanato da ogni competizione.
IL SUCCESSO
Street Fighter II ebbe successo anche e soprattutto nello scontro a due, in sala giochi e non solo: due giocatori potevano affrontarsi l'uno contro l'altro, in modalità "versus".
Mosse specifiche per ognuno dei personaggi furono l'asso nella manica degli sviluppatori Capcom: tecniche come Hadoken, Shoryuken, Spinning Bird-Kick e tante altre, contribuirono a far entrare Street Fighter II nella leggenda.
Un successo clamoroso, così duraturo che la stessa Capcom sfruttò a lungo l'onda di questo titolo, proponendo nel tempo diversi aggiornamenti, prima di presentare al pubblico un vero nuovo titolo legato alla saga.
LE NUOVE VERSIONI
Al fine di migliorare sempre più quel titolo che tanto stava vendendo e che tanto clamore stava ottenendo nelle sale giochi, la Capcom lanciò diverse nuove versioni aggiornate, negli anni.
Del 1992 è Street Fighter II': Champion Edition, che permettava di poter selezionare anche i quattro boss finali e di scegliere lo stesso personaggio per la modalità "versus" a due giocatori.
Sempre del 1992 è Street Fighter II': Hyper Fighting, che ha una storia particolare: nasce per contrastare le versioni pirata rimaneggiate in modo casalingo dai fan di tutto il mondo, e non è che una ufficializzazione di alcune di quelle idee, atte a rendere il gioco più veloce e dinamico.
Super Street Fighter II: The New Challengers esce invece nel 1993 e oltre a migliorare la grafica, presenta ben quattro nuovi personaggi: Cammy, nuovo elemento femminile e agente speciale un tempo sotto il controllo di Bison; Dee Jay, un ballerino e kickboxer giamaicano; Fei Long, star del cinema di arti marziali cinese; Thunder Hawk, pellerossa che cerca risposte dalla Shadaloo.
1994: è la volta di Super Street Fighter Turbo, che aggiunge ulteriori migliorie (come la possibilità di eseguire mosse speciali) e un nuovo personaggio segreto, sbloccabile solo attraverso un codice: Gouki (Akuma in occidente).
Nel 2017 è stato rilasciato Ultra Street Fighter II: The finale challengers.
Remake moderno di questo storico titolo, prevede diciannove personaggi giocanti, tra cui le versioni negative di Ryu e Ken: la prima (Evil Ryu) era già stata introdotta da diverso tempo; la seconda (Violent Ken) fa qui il suo debutto ufficiale dopo essere apparsa in un gioco ibrido SNK vs Capcom.
LEGGENDE
Come ogni mito, anche Street Fighter II ha avuto le proprie leggende metropolitane.
La più famosa è proprio quella che ha portato all'inserimento di Gouki/Akuma: a causa di un errore di traduzione dal giapponese all'inglese, nella versione occidentale una frase finale faceva riferimento a un misterioso Shen Long (che in realtà è un colpo segreto, non un personaggio).
Alla fine i fan hanno avuto sia il fratello di questo Shen Long (ossia Akuma), sia -anni dopo- Shen Long stesso (Gouken, maestro di Ryu e Ken).
Un'altra riguardava il sesso di Vega, il guerriero artigliato: in realtà è un uomo, ma in molti credevano che sotto la sua maschera si celasse una donna.
E parlando di donne, immaginate l'impatto che ha avuto Chun-Li sui videogiocatori: si sparse la voce che, tra gli sprites del gioco, era possibile scorgerla senza mutandine.
M. Bison, che appunto come detto è Mike Bison, quando divenne il nome del comandante Vega era sempre pronunciato Mister Bison.
MANGA, FILM E SERIE ANIMATE
Street Fighter II ha dato il via a numerose opere derivate: non potevano mancare i fumetti (arrivati anche da noi per la Star Comics, durante gli anni '90).
Una versione live-action, divenuta uno scult assoluto, è quella con Jean-Claude Van Damme: Street Fighter - Sfida finale (clicca QUI per leggerne la retrospettiva).
Molto bello e fedele alla storia il film animato Street Fighter II - The animated movie, del 1994.
Una sequela di combattimenti mozzafiato in giro per il mondo (clicca QUI per leggerne la retrospettiva).
Se il film in carne ed ossa del 1994 diede origine addirittura a una serie animata americana abbastanza particolare (clicca QUI per leggerne la retrospettiva), in Giappone svilupparono la serie Street Fighter II Victory, che modificò un po' il look dei personaggi proponendo una rilettura delle vicende (clicca QUI per leggerne la retrospettiva).
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