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[CARTOONS] Masters of the Universe Revelation, analisi critica degli episodi: citazioni, storie, pro e contro

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Disponibili su Netflix i primi cinque episodi di Masters of the Universe: Revelation, la cui mia recensione -no spoiler e nemmeno troppo positiva- si può trovare cliccando QUI.
Mi avete chiesto un'analisi completa episodio per episodio: i misteri, le citazioni, i personaggi, i pro e i contro di questa serie targata Kevin Smith e Netflix.
Parte dunque l'avventura ragionata all'interno del mondo dei Dominatori di Eternia, ricordandovi che ci saranno ovvi spoiler...



UNA MIA PERSONALE PREMESSA

Revelation non è una brutta serie: ha molti difetti anche narrativi, ha diverse cose che non mi sono piaciute (da grande fan dei Masters quale sono) ma è comunque un prodotto che intrattiene e diverte, si lascia guardare e propone pure momenti interessanti.
Il fatto che non mi abbia esaltato, non è perché sono un nostalgico (quando mai: dei Masters amo la serie animata 200x e il canone narrativo scritto fino a pochi mesi fa, figuratevi) né perché sono rimasto legato all'immaginario della serie Filmation (che, a parte una manciata di episodi mitici e particolarità tecniche, non è tra le cose che adoro di più di questo brand).


la seconda stagione della serie 2002


Non mi infastidisce che il focus narrativo passi su Teela: sembra assurdo doverlo dire, ma c'è gente lì fuori pronta a darti del sessista e del razzista per qualsiasi motivo.
Adoro Teela, adoro Evil-Lyn: già in passato ci sono state storie incentrate su di loro; personaggi che hanno sempre tenuto testa ai maschi della serie, affiancandoli in modo assolutamente paritario.
Teela e Evil-Lyn, ma anche Sorceress, She-Ra e le Principesse del Potere, sono Dominatori dell'Universo al pari degli altri: è così che ho sempre percepito questi personaggi, mai ritenuti minori rispetto a tutto il resto dei Masters.


She-Ra, Principessa del Potere


Ho avuto, da bambino, le loro action figures senza pensare di non volerle perché "femmine": erano Masters, erano toste, erano come gli altri.
Le ho anche oggi nella linea Origins.
Adoro She-Ra, adoro il mondo di She-Ra: femminismo vero e sincero (le ragazze che, finalmente, hanno il Potere: non più solo bamboline in un barbie-world o in ambienti casalinghi, ma guerriere con armi e magie che tengono testa a crudeli creature).




REVELATION: I PERSONAGGI STRAVOLTI

I Masters of the Universe, infatti, pur nascendo come linea di giocattoli per bambini maschi, hanno sempre rappresentato un mondo inclusivo, paritario, femminista, persino gay-friendly. Da sempre, in ogni loro incarnazione.
Perciò non amo il reboot di She-Ra, che trovo forzato; perciò non ho amato certe scelte operate da Smith in questo Revelation: spacciato per sequel spirituale dei Masters storici, ne riscrive invece diverse questioni e paga il dazio all'estremismo politicamente corretto che va tanto di moda.
Teela diventa una virago muscolosa con influenze lesbo (non che ci sia niente di male, ma sappiamo che lei non ha queste tendenze); Evil-Lyn ammette di essersi sempre annullata per Skeletor (cosa non vera, tutti i fan della saga sanno che la strega è uno dei Masters più potenti e ha anche spesso surclassato Skeletor, giocando alle sue spalle...).


un minicomic anni '80


Ecco: Smith ha voluto dare risalto a Teela e Evil-Lyn ma dovendo depotenziare gli altri due protagonisti, He-Man e Skeletor.
Solo così i suoi personaggi aggiornati/snaturati possono risaltare: non è femminismo, perché il femminismo vero è rendere pari donne e uomini, non togliere di mezzo questi ultimi; e non è nemmeno estaltazione naturale di un girl-power, perché come detto Teela e Evil-Lyn hanno sempre brillato di luce propria da subito, accanto a tutti gli altri.
Revelation rischia di offenderle, le donne, a mio avviso. Svilisce due protagoniste nate già "toste" e crea il concetto che per essere superiore a un uomo, questo deve sparire.


Teela e Evil-Lyn nella serie animata anni '80


Andraè la co-protagonista di questa saga.
Personaggio minore, apparso per tre volte nella collana a fumetti Marvel / Star Comics tra il 1986 e 1987: luogotenente della Guardia Reale, vecchia amica di Teela, condivise con lei i giorni dell'addestramento.
Recuperata solo di recente, appare in una serie DC Comics e nel canone Classics.


l'Andra originale


In Revelation il suo personaggio viene completamente riscritto: diventa nera, rasta, conosce Teela solo dopo la morte di Adam, e non è un soldato.
Praticamente della vera Andra porta solo il nome:




Anche qui scatta la riflessione: ce n'era bisogno?
Dato che non è nemmeno lo stesso personaggio, perché non crearne uno nuovo?
E no, basta con la malata tiritera del "fanno diventare neri i personaggi noti, perché hanno impatto immediato sul pubblico che già li conosce!": Andra non la conosce praticamente nessuno.
È una ricolorazione fatta tanto per fare, senza apparente motivo.
Stessa sorte tocca a Re Grayskull: personaggio apparso per la prima volta nella serie animata del 2002, avo di Adam e quindi bianco.


il Re Grayskull originale


Qui la sua storia cambia, e diventa anche lui nero senza alcun motivo.
Non è il Re Grayskull della storia che conosciamo, ok, ma perché creare un nuovo filone narrativo quando hai già una base solida su cui poggiarti?
Il Re Grayskull nero, peraltro, è un personaggio fighissimo (così come l'Andra di Revelation).
Peccato siano surrogati di personaggi precedenti, ricolorazioni razziste che dovrebbero offendere chi nero lo è per davvero: occasioni sprecate, perché sarebbero potuti essere due nuovi personaggi fighissimi che rimpolpavano la quota black dei MOTU (ma voglio ricordarvi che di personaggi neri, nella saga, ce ne sono già: Clamp Champ, Melaktha, Plasmar, Netossa, Sir Laser Lot...).



Riscritto è anche Scare Glow, che appare in animazione per la prima volta: guardiano di un luogo infernale, diventa una sorta di proiezione del defunto (?!) Skeletor, o qualcosa di demoniaco legato a lui.
Questo ci permette di parlare delle locations...




REVELATION: I LUOGHI STRAVOLTI

Una cosa mi ha proprio infastidito, di Revelation: lo stravolgimento di due luoghi storici della grande saga dei Masters.
Stravolgimenti inutili, che potevano benissimo essere evitati creando luoghi ad hoc.
Mi riferisco alla versione 2021 di Preternia e Subternia.
Chiunque ami i Masters sa bene che Preternia non è nient'altro che l'Eternia del passato, preistorica: concetto introdotto nei tardi anni '80, presente nei minicomics e che doveva essere il setting per una linea mai realizzata (vedi QUI).
Un luogo reale, dove He-Man e Skeletor avrebbero incontrato non solo gli Uomini Serpente (provenienti da quell'epoca) ma soprattutto il mago guerriero He-Ro e il suo mentore Eldor.


la mappa di Preternia


In Revelation, Preternia diventa un Valhalla, un paradiso di campioni defunti che cazzeggiano tutto il giorno correndo appresso a una bestia feroce.
Ci sono le Tre Torri, strizzatina d'occhio ai fan storici, ma non si tratta delle vere Tre Torri con la loro storia originale: sono location buttate lì tanto per, così come questa Preternia/paradiso è semplicemente una raccolta di figurine messe come omaggio, gettate dentro per dire "ecco, vi ho citato pure questi personaggi".




Personaggi che sono nientemeno che Kuduk Ungul, la Sorceress prima della maga che tutti conosciamo (e che viene da un bellissimo episodio Filmation, La storia della fattucchiera); il già citato Re Grayskull nero; poi Vikor, He-Ro e Wun-Dar.
Prima di addentrarci nel who-is-who (ma comunque vi rimando QUI per tutti gli He-Men della saga e QUI per tutti i guerrieri della vera Preternia), è necessario capire COSA è Masters of the Universe Revelation...
Ah, per inciso, Subternia è l'Eternia sotterranea, né più né meno, luogo abitato da tante razze e ricco di avamposti, città, artefatti e via dicendo. Non è un inferno extradimensionale.




SEQUEL, REMAKE O...?
Revelationè stato prima presentato come sequel della serie animata anni '80, ma a conti fatti così non è (per fortuna); poi, come sequel ideale di tutto ciò che i Masters sono stati (e così sarebbe dovuto essere); diciamo che riprende tanto dal passato e usa l'immaginario MOTU però spesso a proprio piacimento.
Smith dimostra di conoscere la materia, la mitologia, ma la stravolge dove necessario (per lui e per la trama che ha imbastito). Brucia punti cardine come Preternia, invece di creare un Paradiso e un Inferno che possano tornagli utili.
Più che un reboot o un remake è semplicemente un nuovo canone narrativo che nasce da personaggi, luoghi e situazioni che tutti conoscono...



Che non sia un sequel diretto lo ha ammesso anche Smith stesso, quando gli hanno fatto notare che la pettorina di He-Man non ha la celebre croce rossa ma un'H.
Per la cronaca, l'H esiste sin dagli anni '80 ma nelle versioni variant dei giocattoli di He-Man (Battle Armor, Thunder Punch e così via).
Smith parla di "sequel spirtuale", e va bene.
Diciamo che ha invece buttato dentro personaggi e luoghi per far contenti i fan, ma tutto ciò non è che un guscio utilizzato per poi stravolgere i canoni a suo piacimento e a uso e consumo di una trama modernamente corretta. Una paraculata, insomma. Carina, ma paraculata.




I CAMPIONI DEL PASSATO

Perché, se si insiste nel dire che Revelationè la continuazione (ideale o meno) della serie storica, allora dovrei chiedere perché Smith ha usato Wun-Dar come He-Man del passato (trama sviluppata solo recentemente nel canone Classics); o perché di He-Ro si dice che ha fronteggiato gli Horde (anche qui, è una cosa vista solo di recente).
La cosa non mi dispiace, avendo apprezzato molto quella trama (la più completa, capace di unire ogni "anima" dei Masters, come visto QUI).




E no, non è allora solo un canone dei tanti, quello Classics: non stravolge i punti cardine come fa Revelation, ma soprattutto non è già dimenticato. Sarà alla base del gioco in scatola Battle for Eternia.
Lo ha usato anche Smith dove gli faceva comodo.
Anche Vikor è introdotto in tal senso: la sua action figure e la sua storia sono note solo grazie alla linea Classics, ma a inizio anni '80 non era altro che un prototipo (possibile e scartato) di He-Man.




INCONGRUENZE?
Se davvero Revelation fosse (come asserisce qualche sostenitore) un sequel della storica serie Filmation, vi sarebbero delle incongruenze non da poco tra le due storie.
Vero che non conosciamo il contenuto dei prossimi cinque episodi, ma Revelation per ora salta del tutto la presenza di She-Ra ed Etheria, che nella trama Filmation esistono.
Ok, mi si potrà obiettare che magari Revelation si ferma alla sole due stagioni di He-Man and the Masters of the Universe, ma allora perché c'è Kuduk Ungul che, nell'episodio Filmation citato sopra, introduceva la Spada di She-Ra e gli Horde?




Inoltre, personaggi come Stinkor e gli Skelcons non dovrebbero esserci; per non parlare di mezzi come il Bashasaurus.
Il primo episodio ci lascia intendere che sono "anni" che Skeletor prova ad accedere a Grayskull; Teela addirittura è stata vista crescere "per decenni"... ma quanti anni hanno?
I reali Randor e Marlena mostrano effettivamente qualche segno del tempo, ma allora perché Adam è un ragazzino?



IL PRIMO EPISODIO: IL POTERE DI GRAYSKULL
Il migliore del lotto, mette in scena la battaglia finale tra He-Man e Skeletor, e tra le forze di Grayskull e quelle della Montagna del Serpente.
La puntata inizia con una breve introduzione che spiega a grandi linee quel che tutti sappiamo, ma lo fa utilizzando delle illustrazioni originali e arcinote tra gli appassionati.


Come ad esempio la box art del Castle Graykull per la linea di action figures Classics, realizzata nel 2013:


Oppure quella che presenta Skeletor e i suoi scagnozzi:



Che è, un po' rivisitata (ad esempio sparisce Webstor sotto Beast Man), l'illustrazione vista per l'ultima volta come retro di uno dei libri Dark Horse dedicati ai Masters:


La storia inizia con He-Man e Stridor che giungono nei pressi di Grayskull con due prigionieri, anche se niente è come sembra: He-Man è in realtà Faker, l'androide impostore, mentre il cavallo è Night Stalker, Spikor è in realtà Skeletor e Clawful è Evil-Lyn.



Questo è possibile grazie allo Shaping Staff, un artefatto magico che appare già nella serie Filmation, precisamente nell'episodio 19 della prima stagione Lo scettro degli incantesimi:




Night Stalker appare in animazione per la prima volta:




mentre Faker era già apparso nella serie storica e in quella del 200x, oltre che nei minicomics allegati alle action figures.
Però Skeletor qui lo presenta come se nessuno lo conoscesse.



Per la schiera dei buoni abbiamo le Guardie Reali, Duncan, Teela, Adam, Orko, Cringer, Re Randor e la regina Marlena.


presenti, nel background, anche vari esponenti delle tante razze eterniane; mentre c'è una citazione all'intro storica della serie animata anni '80, con Adam che sta per dire la sua classica frase "sono Adam, principe di Eternia...".



È il giorno in cui Teela, "dopo decenni" viene insignita del titolo di Man-at-arms, che fino a prima deteneva suo padre (adottivo) Duncan.
Una stranezza temporale che fa il paio con quanto sta per succedere a Teela, visto che lei (quasi coetanea di Adam nei canoni precedenti) era già il giovane e talentuoso Capitano delle Guardie Reali di Eternos.




Per inciso, nel canone Classics, il futuro Man-at-arms dopo Duncan sarà Clamp Champ.
Proprio lui fa la sua prima apparizione animata in Revelation, in un ruolo imprecisato al fianco di Teela e Fisto:



Uno dei pochi Dominatori neri viene però subito accantonato: Revelation preferisce ricolorare personaggi nati bianchi, come abbiamo visto.
Ma intanto assistiamo all'epica e unica trasformazione di Adam in He-Man e di Cringer in Battle Cat.



La battaglia finale coinvolge eserciti di Hover Robots e Skelcons: questi ultimi mai apparsi prima in un cartoon, vengono da una serie di libri illustrati Ladybird degli anni '80 e recentemente sono stati recuperati per la storia della serie Classics:



Tra i veicoli messi in scena, i Land Shark, gli Sky Sled sia dei buoni che dei cattivi, e tantissimi Roton:




Fa invece la sua prima apparizione il Bashasaurus, ma dalla parte dei nemici:



Ma torniamo alla trama: finalmente Skeletor, "dopo anni", comprende che il Castello è un mero guscio costruito per contenere il Potere.
Un concetto antico presente da sempre nei vari canoni dei Masters: i segreti di Grayskull permettono di dominare l'universo.
Ma qui Smith si prende delle libertà: pescando dalla serie 200x, scopriamo che il Potere è stato rinchiuso dai Saggi dentro il Castello, ma in Revelation questo cela in realtà il Palazzo della Saggezza.


La prima scena shockante ci mostra la morte di Moss Man, e funziona:



A questo punto si scatena il gran finale, con Skeletor che si lascia infilzare dalla Spada di He-Man ma solo per fare in modo che questa sia usata come chiave (un omaggio al concetto storico della Spada che apre il portone di Grayskull), e la scena madre con Adam che rivela la sua identità, dopo aver separato in due la sua lama.




Anche qui un omaggio al passato, quello dei primissimi minicomics: una strizzatina d'occhio alla vecchia storia pre-Filmation (poi recuperata dal 2008) delle due metà della Spada del Potere, sebbene sia giusto una citazione di Smith e non ha niente a che vedere con quanto gli appassionati già conoscono:



He-Man e Skeletor spariscono, distrutti dalla troppa energia. Il danno è fatto, perché la magia su Eternia si è dissolta: un finale epico che è anche il preludio alla vera trama di Revelation, e purtroppo anche ai tanti stravolgimenti...
Da qui in poi, purtroppo, il pathos cala e le scene si fanno spesso assurde: a battaglia finita, Duncan e Teela devono riportare la triste notizia ai reali.
Ma al posto di parlare della morte di Adam, citano per prima la morte di He-Man!
Solo Marlena, in una ideale continuazione della storia del suo personaggio, comprende subito di aver perso il figlio (anche nei canoni precedenti lei sospettava della doppia identità di Adam, come si intuisce pure in un paio di occasioni nella serie Filmation, nell'episodio The energy beast ma soprattutto in The Rainbow warrior).



In quella che doveva essere una scena di profonda drammaticità, specie pensando a due genitori che perdono il loro secondo figlio (sempre ammesso che Revelation contempli anche la storia di Adora/She-Ra, sia chiaro), irrompono illogiche scelte narrative del tutto sbagliate.
Randor si risente per il segreto tenutogli nascosto, ma nessuno si chiede il motivo di tale scelta: in un attimo, mette al bando il suo fraterno amico Duncan reo di avergli mentito per anni; anche Teela decide di andare via da Eternos e ruba la scena con un dialogo egoistico e del tutto fuori luogo in un momento simile.




Nessuna celebrazione, nessun funerale, niente più He-Man e Adam (e pure Skeletor: fuori da palazzo gli eterniani festeggiano, incredibile!) e la puntata si conclude così, lasciandoci perlatro un Randor che pochi minuti prima liquida He-Man come un giusto guerriero che avrà il suo posto a Preternia (la Preternia Valhalla, ovviamente).




Ma quello accanto a Teela (coi capelli sciolti tipo versione Battleground o "dea guerriera", come peraltro la chiama Marlena in un ennesimo omaggio al passato) è Melaktha l'archeologo? Chissà...

SECONDO EPISODIO: IL CALICE AVVELENATO
È passato diverso tempo dalla morte di Adam. Ritroviamo Teela come cacciatrice di reliquie, lontana dal suo passato, con nuovo look mascolino e una nuova compagna di avventure: Andr.
Le due amiche -anche se c'è un sottotesto amoroso solo suggerito- si scontrano con Stinkor: Teela asserisce che è un suo vecchio nemico, anche se nella serie Filmation non apparì mai, per volontà di Lou Scheimer che lo considerava ridicolo.
Minicomics a parte, la prima apparizione animata di Stinkor si ha nella serie del 2002, con una trama ad hoc. In Revelation non ha alcun background.



Le due avventuriere recuperano il Guanto di Globolah.
Altra citazione di Smith, si tratta di un artefatto portentoso apparso nel 1986, all'interno di un fumetto del Masters of the Universe Magazine inglese:




Altra strizzatina d'occhio al passato Filmation, con Teela e Andra che incontrano la vecchia Magestra: personaggio che altri non è che Evil-Lyn in disguise, apparve per la prima e unica volta nel già citato episodio Lo scettro degli incantesimi del 1983:




In quell'occasione, Magestra era una giovane strega, mentre in Revelation è una vecchia che paga le due cacciatrici affinché le riportino qualcosa dalla Montagna del Serpente: un vecchio calice.



Per giustificare la presenza di He-Man anche se He-Man è morto, l'espediente (peraltro simpatico) è quello di creare piccoli flashback dal gusto anni '80, con caratteristiche à la Filmation ma non solo, visto che si citano espressamente luoghi presenti nei giocattoli come la famosa Porta del Lupo o la botola con la rete-trappola della Montagna del Serpente.
Sprazzi di passato, ciò che i Motu sono stati e che, dopo il primo episodio, non possono più essere: la magia su Eternia sta sparendo, e il pianeta rischia di morire portando al collasso tutto l'universo.




Con l'assenza di Skeletor, la Montagna del Serpente è diventata una cittadella tecnologica guidata da Tri-Klops: fondatore di una tecno-setta, trasforma gli adepti (e ha già trasformato Whiplash e Trap-Jaw) in uomini-macchine. Insomma, pane per i denti dei complottisti che pensano succeda la stessa cosa coi vaccini.


Questa parte di storia è veramente bella: dark, senza fronzoli (di mezzo ci sono anche bambini!) e senza troppe morali rassicuranti. Le due protagoniste rubano l'oggetto voluto da Magestra e devono scappare via, in primis da Blast-Attack.
Personaggio dalla storia fumosa, nasce come action figure negli anni '80 e non ha mai avuto l'onore di una ribalta animata.
Presente solo nei fumetti e nel canone Classics, appare in Revelation dalla parte di Tri-Klops ma, secondo il minicomic a lui dedicato negli anni '80, esordisce con gli Uomini Serpente.



Anche se, a dire il vero, Blast-Attack era confezionato come appartenente ai guerrieri di Skeletor: la trama Classics ci viene in soccorso, stabilendo che Tri-Klops lo ha riprogrammato per usarlo al soldo dei Guerrieri Diabolici, anche se tutto questo (né una qualsivoglia altra versione) non viene minimamente citato nella serie Netflix, che butta via i personaggi come fossero presenze per accontentare i fan, senza fornire un minimo di introduzione.




Teela e Andra tornano da Magestra che ottiene il calice, ma in realtà è lo scettro di Evil-Lyn. La strega si rivela, conducendo le due a Grayskull.
Qui Sorceress, ormai debole a causa delle condizioni in cui versa il pianeta, è in compagnia di Cringer: per Teela inizia un tuffo nel passato, con le sue vecchie conoscenze.




Accetta di collaborare con Evil-Lyn per riportare la magia su Eternia, ma ciò potrà essere fatto solo recuperando i due pezzi della Spada del Potere, da riassemblare per riconvogliare l'energia su quel mondo.
Una metà è a Subternia, e l'altra a Preternia, che però non sono più i luoghi canonici conosciuti dai fan del brand, come abbiamo visto.

TERZO EPISODIO: L'UOMO PIÙ PERICOLOSO DI ETERNIA
In questa terza parte vediamo Roboto, ma soprattutto Orko debilitato e Duncan reietto, che si è ritirato in una casupola lontana (citazione di Dekker, il suo maestro apparso dal 2002?).
Una citazione certa è il Mare di Cristallo, che i nostri attraversano: presente anche in altre precedenti incarnazioni del brand, è una distesa d'acqua dove i protagonisti incrociano Mer Man; non si sa perché costui ora è senza occhio e senza armatura, sembra che dopo la scomparsa di He-Mane e Skeletor si siano dati tutti alla brutalità. Vedi anche l'aspetto di Beast-Man, peraltro bello, ma ricco di cicatrici e più selvaggio.
Corretto il ruolo di Mer Men, che è il signore dei mari e non solo uno scagnozzo di Skeletor.





QUARTO EPISODIO: LA TERRA DEI MORTI
Nella quarta parte, ambientata in questa riscrittura di Subternia, Teela fronteggia la riscrittura di Scare Glow.
Molto bello il combattimento finale col sacrificio di Orko (forse l'unica morte a cui hanno dato il giusto risalto...), mentre Smith ci butta anche qui alcune citazioni a casaccio.
Il Pozzo dell'Oscurità dove precipita Teela era in realtà un antico luogo presente su Eternia, e che aveva a che fare principalmente con gli Horde (ma sarà utlizzato anche da Evil-Lyn, Marzo e gli Uomini Serpente: è stato introdotto nella serie animata 200x.


il Well of Darkness nella serie 200x



Mentre le creature oscure che tutti fronteggiano sono gli Shadow Beast, che in origine erano mostri legati al Conte Marzo, apparsi sia nella serie Filmation che nel remake 200x, sempre con lo stesso ruolo.
Qui diventano creature d'ombra che popolano le proiezioni di altri mondi all'interno di Subternia.




QUINTO EPISODIO: LA FUCINA DELLA FORESTA PER SEMPRE
Ambientato a Preternia, ci fa ritrorvare Adam che ignora del tutto (e non sembra essere nemmeno preoccupato) il destino che affligge Eternia e tutti i suoi cari.
Un episodio che doveva essere epico ma che viene annegato da scelte narrative quantomeno strane: riunita la Spada, che costa la vita a Roboto (telefonatissimo), Teela la prende con sé e non la riconsegna al legitttimo proprietario, se non giusto alla fine e non in tempo per scongiurare l'ennesimo guaio (evitabilissimo).




Troviamo i campioni del passato, tra cui i già citati Wun-Dar (dalla linea Classics) e Re Grayskull (dalla serie 200x).
Il primo in realtà è un'action figure regalata in America dal pane Wonder Bread, a metà tra leggenda urbana e realtà, ma ufficializzato poi dalla Mattel oltre trent'anni dopo.




Re Grayskull è (era) invece l'antenato di Adam, mentre qui questa trama sparisce (per ovvi motivi di... colore della pelle) e il personaggio diventa colui che per primo brandì la Spada del Potere.
Per inciso, da altri canoni conosciamo parte della discendenza del vero Grayskull, la cui nipote diventa una degli He-Men e combatte Re Hisss: He-Ra.
Preternia non è più l'Eternia preistorica, e va bene, ma Smith comunque ci mette dentro... uno dei dinosauri della linea di giocattoli dei tempi!
E così anche Bionatops, apparso finora solo nei minicomics anni '80 e nel 2012, ottiene il suo cameo animato: un dinosauro cibernetico, senza motivo in un paradiso di eroi.




Peraltro forse ci appare un antenato di Panthor, il felino di Skeletor.
Ma non è solo una mia ipotesi.
Il finale di stagione è un plot twist intrigante: Eternia torna alla normalità, ma Adam è trafitto a morte da Skeletor, che finalmente ruba la Spada e invoca il Potere di Grayskull diventando un dio, Skelegod.




Trasformazione anticipata ahimé già dal relativo giocattolo, non è una trovata originale se non nel look davvero bello: Skeletor diventa dio sia nel film live-action del 1987, sia nella serie a fumetti DC del 2012.



REVELATION: COSA PRENDE DAL FILM E DALLA SERIE 200X
Qualche piccola citazione al film con Dolph Lundgren c'è: dalla Sorceress che invecchia fino ai dischi mobili volanti che i personaggi usano per muoversi (e si lascia intendere che Adam e Teela li avevano usati in passato).




Veicoli del genere, pur in forma diversa, erano apparsi anche nella serie animata del 2002, da cui Revelation prende altri spunti: Adam che (finalmente) appare più giovane e diverso rispetto a He-Man; tutta la questione del Castello e dei Saggi.
In realtà, il Castello di Grayskull non era un ologramma per celare il Palazzo dei Saggi, ma quest'ultimo è un luogo che proviene da storie precedenti e che lì venne distrutto: il Potere fu così celato all'interno di Grayskull.



CITAZIONI NEI NOMI
Durante uno dei migliori momenti dello show, Orko e Evil-Lyn parlano dei rispettivi veri nomi: Orko dice di chiamarsi Oracolo; Evil-Lyn afferma di aver aggiunto la parola "evil" solo in un secondo momento.
Oracoloè in realtà un altro personaggio, sempre un mago trollano ma che fece da guida a Re Grayskull nelle trame precedenti dei Masters.
Senza contare che, in origine, Orko doveva chiamarsi Gorpo e il nome venne cambiato affinché potesse avere una O, ribaltabile al fine di risparmiare sulle animazioni, cucita sul vestito (Gorpo poi è diventato un altro personaggio).




Evil-Lyn dunque in questo canone si chiamerebbe semplicemente Lyn; nella linea Classics stabilirono che il suo vero nomeè semplicemente Evelyn, che peraltro "evil-lyn" vuole richiamare come gioco di parole tipico di molti nomi dei Masters.
La storia del nome Cringer dato da Teela è vera, ripresa da una storia precedente: si tratta dell'episodio dal titolo Battlecat del 1985, tratto dalla serie Filmation.




CONCLUDENDO
Masters of the Universe: Revelationè un prodotto che si fa seguire ed è anche carino, al netto degli inutili stravolgimenti e dei palesi difetti di trama.
Molto belle le parti con il culto tecnologico, o la deriva di Teela e Andra da cacciatrici di reliquie.
Dispiace constatare come ci avessero volutamente "acchiappato" col primo trailer, che sembrava mettere in scena tutto ciò che i Masters sono e devono essere.
Dispiace constatare che, ancora una volta, creano differenze per il puo gusto di cambiare delle cose, e non di unirle (come ha fatto la serie del 2002 o il canone Classics).




Quello dei Masters è un mondo dal potenziale immenso, ma Smith riprende ciò che gli fa comodo (spesso per puro citazionismo) e lo cambia all'occorrenza, sfasando ciò che era sempre stato in un certo modo e che non potrà essere recuperato.
È un nuovo filone, un'altra versione della storia, ma Revelation poteva essere di più: un bell'arco narrativo, Teela-centrico perché no, ma all'interno dei canoni a cui tutti siamo abituati.




È un nuovo filone, un ennesimo universo alternativo, un'ennesima rottura e rilettura: va bene.
Mi sta bene.
Ma allora non spacciatela per sequel della serie storica o di tutto ciò che i Masters sono stati.
Revelation è un atto d'amore che pesca dalla mitologia, la stravolge se serve alle nuove trame; crea un guscio graficamente simile al passato ma che contiene tutte le tossiche derive narrative attuali; mette dentro una marea di personaggi giusto per i nostalgici che possano dire "cavolo, di quello avevo il giocattolo!".
Ma i Masters non sono fermi agli anni '80, sono andati avanti e si erano già ampiamente aggiornati, rimanendo fedeli a se stessi, sempre moderni.


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