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[SERIE TV] Cowboy Bebop cancellato da Netflix: motivi e colpe

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Arrivata la notizia della cancellazione del live-action di Cowboy Bebop.
Netflix, nonostante gli apprezzamenti ricevuti, ha deciso di non rinnovare la serie per una seconda stagione.
Motivo: scarse visualizzazioni.
Un prodotto comunque non da bocciare, che però si ferma qui; qualcosa che è successo spesso (la spietata logica economica vale per tutti) ma che è anche sempre una delusione per i fan.


Cosa c'è che non ha funzionato?
In sostanza niente: le recensioni sono state tutte perlopiù positive, ma a essere mancato è l'entusiasmo per la serie in sé.
Trasposizione dal vivo di un famoso anime (visto anche da noi in Italia), Cowboy Bebop di Netflix non avrà altre puntate.


Ci sono anche delle colpe?
Alcuni dicono che forse Cowboy Bebop non è un titolo così forte da interessare una larga fetta di pubblico, anche se la serie animata ha segnato a modo suo la fine degli anni '90 per tutti gli appassionati di anime.
Altri sostengono che comunque Cowboy Bebop non ha invogliato la visione presso un pubblico nuovo, incuriosito.
Sostanzialmente lo avranno visto solo i fan dell'opera, attirati dal nome già noto.
Non sono mancati appunti sulla promozione dell'opera, che non sarà stata fortissima da parte di Netflix (forse, avevano dato per scontato che il passaparola degli appassionati, e gli articoli specifici, potevano bastare...).



Ma Netflix sta per lanciare anche un'altra operazione similare: il live-action di One Piece.
Certo non c'è paragone tra le due opere: One Pieceè un titolo da record, opera conosciutissima e commerciale.
Eppure tra i fan della serie Netflix su Cowboy Bebop c'è anche chi addossa le colpe... ad altri fan: che non hanno supportato l'opera, che magari se ne sono lamentati con recensioni negative.
Ma è giusto pensare ciò?
Mi sono ritrovato frasi del genere anche parlando di Masters of the Universe: Revelation (QUI), che ha ricevuto accoglienza perlopiù tiepida.
"Se non faranno altri episodi, sarà colpa di chi lo ha criticato, e non avremo per altri dieci anni niente sui Masters!".
Ma è giusto ragionare in questo modo? Dover per forza supportare qualcosa che non piace o che non si conosce, solo per farla andare avanti?

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