Forse la più popolare versione degli spot col famoso jingle "ba ba baciamoci" della Bauli, è quella del 1988.
Un gruppo di bambini, in una casa calda e accogliente, è intento a intonare la famosa canzoncina accompagnata dal piano strimpellato da un signore rubicondo e barbuto (un Babbo Natale in disguise, diciamo).
Ma se la melodia è troppo alta, o si rischia di alzare la voce, c'è subito chi "silenzia" perché un neonato sta dormendo: su questo leggero filo conduttore si basa lo spot.
Infatti, il ba ba ba baciamoci si abbassa di tono ma comunque resta allegro e coinvolgente, fino a che l'infante si sveglia comunque ed è contento di essere lì.
Ma avete notato Elio Germano da bambino? Eccolo qui:
Una pubblicità storica, al pari di quella natalizia della Coca-Cola (di cui abbiamo parlato QUI, vista la sua storia particolare).
In realtà, il ba ba baciamoci di Bauli non nasce in questo spot del 1988 ma nel precedente del 1986, con un ritmo leggermente più lento:
Il ba ba baciamoci viene ripreso anche negli anni '90, precisamente nel 1993.
La pubblicità è similare: ambienti accoglienti, bambini e baci di ogni tipo; forse questa è addirittura la versione più divertente tra tutte:
Ricordavate questi tre spot Bauli?
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