Storiche sono le pubblicità Barilla che utilizzavano il brano Hymne di Vangelis, a partire dalla più famosa (quella del gattino, QUI).
Ma davvero in pochi ricordano lo spot natalizio del 1991, che univa l'atmosfera delle Feste al sentimento famigliare di cui la pasta Barilla si è sempre fatta portavoce.
Lo spot che peraltro chiudeva quella fortunata campagna andata in onda negli anni '80.
Un Babbo Natale a sorpresa, in lande innevate e abetaie avvolgenti, che nasconde il volto di una delle star più amate...
Rivediamo insieme la pubblicità Barilla con Paul Newman:
Su una slitta trainata da bellissimi husky, Babbo Natale percorre invernali panorami mozzafiato per portare i suoi doni ai bambini.
Ma quando arriva all'ultima baita si rende conto che i giocattoli sono finiti: come rallegrare il bambino rimasto senza regali?
Gli dona barba e cappello. Perché lui è sì Babbo Natale, ma anche Paul Newman.
Gli azzurri occhi del ragazzino invitano l'attore hollywoodiano a entrare in casa per il cenone.
L'intera famiglia quasi non ci crede di avere a tavola una star!
Il tutto, mentre parte (dopo una intro altrettanto evocativa) l'Hymne di Vangelis.
immagine tratta dal sito Barilla |
Indagando sul sito Barilla (da cui le immagini sono tratte), ho recuperato i dati, utili anche a capire dove lo spot sia stato girato:
Agenzia: Young & Rubicam - Direttore creativo: Gavino Sanna - Art Director: Gavino Sanna - Copywriter: Gavino Sanna - Regia: Bob Giraldi - Direttore fotografia: Larry Fong - Tv producer: Alessandra Ferrari - Casa di produzione: BRW & Partners - Musica: “Hymne”, Vangelis - Arrangiamento: Jinglebell - Interpreti: Paul Newman (Babbo Natale), Parrish Robert (bambino)
Location: Connecticut – USA (casa); Canada (valle innevata)
Anno: 1991
Durata: 90”
Codice ASB: Spot: BAR I Re 1991/7
Back Stage: BAR I Rel 1991/7
immagine tratta dal sito Barilla |
Ma soprattutto, ho scoperto che inizialmente l'idea era ben diversa da quella poi effettivamente vista in TV.
Riporto dal sito:
"Franco Bellino, al tempo capo ufficio cinema della Young & Rubicam, ricorda infatti che lo script originale (al quale contribuì anch’egli) raccontava una storia leggermente diversa.
Giunto all’ultima baita senza più regali nel proprio sacco, Babbo Natale veniva invitato ad entrare e unirsi al pranzo dal ragazzino co-protagonista, divenendo per una volta lui il destinatario di un dono inatteso. E solo allora, sedendosi a tavola, si sarebbe tolto la barba posticcia rivelando ai presenti la propria identità. L’invito avrebbe così assunto un valore universale e permeato di totale altruismo: la famiglia apriva le porte di casa ad un Babbo Natale qualsiasi, ad un brav’uomo qualsiasi, non alla star hollywoodiana.
Il commercial si sarebbe poi chiuso sul primissimo piano dei suoi occhi magnetici, blu come quelli del suo nuovo piccolo amico (e, incidentalmente, come il packaging della pasta). Il gioco di sguardi e il “parallelismo cromatico” sussistono anche nel film in onda, ma con minor intensità. A Franco pare infatti di ricordare che, quando andò a visionare il girato, non ci fosse quel primissimo piano…"
Voi ricordavate questa pubblicità?
Trovate meglio quella andata in onda, o l'idea iniziale?
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