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[FUMETTI] Diabolik, Le perle dimenticate: la recensione (no spoiler)

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Le perle dimenticate del titolo sono quelle che Diabolik e Eva rubarono anni fa, in un complicatissimo colpo che li costrinse a una trasferta orientale.
Perché dimenticate? Qualche tempo dopo, i due ladri persero il bottino, che per tutto questo tempo è rimasto in un deposito giudiziario, ma oggi viene reclamato dai legittimi proprietari...



La storia del prezioso sari tempestato di ben tremila perle rosa inizia nel lontano n. 7 di Diabolik, dal titolo Terrore sul mare.
Prima vera avventura "esotica", almeno editorialmente (visto che nel tempo abbiamo saputo che Diabolik iniziò muovendosi già all'estero, in luoghi orientaleggianti: leggi QUI tutta la vita del Re del Terrore), portò i due ladri fino al regno del Syack, al confine con l'India.
Il colpo riuscì, nonostante la presenza di Ginko, ma le circa tremila perle erano destinate a non restare nelle mani di Diabolik: pochi mesi dopo, infatti,  Eva venne rapita da una banda di gangsters che come riscatto chiese proprio quel bottino (albo n. 21).
Diabolik ovviamente salvò Eva, ma perle e denaro andarono perduti, recuperati dalla polizia.






Ora, i nuovi reali del Syack vorrebbero indietro il tesoro, in vista di un lieto evento durante il quale si vuole ripristinare l'antica tradizione.
Però la burocrazia ci si è messa di mezzo, generando una situazione che Ginko può sfruttare a suo vantaggio, per permettere il ritorno in patria delle perle, evitando che Diabolik sia ingolosito dal colpo che chiuderebbe finalmente il cerchio.






Chi si aspetta una nuova avventura esotica resterà sorpreso: Le perle dimenticateè molto più un poliziesco d'astuzia che una storia ambientata in luoghi lontani; una sfida di mosse e contromosse tra Ginko e Diabolik, con l'ispettore che tenterà addirittura di giocarsela su due tavoli: portare al sicuro le perle e attirare il nemico in una trappola.





Come finirà lo lascio scoprire a voi, anche perché alcuni risvolti sono imprevisti.
I disegni sono quelli tipici dei Ricci (matite e chine), con un Ginko mascellone e tanti tratti marcati; la copertina (stupenda) è come sempre di Buffagni, mentre la storia è firmata da Gomboli e Faraci.
Una storia molto "tecnica", una prova di forza a distanza tra ladro e ispettore, con misure da riuscire a eludere, falsi trasporti e passaggi segreti.
Anche nell'inedito di giugno Diabolik vorrà chiudere i conti con un colpo in sospeso... ma ne riparleremo.

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