Sogni d'amore, la mitica "telenovela piemontese" di Mai dire TV.
Trasmessa nel programma della Gialappa's Band, di fatto creata per quello show.
Avevamo già affrontato l'argomento, prima con i dubbi (QUI) e poi con una ricerca che ha prodotto dei risultati (QUI), per arrivare a capire che Sogni d'amore era una produzione "fake".
Oggi, alla luce di alcune dichiarazioni e dell'uscita di un libro in cui la Gialappa's si racconta, possiamo chiarire ulteriormente come andarono le cose, mettendo definitamente il punto sulla faccenda.
Era strano che Mai dire TV trasmettesse sempre l'ultima parte di ogni puntata di Sogni d'Amore, e che anche da questo risicato minutaggio si comprendesse comunque l'evoluzione della "trama".
E sì, perché di fatto non esisteva nient'altro che il materiale mostratoci dalla Gialappa's Band.
Inoltre, fu anche un'altra la questione poco chiara della vicenda: perché nessun piemontese/torinese ha mai seguito la telenovela sui canali della sua regione?
Perché nessuno è mai andato a guardare quei canali per registrarne intere puntate, specie dopo il successo ottenuto da Mai dire TV?
Domande che di per sé davano già una risposta; poi comunque spulciando tra gli spazi di chi si occupa di TV è emersa la verità: Sogni d'Amore era costruita a tavolino, fatta realizzare dalla Fininvest al fine di avere materiale per Mai dire TV.
Anzi, molto del footage usato in Mai dire TV -a uso e consumo dei commenti ironici del trio- era costruito a tavolino, per una Italia 1 che stava sperimentando molto, in quel decennio (QUI tutta la storia della rete)
Ma la storia di Sogni d'Amoreè un po' più complessa, perché è anche esistita "realmente", sebbene sottoforma di produzione amatoriale tra amici. Un divertissement, che ha ispirato la Gialappa's, e che ha formato poi lo show visto in televisione.
Nel novembre del 2022 è stato pubblicato Mai dire noi, il libro dove il trio dei Gialappi si racconta, ripercorrendo carriera, passato e trasmissioni.
Ecco cosa dicono riguardo Mai dire TV:
"il problema, però, è che il materiale non era infinito, perché le TV private non archiviavano tutto quello che era andato in onda: troppo costoso. [...] Quindi, per arrivare a fare tre stagioni, a un certo punto avevamo finito i filmati. Allora decidemmo di ripetere i meccanismi produttivi".
E ancora: "Sostanzialmente, non era più la televisione privata che produceva i suoi contenuti per mandarli in onda, ma eravamo noi che facevamo produrre alla TV privata quel conteuto con gli stessi mezzi, con le stesse persone e nello stesso ambito. Di fatto, eravamo diventati noi gli editori: attori, personaggi, registi e produttori delle TV locali ci davano il prodotto finito".
La Gialappa's continua coi ricordi: "Il programma era composto per l'ottanta per cento da materiale <<reale>>, e il restante venti per cento era stato prodotto a nostro uso e consumo. La difficoltà maggiore ce l'avevamo, purtroppo, con i personaggi di maggior successo: Mago Gabriel, Lorenz e i personaggi della Telenovela piemontese. Di loro non c'erano praticamente più registrazioni utilizzabili".
In sostanza, se ne deduce che personaggi come Lorenz e il Mago Gabriel erano davvero personaggi televisivi, individuati dal trio e della produzione di Mai dire TV; ma non essendoci materiale disponibile, lo fecero creare appositamente calcando la mano su certi aspetti grotteschi (infatti, le scenette più assurde del Mago Gabriel sono andate in onda solo su Italia 1, non sono mai esistite davvero per il canale piemontese).
L'unica invenzione della Gialappa's fu Ghibli: "Ci fu solo una volta in cui ci facemmo prendere la mano e creammo dal nulla un personaggio: lo spogliarellista Ghibli. [...] ci rendemmo conto che avevamo esagerato e smettemmo subito".
In tutta questa piacevole e delirante anarchia televisiva, come e dove si colloca Sogni d'Amore?
Non era una produzione già trasmessa dalle reti private, ma non era nemmeno un'invenzione ex-novo della Gialappa's.
Per comprendere come andarono le cose, vi lascio alle parole di due protagonisti dell'epoca, intervenuti qui sul blog rispettivamente nel giugno 2021 e nel dicembre 2022.
Alessandra (Lucrezia nella serie):
"[...] Vero è che che Sogni d’amore è un falso molto ben confezionato".
A chiarire una volta per tutte quale fu l'iter produttivo della "telenovela piemontese", dagli inizi fino a quando subentrò la Fininvest, è Massimo F.:
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Massimo continua: "La trama era inventata da Lucrezia (l'amante) e una amica (che recitava come Marta), con commenti di tutti gli amici.
I dialoghi e la trama erano volutamente ridicoli e comici, anche la forzatura dell'accento era cercata.
Mai dire TV non ha contattato la televisione, ma è stato lo stesso regista a proporgli qualche pilota.
La redazione di Mai dire TV ha provato a inviarci qualche sceneggiatura, prontamente scartata e sostituita dalle nostre autrici con materiale originale. Il Mago Gabriel era inserito perché già protagonista di altre trasmissioni surreali prodotte dalla televisione locale.
Io aiutavo come microfonista e sono apparso di spalle come aggressore.
Nella realtà sono il marito di Lucrezia.
Nessuno degli amici era assunto o lavorava per la televisione, e la telenovela non è mai stata trasmessa al di fuori di Mai dire TV.
Probabilmente ci siamo divertiti più noi a crearla che voi a guardarla".
Nei commenti al post (QUI) ci sono comunque altri contributi interessanti che vi invito a scoprire.
Mistero finalmente risolto, dunque: Sogni d'amoreè esistita, ma si trattava del gioco di un gruppo di amici torinesi che usavano attrezzature e mezzi televisivi per creare tra di loro una parodia delle telenovelas argentine. Non è mai stato un vero programma televisivo.
Il regista, che era il direttore di TF9, ha ceduto quel girato alla Fininvest che lo ha usato spacciandolo per vero, come fosse davvero andato in onda, ordinando poi altri "episodi" per far andare avanti la trama, sempre lasciando intendere che fosse una produzione reale passata sui canali privati.
Ma in televisione nulla è reale, e questa intricata e bellissima storia ne è l'ennesimo esempio.