Tutti lo chiamiamo Televideo, ma non è quello il suo nome: si chiama Teletext, e abbiamo finito per chiamarlo Televideo solo perché così era chiamato il servizio della Rai.
Così come il Teletext di Mediaset si chiamò Mediavideo.
Ma ci sta. La sostanza cambia poco: era l'onda di futuro in un mondo ancora non iperconnesso.
Il Teletext, introdotto nel 1975 dalla BBC, arrivò sulla Rai nel 1984.
Un servizio innovativo, che permetteva di "navigare" sulla televisione, grazie ai tasti del telecomando.
Oggi forse sembra una cosa obsoleta, ma all'epoca (e fino a tutti gli anni 2000) ha rappresentato una finestra sul futuro, una finestra interattiva che mano a mano è stata sfruttata in svariate occasioni.
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il Teletext della BBC |
Notizie Ansa (Ultim'ora) e quelle regionali, L'Almanacco, L'Oroscopo, il Lotto; notizie sportive e i famosi sottotitoli alla pagina 777.
La Rai ha sempre utilizzato il suo Teletext per spingere ancora più la sua natura di televisione di servizio.
Il Televideo non è sparito, esiste e resiste ancora (vedi QUI).
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2023 |
Cercando la pagina col telecomando, bisognava attendere tutto "il giro" dei numeri fino a che quella pagina non veniva raggiunta.
Il Teletext "è un segnale digitale trasmesso sfruttando i tempi morti del segnale televisivo. Infatti, ogni immagine viene visualizzata proiettando sullo schermo un fascio di elettroni che si muove da un lato all’altro, scendendo gradualmente verso il basso. Giunto in fondo, il fascio impiega un certo tempo per ripartire dall’alto. Durante questa frazione di tempo, che non può essere utilizzata per le normali immagini, viene trasmesso il segnale televideo. Il meccanismo consente di trasmettere 25 pagine al secondo. Tutte le pagine si susseguono ciclicamente. Alcune però, utilizzate più spesso, vengono trasmesse più volte in uno stesso ciclo. Altre invece, dette “rolling”, sono suddivise in più sottopagine, che si alternano a ogni ciclo" (da Focus).
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il Mediavideo |
Il Teletext serviva anche per fare pubblicità, pubblicando annunci, e per dare notizie interne alle aziende televisive.
Verso i primi anni 2000 lo si usava anche per la chat, pubblicando messaggi quasi istantanei grazie agli sms; tale pratica poteva servire anche per permettere di incontrare le star televisive e chattare con loro (ovviamente grazie a un moderatore che gestiva la discussione).
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schermata storica |
Il Televideo è così rimasto saldamente nell'immaginario di tutti che ultimamente viene usato ancora... ma come forma artistica o comunicativa.
Emblematico il caso del lancio di Stranger Things 3 (che coinvolse anche Uan di Bim Bum Bam, vedi QUI): il 3 luglio 2019 su Italia 1 andò in onda una programmazione speciale annunciata da una schermata tipo Teletext:
Recentemente, anche la serie Wanna (vedi QUI) è stata annunciata da spot che replicavano la grafica del Televideo:
Il 23 e il 24 dicembre 2022, invece, Cynar ha proposto uno spot su Italia 1 decisamente particolare: quindici secondi con un'unica schermata, che pubblicizzavano sia il celebre amaro sia il film (Una poltrona per due) che come di consueto tiene compagnia agli italiani la sera della Vigilia.
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