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[FUMETTI] Diabolik, Nel buio: la recensione (no spoiler)

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Omega, Mastiff e Magister.
Le tre parole chiave di questo albo: un colpo tecnico ma che si trasforma in grande azione, tiene il lettore incollato alle pagine, col fiato sospeso.
Nel buio racconta Diabolik ed Eva contro... un'intelligenza artificiale!



Il nuovo grattacielo Omega di Clerville è una struttura gestita interamente dall'AI denominata Mastiff, un supercomputer che "impara da solo", evolvendosi quotidianamente, e soprattutto è a prova di ladro.
Questo è ciò che sostiene Magister, il misterioso hacker che lo ha creato.




Un emiro ha chiesto di lasciare nelle casseforti del grattacielo il suo diamante più prezioso, la Stella del Deserto.
Inutile dire che questo gioiello farà gola a Diabolik, che per la prima volta dovrà elaborare un piano per eludere i controlli di una intelligenza artificiale.




Trovata la falla, è pronto ad agire.
Ma ovviamente non tutto può andare per il verso giusto e così inizia una lunga sequela di pagine ricche di azione al cardiopalma, con Diabolik costretto a muoversi letteralmente al buio, contro tutta la sicurezza del palazzo e contro Mastiff che autocontrolla quel che sta succedendo...




Non sono un amante dei colpi tecnici, men che meno di cose troppo tecnologiche, ma Nel buio mi ha tenuto incollato all'albo fino all'ultima pagina, perché non c'è solo l'aspetto ultramoderno dell'intelligenza artificiale (e le sue eventuali caratteristiche, nel bene e nel male), ma è presente anche una sana dose d'azione da film hollywoodiani, e anche un pizzico di mistero e intrigo, dato dai comprimari della storia.




Maria Baumann è certa della sicurezza del grattacielo Omega; Magister è sicuro del fallimento di qualsiasi attacco, anche da parte di Diabolik.
E per Khaled, sistemare il suo diamante nel caveau dell'edificio, è sicuramente una fonte di pubblicità che intende farsi per gli affari in occidente.
Chi l'avrà vinta?




Nel buio è un albo "a orologeria", che forse solo sul finale "affretta" un po' le cose; il soggetto, di Lombardo e Pasini, con sceneggiatura di Altariva, propone una situazione davvero inedita e di costante pericolo per Diabolik, con lui e Eva costretti a ingegnarsi continuamente (e sul momento!) pur di cavarsela in questi attimi terribili, contro un nemico mai sperimentato.
E, in tutto questo, non ci si dimentica nemmeno del passato.
I disegni di Bonetti, ricchi di dettagli, regalano volti espressivi e cattivi, oltre che una chiara gestione anche delle sequenze più complesse.
Bellissima anche la copertina di Buffagni.

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