Quantcast
Channel: MOZ O'CLOCK
Viewing all articles
Browse latest Browse all 2689

[FUMETTI] Diabolik, La lama che uccide: la recensione (no spoiler)

$
0
0

 


L'estate diabolika, che sarà particolarmente ricca, inizia con una storia dal sapore orientale.
Un pugnale preziosissimo è nelle mire di Diabolik e Eva, che tengono d'occhio la dottoressa Giulia Lorens, esperta di arte e chiamata come perito per la valutazione della lama, durante la compravendita.
Può andare tutto liscio? Certo che no, perché qualcuno a Clerville sventra qualcun altro con una bella spada da samurai...



Può sembrare un colpo semplice: Eva si sostituisce a Giulia per presentarsi alla valutazione, rubando pugnale e gioielli che saranno usati per il pagamento.
Ma non tutto va per il verso giusto: un terribile delitto attuato con una katana manda all'aria il piano originale di Diabolik...



A indagare sull'omicidio, il duro ispettore Vance, che difficilmente molla l'osso e ha intuito il coinvolgimento della Lorens nel delitto.
Come potrà fare Diabolik a riportare il colpo sul piano della fattibilità?



DKill Bill


La lama che uccide, albo dai fondali ricchissimi di giapponesitudine, sembra essere una storia lineare, di vendetta personale, con Diabolik che è costretto a improvvisare e quasi risolvere il caso almeno per poter modificare il suo piano.
Ma, anche se per buona parte sarà così (puntando sulla storia di altre persone), riserverà comunque delle sorprese nel finale.



Ottima la presenza di un poliziotto che non sia Ginko, per sottolinearne anche le diverse sfumature nel condurre un'indagine.
Validi anche gli altri protagonisti dell'albo, a partire da Giulia.
È un albo che ribadisce anche le inclinazioni di Diabolik ma soprattutto Eva, restituendo una tridimensionalità coerente degli stessi.




Se i fondali sono elaborati e ricchi di dettagli, con una ottima riproposizione di arte ed elementi nipponici, non sempre al massimo sono i volti dei personaggi, specie Diabolik ed Eva: vero che lo stile di Santoro è piacevolmente cartoonesco e "gommoso", ma in due o tre frangenti deforma i lineamenti soliti dei protagonisti.
La storia, di Gomboli e Faraci, è un giallo con più di una sorpresa, anche quando tutto sembra procedere su binari lineari.
Un buono modo per cominciare le letture estive.
In allegato, l'albetto Rinascente Tritone - Colpo all'Acquedotto, analogo al precedente sulla mostra milanese di Diabolik: qui siamo invece a Roma e non vi svelo cosa ruberanno i nostri, ma è un bel tuffo nel nostro passato.




Appuntamento quindi in edicola, per un viaggio tra una Clerville in salsa giapponese e la nostra Capitale.

LEGGI ANCHE


Viewing all articles
Browse latest Browse all 2689

Trending Articles