Nel 1986 la Sanpellegrino non rinnova il contratto per la distribuzione dell'americana Royal Crown Cola, presente sul nostro mercato dagli anni Settanta, e decide di creare una sua bevanda.
Dopo vari test, nasce l'iconica One O One, che per un periodo, in Italia, fu più pop del colosso Coca-Cola.
E questo grazie anche alle azzeccate pubblicità...
Gli spot erano molto "americani", ultrapop e carichi dell'estetica di fine anni '80.
La Sanpellegrino non badò a spese per il lancio della sua bibita gassata, in un periodo fiorente per l'Italia e per il consumo italiano di cola.
Con lo slogan "cento bollicine e una stella", la One O One era protagonista con un frigo di design, pieno ovviamente di lattine prese da chiunque passasse (chitarriste, scout, bambini...).
Un altro spot, datato 1987, era molto in stile "Fiorucci", altrettanto azzeccato, così come lo era quello della confezione: colori "americani" e un logo che non sembrava uno scimmiottamento-sottomarca, anzi.
Per il Natale di quell'anno, arrivò una pubblicità apposita, che riprendeva il tema del frigo ma con un ospite speciale (o forse...):
Gli spot "pop" continuarono, e se ne segnalano altri quattro, fino al 1990.
E iniziano a farsi più "adulti" nel linguaggio, con quello del 1988 che è ancora un ibrido di stile:
Nel 1989, con lo slogan "the fresh connection", cambia completamente l'estetica: ora la One O One sembra rivolgersi a un pubblico più adulto, e gli spot (con scene in b/n) lo dimostrano. Tanto che c'è anche un sottile erotismo.
Nel 1990 la narrazione cambia un po' ma il tono dello spot resta dedicato a un pubblico di ragazzi più grandi.
Nel 1988, la One O One divenne uno degli sponsor citati durante le puntate de I ragazzi della 3a C, popolare serie televisiva di Italia Uno.
Dopo un certo boom nei primi anni, il successo della bibita scemerà negli anni '90; tuttavia la Sanpellegrino continuerà a produrla fino al 2020, anche se era sempre più raro trovarla in giro...
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