Questo appuntamento col _Mocturnal_ (la rubrica "weird" del blog) è molto personale, perché vi racconterò qualcosa che mi succede da sempre, sebbene non sia un avvenimento così frequente.
Io lo chiamo "oscurità avvolgente" o "buio attorno", e si tratta di una sensazione molto particolare, che mi sono trovato a vivere una manciata di volte nell'arco degli anni finora trascorsi.
Le immagini che troverete nel post sono peraltro i luoghi, gli ambienti, dove questa cosa mi è successa...
Dunque, il "buio attorno", chiamiamolo come vogliamo.
Inizio dal primo caso, di cui purtroppo non ho testimonianza fotografica: ero in un hotel (vi ho già raccontato quanto li consideri dei non-luoghi liminali, QUI), e mi avventurai da solo oltre il corridoio con le camere.
Ebbene, di colpo si fece tutto buio (come se fossi finito in una zona ancora in costruzione), percepivo qualcosa di metallico ai lati, ma il bello è che l'oscurita veniva proprio dai bordi della mia visuale.
È come un "fade", la tipica dissolvenza cinematografica che però parte dai lati e sembra non voler mai arrivare al centro, anche se pare "camminare" verso di esso.
Mi successe qualche anno dopo, e di questo luogo ho una foto:
Era estate, imbrunire inoltrato.
Tutto si scurì di colpo, sempre dai lati della mia visuale, e da questo spiazzo (che è dietro casa mia) ebbi come la sensazione che arrivasse qualcosa.
Non so cosa di preciso, una creatura (nano, bambino) ma non c'era ovviamente nulla, nessuno.
Solo che la mia vista non riusciva più a captare la luce che comunque ti fa vedere, anche se è buio.
Era di colpo buio e basta.
Poi la sensazione passa, e va via anche quella patina di oscurità. Tutto torna normale.
Riesco a spiegare ancora meglio con il luogo che vedete in copertina, raccontandovi cosa mi è successo nel settembre 2021.
Quello che vedete in foto è un parco che si trova sotto la strada. C'è la luce del lampione, in fondo. E ci sono i lampioni sulla strada. Quindi, anche di notte, qualcosa è sempre visibile: non è mai buio pesto.
Ebbene, una sera di fine estate passeggiavo con un amico e sentiamo dei grugniti provenire dal parco: si trattava di una decina di cinghiali -lo scoprimmo poi- a caccia delle prime castagne.
Ecco: ci affacciamo a capire cosa fossero quei rumori e... niente: tutto completamente buio. C'era solo il suono dei versi, la sensazione di trovarmi quasi in una dimensione sospesa e l'incapacità di mettere a fuoco la luce che avrebbe permesso di scorgere comunque qualcosa in quelle tenebre.
Accelerammo il passo e andammo in piazza.
Il parco non è più stato così oscuro.
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| eppure qui i cinghiali si dovrebbero vedere almeno un po'! |
Non so cosa avviene in quegli attimi; qualcosa che "blocca" la luce della mia vista, forse derivante dall'adrenalina che entra in circolo, dal sentore di pericolo... Non ne ho idea.
A voi è mai capitato di vivere questa particolare sensazione?
Siete mai stati avvolti dal buio?
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