Ultimamente mi è capitato spesso di pensare all'uso dell'Intelligenza Artificiale.
C'è già chi ne abusa e c'è chi la rifiuta; c'è chi ne intravede i possibili pericoli (su più fronti) e chi per ora non se ne preoccupa...
Il mio pensiero in soldoni: l'AI può essere uno strumento di aiuto su vari fronti, ma deve ovviamente essere regolato (e limitato), anche dal buon senso.
È pericolosa? Potrebbe esserlo, sì, perché ogni strumento usato male lo è.
Ma fino a che resta un supporto, penso non ci sia niente di strano nell'utilizzarla.
Io, comunque, per le cose che svolgo quotidianamente, non ne trovo ancora il modo.
Ecco: potrei farmi scrivere questo stesso post, ma a che pro? L'AI non conosce il mio pensiero a riguardo; dovrei immetterglielo nei comandi, e a quel punto... se devo comunque scrivere decine di parole e righe, tanto vale scrivere direttamente l'articolo di mio pugno.
Come saprete, da più di due anni sono approdato su carta, su riviste e volumi; lì ho portato in forma ancora maggiore ciò che ho sempre prodotto per il blog: ricerche e ricostruzioni, indagini, analisi.
Sono articoli che significano scartabellare, sfogliare, cercare, navigare, riemettere insieme i pezzi, correggere vecchie imprecisioni, incrociare dati, provare a capire.
Per puro diletto e con grande curiosità, ho provato a chiedere all'AI di scrivere un paio di quegli stessi pezzi miei, già usciti su rivista: ciò che ne è venuto fuori erano articoli pieno di punti completamente sbagliati, inventati, lacunosi.
Lì dove io avevo fatto il lavoro di ricerca, parlando di cose che effettivamente non esistevano scritte altrove, l'AI ha dovuto "crearsele" sulla base di non so cosa. Cannando anche del tutto date e dati.
Possiamo fare una prova con una "scoperta" che ho trattato proprio qui sul blog qualche anno fa: l'effettivo arrivo dei giocattoli della linea Masters of the Universe in Italia.
Tutti, per anni, avevamo sempre pensato che la prima apparizione di He-Man nel nostro Paese fosse avvenuta nell'aprile 1983, e invece già a fine 1982 c'era qualcosa (vedi QUI).
Se chiediamo a un paio di piattaforme AI di risolverci il dubbio, ecco cosa viene fuori:
Qui addirittura cita il 1984, che non è manco il 1983 comunemente noto a tutti.
Gemini è invece molto più preciso (e mi usa come fonte!):
Chat GPT sbaglia data.
Un altro sito sbaglia data e rete.
Gemini è invece molto preciso.
Va da sé che farsi scrivere interi articoli dall'AI significa rischiare tanto, e dover comunque stare a controllare compiendo ricerche e verificando dati. A quel punto, meglio scriverli noi, da zero.
Se due mesi fa chiedevo all'AI chi fossi, mi rispondeva che ero un musicista e addirittura un fumettista (su quest'ultima cosa magari ha solo previsto il futuro, spero...):
Oggi mi risponde così, sbagliando comunque un po' di cose (oltre che dando pareri, pur lusinghieri, che non so dove e come abbia elaborato):
Io però non sono nessuno: immagino ovviamente che, chiedendo informazioni su Garibaldi, non vengano commessi errori di date, luoghi e altro.
Che ne pensate?
Voi utilizzate l'AI? In che ambito? Come vi trovate?
Quali sono le vostre esperienze con questo nuovo mezzo?