E' arrivata su Italia1, ogni pomeriggio alle ore 16.00, l'edizione italiana del telefilm The Goldbergs.
Sarà che gli anni '80 stanno tornando davvero di moda (dopo averci provato senza successo attorno alla metà del 2000) e oggi è tutto un revival eighties, ma questo non può che renderci felici.
Specie se ne vengono fuori prodotti di vario tipo, da Stranger Things a The Goldbergs, appunto.
In sostanza, la serie è una situation comedy classica, di quelle che Italia1 già trasmetteva ai tempi.
Lo è sin dal titolo, che richiama i telefilm col nome della famiglia coinvolta.
Lo è sin dal font utilizzato per il titolo.
Niente risate preregistrate (o live) e niente negretti, però.
Lo spirito è quello, ma mixatelo con Malcolm in the Middle. Ok, non così geniale ma assolutamente nemmeno stupido.
The Goldbergs si lascia guardare con simpatia, per mettere in scena le classiche storie da sitcom anni '80 (ambientate negli anni '80) magari senza le restrizioni politically correct degli anni '80.
La trama: Adam Goldberg (basato quasi autobiograficamente sull'omonimo creatore dello show e interpretato da Sean Giambrone) è un ragazzino di undici anni con la spielberghiana passione per le riprese. Così utilizza di continuo la sua telecamera, riprendendo scene di vita quotidiana.
La sua famiglia è composta dall'iperprotettiva mamma Beverly, dall'iroso papà Murray, dal fratello maggiore Barry e dalla sorella maggiore Erica.
Poi c'è l'ottantenne (ma iperattivo) nonno Albert, che trascina il nipote in mille avventure.
Adam è appassionato di cultura pop, e il periodo che vive ne è la culla.
Così, oltre alle trame di ogni giorno (patenti da prendere, scuola, flirt, vestiti...) ci sono anche certi rimandi a grandi titoli, oggetti e situazioni, sin dall'inizio di ogni episodio.
Interessante la voce di Adam quarantenne, che commenta ciò che vediamo -col senno di poi-; interessanti i pensieri reali del capofamiglia, da leggere in sovrimpressione rispetto alla voce che dice tutt'altro.
In sostanza, una serie bella e piacevole, che cattura l'allegria spensierata delle sitcom a cui si ispira ma consapevole di trattare qualcosa di mitologico. Il gioco funziona.