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[CINEMA] Assassin's Creed - il film, la recensione (no spoiler)

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Conoscete tutti Assassin's Creed, popolare serie di videogiochi della Ubisoft.
Di tanto in tanto, anche i titoli destinati alle console decidono di mutare medium e magari arrivare al cinema.
Assassin's Creed, peraltro, si prestava già molto bene a una trasposizione cinematografica, tra possibile blockbuster e una conca di fan a cui attingere.
Dopo molte voci, Assassin's Creedè diventato un film; forse tra i migliori film tratti da un videogame, ma ciò basterà a renderlo un buon film?

La trama di base dei videogiochi viene rispettata: al giorno d'oggi un tizio può utilizzare l'Animus, un macchinario fantascientifico che permette di rivivere i ricordi dei suoi antenati.
Per il film non ritroviamo nessuno dei protagonisti videoludici, ma un personaggio creato per l'occasione, dal cognome fin troppo altisonante: Callum Lynch, discendente dell'assassino spagnolo Aguilar.
Almeno, han mantenuto il significato di "aquila" come già fatto nei giochi, ad esempio coi nomi "Altair" e "Ezio".


Callum (Micheal Fassbender) è uno sbandato che viene preso in custodia da alcuni scienziati: vogliono che ripercorra le gesta del suo antenato Aguilar, per scoprire dov'è andata a finire la Mela dell'Eden -in pratica il Boccino D'Oro di Harry Potter-, un manufatto dalle doti portentose. Tra gli scienziati, padre e figlia Rikkin (Jeremy Irons e Marion Cotillard).
Fra passato e presente si consumano le scene di azione per arrivare alla verità: si torna alla fine del medioevo, con Torquemada (il sosia di Magalli) che vuole debellare gli Assassini del Sultano a suon di inquisizioni spagnole.
Cristianità contro Isis, in pratica, e anche stavolta sono i Templari a fare i cattivoni.

Girato tra Malta e la Spagna, ha dalla sua una fotografia vivida che richiama le atmosfere del gioco.
E' un film con una regia nervosa e moderna; oserei definirlo un ibrido: sa di essere tratto da un videogioco, sa che deve accontentare una certa platea, ma non vuole risparmiarsi qualche scena e scenografia pomposa da grande produzione.
Addirittura qua il rischio è che la trama, non del tutto lineare, risulti complessa a una fetta di fan del videogame (magari i più giovani), che non apprezzeranno il film. Gli stessi nerdacci che forse non si lavavano dall'ultimo Lucca Comics, visto il puzzo in sala.
Eppure, tolto il peso del nome e ogni possibile aspettativa personale, Assassin's Creed non ha nulla di diverso (e in meno) rispetto a blockbuster analoghi (trilogie varie e simili).
A mancare non è l'azione ma la violenza, tenuta a freno con poco sangue e molte scene cruente girate fuori fuoco. Insomma, PEGI 12 o anche meno: ma ci sta.



Un Codice Da Vinci mixato col disneyano Prince of Persia, aggiungete un tocco di computer grafica (non invasiva, anzi ricostruisce bene le città) e una buona dose di parkour, ed ecco Assassin's Creed.
Forse uno dei migliori film tratti da un videogame, si diceva. Non un capolavoro ma di certo un film godibile, contro ogni aspettativa.
Probabili sequel in arrivo, se l'opera portasse a casa un buon risultato.
E sapete che vi dico? Il seguito lo guarderò pure!

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