Clockers, oggi -a cinque puntate dal gran finale- torniamo a parlare di Twin Peaks.
Una nuova teoria sta prendendo sempre più piede: ci sono realtà alternative/parallele dovute a sfasamenti spazio-temporali? Mentre qualcuno cerca addirittura di ricostruire una timeline dei fatti finora visti (e siamo sempre più certi che nulla ci è stato raccontato in modo lineare), il mio amico Denny scrive questo guest-post dove, attraverso il parallelismo con un'altra celebre opera, si tenta di capire come potrebbe sbrogliarsi questo inghippo.
A voi: ricordate che si svelano dettagli del nuovo Twin Peaks e si racconta tutta la trama di Jumanji)!
Cosa mai potrebbe c'entrare il mondo di Twin Peaks con il racconto di Chris Van Allsburg da cui è stato tratto il celebre film con Robin Williams? Ci arriverò tra un attimo.
A chi segue la nuova serie non sarà sfuggito che questa nuova Twin Peaks non è esattamente come l'avevamo conosciuta più di 25 anni fa. Non mi riferisco a come Lynch ce la stia raccontanto questa volta, ma parlo proprio di ciò che sta accadendo nella nostra cittadina: la realtà è palesemente distorta e persino i naturali riflessi su un vetro sono alterati e non raccontano i veri movimenti dei nostri personaggi, senza parlare dei numerosi loop temporali, degli eventi che appaiono anticronologici, degli umori sinistri degli abitanti e della follia così furiosa.
Sì, un cronosisma è precipitato su Twin Peaks, e quindi come arriveremo al bandolo della matassa? Forse abbiamo un indizio.
Sì, ma Jumanji cosa c'entra? Ci sto per arrivare.
Abbiamo rivisto Laura Palmer rivelare ancora qualcosa di importante a Cooper, per poi sparire. Non prima di averci informati che lei, sì, è morta, ma tuttavia vive.
Suo padre Leland, inoltre, ha pregato Cooper di ritrovare la figlia.
Cosa significano queste cose? Laura potrebbe essere -in qualche modo- viva? Il passato è stato (o verrà) cambiato? Fermi tutti: è ora di parlare di Jumanji.
Conoscete tutti il film Jumanji, e la storia è più o meno questa: nel 1969 il giovane Alan viene risucchiato attraverso un gioco da tavolo nella dimensione Jumanji. Alan torna nel mondo reale 26 anni dopo grazie a due fratelli, nuovi inquilini della sua vecchia casa. I due ragazzini trovano il gioco in soffitta e con una combinazione numerica dei dadi riportano indietro l'ormai adulto Alan, che ritrova la sua città e la sua vita completamente stravolte. Il gioco ha modificato gli eventi, ha cambiato i destini dei suoi affetti compromettendo addirittura l'equilibrio sociale della cittadina stessa, ridotta allo sfacelo. Vi dice niente?
Due portali: il gioco di società e il cerchio di sicomori. Una volta entrati, anche se si riesce a venir fuori da quella dimensione (Jumanji/Loggia Nera), si dovrà concludere qualcosa per riportare tutto come era prima.
In Jumanji bastava finire il gioco, affrontando tutto ciò che da esso veniva fuori: la pellicola si chiudeva con il confronto finale tra il protagonista e il micidiale cacciatore Van Pelt, l'antagonista. Tutto tornava come 26 anni prima, sia nella vita di Alan sia nella cittadina, salvata dalle furie del gioco e dal decadimento.
Ma quando a Twin Peaksè stato schiuso il vaso di Pandora? Cosa dovrà accadere per riportare sui giusti binari il tempo, le cose e la realtà? Magari l'Agente Cooper riuscirà a salvare Laura Palmer e l'intera Twin Peaks dopo il confronto finale con suo malvagio doppelganger?
Saranno le prossime cinque puntate a raccontarcelo.