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[FILM] Il Re Leone, una retrospettiva

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Il Re Leoneè il 32° Classico Disney.
Uscito nelle sale nel 1994, si è subito distinto per qualità tecnica e innovazione, particolarità che erano già ampiamente pubblicizzate durante la lavorazione.
Il Re Leone è la summa dei Classici Disney. Ha tutto, come un cerchio perfetto: il Cerchio della Vita.
Questo post contiene spoiler per chi non conosce l'opera.


UNA STORIA SHAKESPEARIANA

Ed è proprio il Cerchio della Vita il senso compiuto de Il Re Leone. Una storia circolare che inizia e finisce nello stesso modo, con gli stessi colori, la stessa situazione, stessa musica e praticamente gli stessi personaggi. Che hanno semplicemente -figuratamente- preso il posto dei precedenti, a indicare appunto la ciclicità del tutto.

Africa, un anno qualsiasi, un momento qualsiasi. Savana.
Una storia shakespeariana: lotta per il trono, tradimenti, allontanamento, ritorno.
Le canzoni, nei film Disney, sono sempre state un elemento distintivo (tanto che il genere è quasi sempre ascrivibile al musical-drammatico), ma ne Il Re Leone le canzoni sono qualcosa di più.
Oltre a svolgere il ruolo commerciale (vendita di dischi e annessi: i brani sono cantati -nella versione originale- da Elton John), qui ogni traccia impreziosisce e manda avanti il racconto.


LA TRAMA

Il re Mufasa e la regina Sarabi festeggiano la nascita del loro cucciolo Simba, futuro sovrano.
Questo scombina i piani di Scar, fratello minore del Re, che con un inganno allontana Simba dal regno. Inizia un'epoca oscura per la savana, mentre Simba cresce acquistando sempre più consapevolezza fino a tornare nelle sue terre e reclamare il trono, scontrandosi con lo zio.
Una storia semplice, un cliché che ritroviamo in tantissime vicende della letteratura e della cinematografia.

La Disney cristallizza la storia grazie all'indovinata soluzione di rendere protagonisti degli animali (senza antropomorfizzarli e senza l'inserimento di figure umane).
Non si sa nemmeno come, Il Re Leone attira su di sé le accuse di plagio, perché in Giappone avevano Kimba il leone bianco (che però in terra nipponica si chiama Leo...): in realtà le due opere sono diversissime, ma questa è un'altra storia.

I PERSONAGGI

I personaggi sono animali a cui viene semplicemente dato il dono della parola.
Ognuno di loro è caratterizzato per quel che rappresenta visivamente, specie nell'immaginario collettivo.
I leoni ovviamente sono protagonisti: da Mufasa -monarca dallo sguardo fiero e dal portamento nobile e clintoniano- fino a Scar, tra i migliori cattivi Disney.
Scar è la perfetta contrapposizione di Mufasa (e di Simba adulto). Più snello, demoniaco, un po' queer, sicuramente oscuro. Sembra essere la versione leonina di Jafar (cfr. Aladdin), nella sua chioma nera e nei suoi lineamenti mediorientali.
Lo scontro ideale tra America e "nuovi infedeli anticapitalisti"è un'ipotesi che qualcuno ha provato a suggerire.

Tra i personaggi negativi si hanno anche le iene ridens. Antagonisti con un ruolo che spesso rasenta la commedia, rappresentano il popolo bue che si fa incantare da belle parole e belle promesse.
Sono i rivoltosi nelle periferie delle nostre metropoli, sono i poveri, forse i negroamericani di un Bronx ancora selvaggio e incazzato (Whoopi Goldberg doppia una delle iene).
Scar li sottomette, perché le iene sono idiote, prive di qualsivoglia volontà iniziale.
Scar si fa dittatore: canta Sarò Re, Be Prepared, ossia l'Estote Parati biblico. Siate pronti per il mondo che verrà. "Seguitemi, e non soffrirete più la fame!". Lo dice Scar, lo disse Stalin.
Le iene marciano in un mondo squadrato come l'arte futurista. Come fossimo nella Russia totalitarista, come fossimo nell'Italia mussoliniana.
E Scar, nuovo duce, finisce come il Duce: nel finale le iene si rivoltano anche contro di lui. Il popolo resta sempre popolo, pericolosamente.
Un riassunto di duecent'anni di Storia, dalla Rivoluzione Francese in poi.


RESPONSABILITÀ

Simba chiede al padre Mufasa come sia possibile che elefanti, gazzelle, giraffe e altri animali "innocui" possano convivere assieme ai carnivori. Cacciatori e prede.
La risposta è sempre nel Cerchio della Vita: il leone uccide la gazzella per mangiarla, e quando il leone muore, diventa concime per l'erba con cui le gazzelle si nutriranno.
Niente etica vegetariana, anzi.
Sarà un caso che Mufasa viene calpestato a morte da una mandria impazzita di gnu?

Simba cresce nell'irresponsabilità più totale. Subentrano i due personaggi più iconici dell'opera: Timon e Pumbaa, un suricate e un facocero che vivono alla giornata come hippie, seguendo le regole del "senza pensieri".
Il cucciolo si fa adulto, ha volutamente dimenticato il triste passato ma si sa, il passato non ti volta mai le spalle. L'amnesia è uno scudo, una barriera che il presente arriva a infrangere.

COMPIUTEZZA

È la resa dei conti: con ciò che accadde, con ciò che sta accadendo e con ciò che verrà.
Perché Simba è costretto a tornare responsabile, di colpo. Di fatto dovrà davvero mettere in pratica ciò che scherzosamente (e bambinescamente) cantava da piccolo: voglio diventar presto un re.
Ora è tempo di riprendere il posto all'interno del Cerchio della Vita, della società. Una società che accetterà anche due tipi assurdi come Timon e Pumbaa (solo perché amici di chi detiene il potere?).
Simba e Scar: lo scontro finale, nelle Terre del Branco simbolicamente divenute aride, tristi, buie.
Il fuoco è l'anticamera di un inferno che riporta la luce (lucifero) e monda il teatro delle vicende; l'agognata pioggia purificatrice riazzera ogni cosa.
Il Cerchio compie la sua rivoluzione completa.
Il giro è compiuto, il Leone è Re: viva il Leone.


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