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[CARTOONS] Big Mouth, la recensione (tra una sega e l'altra)

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I cartoni animati hanno ormai superato ogni limite.
Non c'è più decenza, e si spostano sempre oltre. Oltre. Oltre.

Si può indicare l'inizio dell'ondata "per adulti" con I Simpson, che all'epoca sembravano spregiudicati. Poi vennero I Griffin, ma ancora di più South Park, che tra blasfemie e sconcezze non avevano rivali. E quindi American Dad e tutto il resto delle serie attuali, anche by Netflix, fino a Big Mouth: la pubertà in animazione.
I cartoni hanno superato ogni limite, non c'è più decenza.
E così mi piace, così li voglio!

Ho scoperto Big Mouth sul blog del Cumbrugliume.
È la storia di alcuni ragazzini delle medie che scoprono la sessualità e con questa devono fare i conti.
Dal segaiolo Andrew con gli ormoni a mille fino al suo amico Nick, che invece è ancora in fase pre-puberale e non nota cambiamenti significativi nel proprio corpo (leggi: ha il cazzetto da bimbo).
Poi c'è Jay, pervertito ossessionato dal sesso che si scopa pure il cuscino.
Ma, come recita il titolo di un episodio, anche le ragazze si eccitano. E quindi ecco l'infantile Missy e l'intelligente Jessi, alle prese con tutto ciò che succede alle ragazze (ed è sempre tanto scabroso nominare).
Una serie irriverente in 10 episodi che è assolutamente paritaria nei sessi.
Tanto parla dei ragazzi, tanto parla delle ragazze.

avete mai provato con un cuscino o siete rimasti alla pesca di Chiamani col tuo nome?

Gli ormoni impazziti di Andrew e Jessi danno origine a due mostri millenari, Maurice e Connie, i demoni della pubertà sboccati e ribelli come sanno essere i tredicenni in piena adolescenza.
Sì, perché nonostante il design surreale e i dialoghi infarciti di volgarità assortite, tutto ciò che vediamo in scenaè tutto ciò che ci è successo in quell'età.
Il pensiero fisso del sesso, addirittura confusioni di identità (in un episodio uno dei protagonisti si eccita nel vedere The Rock, e penserà di essere gay: che pivello, io mi eccito con He-Man che ha pure più muscoli e non mi sono mai posto il problema!), libri erotici che coinvolgeranno anche i genitori dei ragazzi, i porno da guardare di nascosto (ah, i bei tempi delle vhs... scusate la digressione personale).
Il non sapere cosa avviene davvero, la limitazione rispetto all'altro sesso, le prime storielle innocenti che per forza di cose non possono andare oltre qualche bacio durante il ballo scolastico.
Tutto è predisposto per mandarti in pappa il cervello, e spesso ci chiediamo come siamo sopravvissuti a tutto questo.
Immaginate me, che da eterno dodicenne vivo sempre in questa fase. Si sopravvive tranquillamente.

Connie è la demone più figa al mondo (con tanto di inutili sbalzi d'umore adolescenziali)

Big Mouth ha poi tanti altri personaggi anche assurdi: vagine e coccinelle parlanti, fantasmi di cantanti e musicisti, fratelli e sorelle vari, professori stralunati, compagni di scuola tipo la queen bee e la sua beta, il coetaneo omosessuale già risolto e oggetti inanimati che prendono vita.
Molti i riferimenti pop, cinetelevisivi e musicali, che dietro nascondo spesso qualche battuta volgare come piace a noi. Addirittura ci sono metacitazioni: si scherza apertamente sul binge watching di Netlfix anticipando senza motivo quanto vedremo nell'episodio seguente, che sicuramente sarà visionato subito.

il demone Maurice, consigliere di Andrew

Insomma, la pubertà per tanti è il peggior periodo della vita, ma Big Mouth ce la ricorda con il sorriso e un po' di orrore (e tante parolacce).
Tra una sega e l'altra. Perché i ditalini nessuna ragazza ammette mai di farsene.

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