Un discorso che affronto sempre con amici più o meno coetanei è quello della magia che abbiamo avuto la fortuna di vivere durante l'infanzia.
Ve ne avevo parlato anche analizzando il saggio Gli svegli dell'asilo - Perché i bambini brillanti degli anni '80 hanno fallito, ma è davvero un argomento che puntualmente esce fuori davanti a un caffè o per telefono.
Ok, le infanzie di tutti, a meno di gravi avvenimenti e/o sfortune, sono state bellissime: un periodo spensierato, felice, giocoso. Ma l'infanzia della mia generazione ha effettivamente quel quid in più. E oggi vi chiedo: quando è finito tutto questo?
La mia infanziaè stata bella, ricca (di affetto, in primis), fortunata.
La mia giovinezza idem: non è che andando avanti la magia si perse. No.
Non è che già rimpiangevo i prodotti di qualche anno prima.
Faccio un esempio base: pur amando da sempre e per sempre He-Man, quando la linea finì, avevo comunque altre figate (Turtles, Ghostbusters, e poi Power Rangers e via dicendo).
Era una parabola in costante crescita, un tenore molto alto.
Ma, come ogni parabola, anche quella poi è drasticamente calata.
Dicevo che l'infanzia della mia generazione ha un qualcosa in più, ed è innegabile: quegli anni sono stati l'inizio di un consumismo sfrenato, colorato e pop. Capitalistico e disimpegnato, assolutamente divertente.
Venivamo però da epoche "vintage" e molto di quegli anni precedenti c'era ancora e ci sarebbe stato: se noi abbiamo avuto i primi videogiochi, praticavamo ancora il nascondino; se potevamo giocare con le action figures di ogni cartoon passato in tv, il pomeriggio era ancora fatto di partite a pallone; se compravamo ogni futilità, tra gadget e cancelleria, c'erano anche lunghe corse in bici.
La magia investì anche i nostri genitori.
Un benessere localizzato che ci permise davvero di vivere in un mondo ideale, sapendo di viverlo.
Ed è quel mondo che ho voluto cristallizzare attraverso l'universo del Moz O'Clock, sia qui che sul blog gemello La Cameretta.
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ma che ne sa Godzilla |
IL PREZZO DA PAGARE
Ma c'era un prezzo da pagare, per vivere un incantesimo così.E lo abbiamo pagato: oggi niente posto fisso, e se lo abbiamo è lontanissimo da ciò che ci si aspettava (lontanissimo anche geograficamente).
Lo yuppismo goffamente rampante è annegato nei cocktail trasformandosi nell'arroganza delle nuove generazioni.
Se facciamo figli è perché, nella maggioranza dei casi, siamo stronzi che non hanno usato precauzioni, ma non possiamo garantire alla nostra progenie la vita idilliaca che abbiamo avuto.
Insomma, è vero che abbiamo fallito. Per ora.
Perché, come dico sempre, stiamo solo riposando dopo il grande party del passato, in attesa del party che sta per iniziare.
Ne sono convinto: la mia generazione lo metterà in culo a tutti, ancora una volta.
Ci riprenderemo quello che è nostro, di diritto.
COME E QUANDO È FINITA
Ma, intanto, eccoci alla domanda.Una domanda che pochi giorni fa mi ha posto un amico: quando è finito tutto?
Quandoe perché è terminata la magia di quegli anni, quando è che ci siamo svegliati, ebeti e poveri, da quell'incantesimo?
Ebbene, ognuno darà risposte diverse, in base al proprio vissuto e alle proprie esperienze.
Magari per me potrebbe essere il 1998. Per te il 1997 o il 1999.
Se proprio vogliamo citare una data.
Ma potrebbe trattarsi di un avvenimento, magari il trasloco con cui avete abbandonato la casa (e i ricordi) di quando eravate ragazzini.
Magari la morte di un nonno a cui eravate affezionati, e che rappresentava un simbolo di quegli anni.
Magari chissà cos'altro.
E oggi rigiro la domanda a voi: quando è finita la vostra magia?