Immagino vi sarà capitato di ascoltare canzoni che descrivevano più o meno perfettamente il vostro vissuto.
Ma quanti brani descrivono precisamente anche i luoghi che avete frequentato?
Festivalbardi Aboboè una canzone nuova, fresca seppur dal sound retronostalgico, vera nella sua metafora.
E posso garantirverlo: io ho vissuto a Francavilla al Mare, sebbene Festival parli di ogni luogo, ogni estate, ogni persona.
LA CANZONE
Intanto vi invito ad ascoltare il brano, un pop estivo stile primissimi anni '80 che si concede due piani di significato, intrecciati tra le note minimal: il passato che non ritorna e un amore inespresso, scanditi dal presente che ha modificato tutto.Ho sentito per voi l'interprete, Abobo: lui è un compositore retrowave e alcuni suoi pezzi sono finiti in compilation internazionali, ma con Festivalbar ha battuto una nuova strada.
INTERVISTA
Miki - Da quanto ti occupi di questo genere? Come mai questa passione? Da dove nasce?Abobo - Ho sempre fatto musica, ma compongo brani retrowave dal 2010.
All'inizio era come un bisogno, rievocare in musica un decennio magico... lo facevo per me, ma non sapevo neanche cosa fare delle mie composizioni, o che nome dargli. Infatti la mia prima pubblicazione ufficialeè del 2016.
Avevo scoperto da un po' la scena synthwave tramite i canali YouTubeNewRetroWave e Neros77, avevo capito che non ero l'unico folle a camporre quel genere, così mi sono buttato nella mischia.
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Addictions, il primo EP di Abobo |
Miki - Festivalbar ha un sound diverso: è una vera e propria canzone (con la tua voce!) che rimanda al passato. È un nuovo genere che sta nascendo?
Abobo - Festivalbar strizza l'occhio ad una deriva dell'indie italiano che alcuni chiamano ItPop. Tuttavia rimane retro, ci sono rimandi alla musica degli Stadio o al Battisti anni 80, alla poetica di Luca Carboni.
È pop nell'accezione vera del termine, tutti possono riconoscersi da un lato o l'altro della storia raccontata in Festivalbar. Racconta quanto le cose siano cambiate negli ultimi vent'anni, in chiave ironico-nostalgica. La nostalgiaè sempre stato il tema centrale della mia musica: credo che riprenderò presto il percorso iniziato con Festivalbar, ma nel frattempo sto lavorando ad altro materiale più "internazionale".
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Abobo che gioca a fare il cantante, già negli anni '80 |
Abobo - Amo Francavilla al Mare perché è una cittadina a misura d'uomo. Torno a casa e trovo parcheggio, ma con 5 minuti sono in centro a Pescara. Scendo sotto casa, faccio 30 metri e sono al mare. Nella piazza vicino casa c'è un mercato di agricoltori del posto ed un banchetto del pesce.
C'è ancora un senso di comunità.
Quello che non ritrovo più oggi è la spensieratezza, i bambini ed i ragazzi per strada, le sale giochi, la musica, ascoltare le televisioni dalle finestre aperte delle case. Ma non è Francavilla il problema: con la mia musica mi impegno per mantenere vivo lo spirito scanzonato degli anni '80, per regalare -a chi sa cosa vuol dire aver vissuto quel decennio- qualche minuto di piacevole evasione.
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Abobo arcade: lido Nautilus, 10 luglio 1992 |
FRANCAVILLA AL MARE
Verissimo: molte delle cose descritte nella canzone e nella risposta di Abobo sono sparite, lasciando spazio a un mondo diverso.Ne parliamo molto spesso, qui.
E concordo su Francavilla: ci ho fatto villeggiature e ci ho vissuto per motivi di studio.
La mitica "sala giochi di Bruno" che è diventata un ristorante, come canta Festivalbar, era proprio nel palazzo dove vivevo. Ci abitavo sopra.
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lì c'era la sala giochi di Bruno... |
Ci ho passato gli anni '80 e '90, con il cavallo western esterno, i mini go-kart sulla pista di lato.
Col tabacchi di fianco, dove acquistavo i Masters. Che poi diventò una salumeria, e poi tanto altro.
E con la mostra di quadri, col negozio di vestiti, con la parrucchiera.
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Moz al lido La Tramontana, 1991 |
Le estati non sono più le stesse. Non passano più i piccoli aerei con gli striscioni pubblicitari (o i messaggi d'amore); nei lidi non ci sono più le file per giocare ai cabinati; gli aquiloni sono sempre meno, in pochi fan piste per le biglie.
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17 agosto 1991: ottavo Mozcompleanno. Ne ho festeggiati tantissimi proprio a Francavilla! |
Ma Francavilla è ancora lì: con quel mondo che sembra una quarta dimensione, nomi epici o dannunziani tra vie e piazze, case dalle forme strane, luci lontane sul mare, piante viola e night club.
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