Ne abbiamo parlato, con qualcuno di voi, già sulle mie pagine social: dopo la divulgazione delle prime immagini della nuova serie di She-Ra, in molti sono rimasti interdetti dallo stile del disegno.
Il discorso che voglio fare oggi è però più ampio, e riguarda le modifiche, al di là del disegno.
È la prosecuzione del discorso che portiamo avanti da mesi, in questi post (li linko per chi volesse rileggerli):
- EFFETTO REMAKE - pro e contro
- POLITICALLY CORRECT - la nuova frontiera
- IL REBOOT DI SHE-RA - parliamone
Prima che qualche genio faccia come nel post sul reboot di She-Ra (linkato qui sopra), dove mi fu detto che sarei contrario a opere con protagoniste femminili perché avrei problemi con le donne (!?), faccio questa doverosa premessa: amo She-Ra e il suo mondo (che è quello dei Masters of the Universe); amo il cartoon classico di She-Ra più di quello di He-Man, su diversi punti; non ho alcun problema con opere dove figurano protagoniste femminili (sono fan di Sailor Moon).
Penso che forse fosse anche inutile ribadire tutto questo, chi mi conosce lo sa e comunque dal mio post di allora non traspariva alcun ostruzionismo alla componente femminile dell'opera (She-Raè sempre stata così, imponendosi peraltro come icona femminista già da subito negli anni '80).
Torniamo a noi.
Come avrete visto, il design è molto diverso rispetto a quello del passato; molto più giappominkia che americano, ma si sa: il trend purtroppo è questo.
Peccato. Ma di certo non è questo il male maggiore.
Come saprete, infatti, io odio l'eccesso di politicamente corretto che va a snaturare le opere.
Se fosse una rivisitazione futuristica, o aliena, o deformed di She-Ra, certi cambiamenti li puoi anche operare, al di là del design spiccio che ha colpito, ad esempio, Catra:
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sembra la sorella di Blanka |
Che fino a pochi giorni fa era così:
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miao! |
No. Io parlo di questioni più "accomodanti".
Cosa vi dicevo nel post di maggio, profetizzando la catastrofe? Rivediamo:
Ah, per gli appassionati di stravolgimenti: Netossaè l'unica del cast annunciato a essere nera; Adora, Sea Hawk, Bow, Angella (sposata con re Micah), Frosta (innamorata di He-Man) sono sicuramente eterosessuali. Anche Peekablue e Flutterina, semmai dovessero apparire (quest'ultima addirittura è protagonista di un rapporto interraziale, mettendosi con Clamp Champ).E invece ecco che appunto, per chissà quale eccesso di stupido perbenismo, Bow diventa nero.
Il resto potranno modificarlo o ampliarlo, anzi mi farebbe piacere vedere più relazioni e intrecci e anche scelte sessuali particolari, ma non toccatemi questi punti fissi qualora non si trattasse di una riscrittura fantasiosa!
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ci vuole un po' di rap, qui |
E una delle Principesse del Potere ha oggi qualche chilo in più. E sembra proprio essere Glimmer.
Glimmer e Bow, che fino a qualche giorno fa erano così:
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in effetti le cosce erano già rotonde |
La questione è: She-Ra by Netflix non è una riscrittura fantasiosa del mito di She-Ra, tanto che -è annunciato- ci saranno gli Horde, ci sarà la questione del suo rapimento da neonata e tutto ciò che è nella trama originale.
Ecco, non essendo She-Ra by Netflix una riscrittura fantasiosa, c'era davvero bisogno di realizzarla così?
Esatto, il titolo del post non riguarda il design, a cui penso ci si possa abituare, come successe già col remake dei Masters nel 2002 (è bello che Adora sia ringiovanita, giustamente ha sedici anni; inoltre guardate che fondali, stupendi).
No, la mia domanda è altra: c'è effettivo bisogno di uno stravolgimento di personaggi iconici, cambiando colore della pelle o ingrassandoli rispetto al passato? A che scopo?
Perché non inventare un nuovo personaggio di colore e una nuova principessa cicciottella?
Ma soprattutto: perché realizzare prodotti con stravolgimenti quando manca ancora un prodotto definitivo sull'opera?
Sì: il canone finale dei Masters of the Universeè stato fissato, ma è raccontato in modo frammentario tra vari media, prendendo cose dal passato e rielaborandole nel presente (QUI se vuoi leggerlo).
Perché continuare con riletture del mito (come fu in parte la serie a fumetti della DC Comics) invece di darci un'opera DEFINITIVA che racconti per bene tutta la storia dei Dominatori (e quindi anche di She-Ra), rispettosa dell'iconografia classica?
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cosa c'era che non andava? |
Ecco perché, per quanto potrà essere bella nelle trame (e magari piacere al pubblico black che si ritrova Bow from Harlem, e alle bambine curvy perché avranno una principessa cicciottella) sono idealmente contrario alla nuova serie di She-Ra.
E sarò contrario a qualsiasi cosa simile fino a che, prima, non ci daranno un'opera definitiva sui Masters, che segua alla perfezione la storia originale.
Però, così come in libreria ho il fumetto DC, sicuramente il 16 novembre guarderò anche questa ennesima infedele trasposizione.
Con un po' di tristezza, alimentata da questo perbenismo dilagante che ha creato una nuova occasione sprecata.