Se come me avete vissuto l'infanzia tra gli anni '80 e '90, siete sopravvissuti a tante paure.
Magari vere, magari mere leggende urbane (clicca qui per rivederle tutte!), ma magari anche indotte.
Paure per aver paura di qualcosa: e a questo ci hanno pensato un paio di campagne pubblicitarie del Ministero della Salute: rivediamole assieme e rabbrividiamo oggi come allora.
AIDS - SE LO CONOSCI LO EVITI
Se penso a una persona sieropositiva, ancora oggi me lo immagino con un contorno viola attorno alla sua persona. Sì, tipo l'aura di Dragon Ball ma violetta, minacciosa.
Colpa di questi spot qui, che davvero sono riusciti a terrorizzare la gente sul pericolo AIDS.
La musica inquietante e il bianco/nero facevano il resto.
In realtà tutto parte dal 1988, con un filmato chiaro e innocuo, sullo stesso stile.
Ma poi, due anni dopo, ecco arrivare appunto gli spot con l'aura viola e con la musichetta stronza, che sembra la versione horror di Moments of Love degli Art of Noise.
Esatto: la droga fa venire gli occhi tutti bianchi. A suon di un minaccioso carillon.
Ecco qui, tra una storia a fumetti e una rubrica sulle vhs, cosa ti ritrovavi:
1994.
1996.
1997, più articolato e con un finale meno da depre.
Io, sinceramente, non so cosa chiedere di più da uno spot: di certo non si può mettere, in trenta secondi, a fare trattati socio-politici sul perché esistono le droghe.
Vi dirò: sarà che il viola non mi piace (preferisco l'arancio), sarà che non volevo gli occhi senza pupille... non ho mai scambiato siringhe o avuto rapporti non protetti, e non mi sono mai bucato.
Hanno funzionato.
Magari vere, magari mere leggende urbane (clicca qui per rivederle tutte!), ma magari anche indotte.
Paure per aver paura di qualcosa: e a questo ci hanno pensato un paio di campagne pubblicitarie del Ministero della Salute: rivediamole assieme e rabbrividiamo oggi come allora.
AIDS - SE LO CONOSCI LO EVITI
SE LO CONOSCI NON TI UCCIDE
Se penso a una persona sieropositiva, ancora oggi me lo immagino con un contorno viola attorno alla sua persona. Sì, tipo l'aura di Dragon Ball ma violetta, minacciosa.Colpa di questi spot qui, che davvero sono riusciti a terrorizzare la gente sul pericolo AIDS.
La musica inquietante e il bianco/nero facevano il resto.
In realtà tutto parte dal 1988, con un filmato chiaro e innocuo, sullo stesso stile.
Ma poi, due anni dopo, ecco arrivare appunto gli spot con l'aura viola e con la musichetta stronza, che sembra la versione horror di Moments of Love degli Art of Noise.
SE TI DROGHI TI SPEGNI
Passiamo ai drogati. Noi della nostra generazione non ce li immaginiamo sfattoni tipo Cesare di Amore Tossico, ma bei ragazzi normalissimi che... non hanno gli occhi.Esatto: la droga fa venire gli occhi tutti bianchi. A suon di un minaccioso carillon.
CHI TI DROGA TI SPEGNE
La stessa campagna arrivò a terrorizzarci anche sulle pagine dei giornali. Pure Topolino!Ecco qui, tra una storia a fumetti e una rubrica sulle vhs, cosa ti ritrovavi:
DROGATEL - TOCCA I TASTI GIUSTI
Chiudo con quest'altra serie spot, i primi due sulle note degli U2, molto minimal e d'impatto.1994.
1996.
1997, più articolato e con un finale meno da depre.
CONSIDERAZIONI
Negli anni, in tantissimi si sono schierati contro questi spot, specie quello contro l'AIDS e quello contro la droga. Colpevoli di veicolare messaggi forse non chiari, di non parlare del problema ma di creare terrore riguardo tali argomenti.Io, sinceramente, non so cosa chiedere di più da uno spot: di certo non si può mettere, in trenta secondi, a fare trattati socio-politici sul perché esistono le droghe.
Vi dirò: sarà che il viola non mi piace (preferisco l'arancio), sarà che non volevo gli occhi senza pupille... non ho mai scambiato siringhe o avuto rapporti non protetti, e non mi sono mai bucato.
Hanno funzionato.