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[CULT] Il Poema del Vento e degli Alberi, tra poesia e tragedia

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Giunge finalmente in Italia Il Poema del Vento e degli Alberi, fumetto di Keiko Takemiya.
Uno degli ultimi manga considerabili "storici" che ancora non erano mai stati tradotti nella nostra lingua.
Dunque, un viaggio nel passato della storia del fumetto. Ma cos'è Il Poema?
Difficile rispondere in modo preciso.
Io provo a dire la mia...

COS'È IL POEMA

Pubblicato dal 1976 al 1984, insignito di un prestigioso premio nel 1979, Kaze to ki no uta (questo il titolo originale) è un fumetto a tematica shonen ai, ossia d'amore tra ragazzi di sesso maschile.
Bisognerebbe aprire già una grande parentesi per parlare del genere: a chi si rivolge?

Il Poemanasce come fumetto per ragazze: in Giappone l'omosessualità maschile, specie negli anni '70 e specie se con storie ambientate in luoghi lontani, non era che una maschera per sognare semplici rapporti eterosessuali.
Tutto questo potrebbe apparire strambo, ma almeno all'epoca le ragazze giapponesi avevano traslato loro stesse nei personaggi maschili di certi drammi, unico vero modo per vivere con distaccata passione qualche fantasia amorosa o erotica.


DI COSA PARLA IL POEMA
È la storia d'amore tra due collegiali, Serge e Gilbert, entrambi compagni di scuola e di convitto presso l'istituto francese Lacombrade.
Il primo è undiligente studente appassionato di musica, il secondo è un ragazzo luficerino sfrontato e dissoluto. I due finiranno in stanza assieme, iniziando una difficile convivenza che si trasformerà in altro.

Gilbert è ben più, infatti, di quel che appare: denigrato in pubblico ma sfruttato da chiunque, nasconde un duro passato fatto di violenze psicologiche e fisiche.
Serge, invece, è il bravo ragazzo tout-court che prova a capire i comportamenti del compagno, finendo per scoprirsi innamorato di lui.
In tutto questo, i vari altri ospiti del Lacombrade, dai docenti agli studenti. Poi questo dramma storico, ambientato a fine '800, esce dal collegio provenzale per scendere in strada, e qui la vicenda si farà ancora più tragica e dura: promiscuità, droga, abusi, ma anche amicizie vere.

L'OAV: UN CAPOLAVORO DELL'ANIMAZIONE

Nel 1987 venne prodotto un OAV de Il Poema, della durata di un'ora: un mediometraggio d'animazione di rara eleganza e poesia.
Dirige nientemeno che Yoshikazu Yasuhiko, in arte Yas, character designer del primo Gundam.
Quest'opera racconta la prima parte della storia, quella ambientata nel collegio: l'incompiutezza finale è un cerchio che si chiude in modo così tristemente vago da sottolineare ancora di più il decadentismo del titolo.

Il film, che doveva addirittura essere virato tutto in seppia, si avvale anche delle musiche di Chopin e Bach. In Italia è giunto nel 1997 grazie a Yamato Video, ed è stato trasmesso un paio di volte su un canale satellitare che trattava tematiche omosessuali.
Questo OAV è un'opera che qualunque fan dell'animazione in generale dovrebbe vedere.

TEMATICHE

Con personaggi sfaccettati e ben caratterizzati, tanto da essere stati anche ispirazione per il Berserk di Kentaro Miura, Il Poema del Vento e degli Alberiè un'opera tragica e senza speranza, portavoce di un decadentismo poetico e cinico figlio degli anni '70.
Prima vera opera a mostrare abbastanza esplicitamente scene d'amore tra persone dello stesso sesso, aprì le porte a tutti gli altri manga di genere boy's love.

L'autrice si batté fino all'ultimo per vedersi pubblicato il suo manga senza alcuna censura, contro l'iniziale parere dell'editore: ha avuto ragione lei, e ci ha lasciato 17 volumi di rara intensità e raro lirismo.
Volumi che, grazie a J-Pop, sono disponibili (dopo quarant'anni!) anche da noi.
Per capire come certe opere siano nate immortali, capaci di colpire sempre dritto allo stomaco, senza pietà.

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