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[MUSICA] Papa nero (Pitura Freska, 1997)


Un gruppo perlopiù locale che, nel 1997, diventa nazional-popolare: i Pitura Freska, oggi non più in attività, si formarono nel 1987 e dieci anni dopo - grazie alla loro presenza al Festival di Sanremo - trovarono un successo clamoroso con un brano che viene canticchiato ancora adesso.
Sempre, ma soprattutto ogni morte di Papa (letteralmente).


Papa neroè la canzone più famosa del gruppo veneziano di rock demenziale, che in realtà si era fatto conoscere all'Italia già l'anno precedente, con un tormentone estivo.
La presenza al Festival, con un brano ironico che si domanda se avremo mai un Papa nero (nero nel senso di colore, non cattivo o metaforicamente appartenente a ordini come i Gesuiti), è ricordata da chiunque in quel 1997 seguì la kermesse canora.
Ma Papa neroè una canzone sopravvissuta al tempo, citata spesso da chiunque nonostante sia praticamente in dialetto veneziano.





Papa nero prende il via da ciò che successe nel 1996: la dominicana (naturalizzata italiana) Denny Andreína Méndez De La Rosa, nota semplicemente come Denny Méndez, viene eletta Miss Italia.
È la prima volta che una ragazza di origine non italiana è incoronata Miss Italia; Denny è la prima (e a oggi l'unica) Miss Italia di colore, la Miss Italia nera.


All'epoca il trionfo venne salutato positivamente e senza i fanatismi (da una parte e dall'altra) che si alzerebbero oggi per un episodio del genere (ma a ben vedere, oggi una Miss Italia nera si dovrebbe anche scontrare con le accuse rivolte a questo genere di concorsi, sulla bellezza canonica femminile e via dicendo: sarebbe un cortocircuito bellissimo tutto da godersi).
Però, di fatto, l'avere come ragazza più bella del Paese una "non bianca" rimase impresso nella memoria collettiva.
Da qui inizia la storia del brano dei Pitura Freska.






Dopo Miss Italia nera un Papa nero?

Se ormai il tabù del colore della pelle sembrava essere caduto con la vittoria di Denny Méndez, perché non immaginarsi anche un Papa dalla pelle scura? Un Papa africano?
E i Pitura Freska scomodano persino Nostradamus e le sue profezie (tutte da interpretare e spesso da verificare): una delle più quotate, sebbene non sia nemmeno vera, parla appunto di un Papa nero che sarà l'ultimo, prima della fine del mondo.
E nel 1997 l'argomento Apocalisse, mentre eravamo così vicini al 2000, si sentiva forte.

La canzone, dai chiari contenuti antirazzisti (ma anche anti-barriere). torna in auge ogni qual volta deve essere eletto un nuovo Pontefice: questo perché appunto, con ironia, fa leva sul fatto che ormai il mondo e soprattutto la Chiesa possono essere pronti a vedere un africano (o comunque, una persona di colore) come guida. 




Due video
Oltre il videoclip mostrato a inizio articolo, i Pitura Freska ne produssero un secondo, realizzato grazie agli spezzoni (dietro le quinte e non solo) della loro sortita sanremese.
In questa versione appare peraltro proprio Denny Méndez.





Giocando con le parole (Cosa Nostra...damus), oracoli, abracadabra e un trascinante ritmo reggae, il gruppo immagina un "penultimo Gesù" più umano, che suda e lavora come tutti, più in sintonia con la natura, e con una vita più sostenibile. Ma forse questo Papa era già, in parte, Francesco.
In ogni caso, l'arrivo di questa figura coinciderà con la fine del mondo... o forse del potere tentacolare delle piovre. La fine di un sistema.
E tutti ci chiediamo: non è che i Pitura Freska riescono a fregare persino Nostradamus, profetizzando davvero l'elezione di un Papa dalla pelle nera?
L'Apocalisse è prossima, come sempre.


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