Attorno alla metà degli anni '90 una nuova e squillante voce poteva essere udita da chi, come me, seguiva cartoons e telefilm trasmessi da Mediaset.
All'inizio pensavo addirittura si trattasse di una fanciulla, e invece.
E invece era il mitico Marco Destro, peraltro poco più grande di me: un ragazzino che interpretò diverse sigle, molte delle quali divenute assoluti cult (qui la mia classifica di preferenze).
E oggi ho l'onore di ospitare qui sul blog proprio lui, Marco, che ha accettato di rispondere alle mie domande: ma prima, seguitelo sulla sua Pagina Facebook ufficiale (QUI)!
Moz -ciao Marco! Sei stato una piccola star, da ragazzino. Hai cantato decine di sigle e soprattutto l'opening di uno degli show più visti del periodo: i Power Rangers. Come vivevi questa situazione, ai tempi?
Marco - considerando che avevo 13 anni, mi sembrava inverosimile il successo che ha riscosso il telefilm e di conseguenza anche in piccola parte la sigla. Ero entusiasta anche se sono sempre stato un ragazzo con i piedi per terra...
Moz - e proprio in quanto tredicenne, eri spettatore dei programmi di cui cantavi le sigle?
Marco - li seguivo praticamente tutti, almeno le prime puntate, poi se vedevo che il cartone/telefilm non mi piaceva, smettevo.
Moz - e lo show che più amavi, tra quelli di cui hai cantato la sigla?
Marco - essendo un grande amante del calcio, cartone preferito: Holly e Benji!
Moz -ecco, a proposito di Che campioni Holly e Benji, cosa ricordi dell'esperienza con Cristina D'Avena, nel duetto con lei su questa celebre sigla?
Marco -esperienza fantastica!! Amando, come tutti noi nati negli anni '80, i cartoni dell'epoca e di conseguenza le sigle, avere l'onore di poter duettare con leiè stata un'emozione unica.
Moz -non stento a crederlo, dev'essere stato emozionantissimo!
Quanto a Cristina, diciamo che in quegli anni lei cantava sigle "neutre" o di cartoons indirizzati maggiormente a un pubblico femminile, mentre tu ti sei occupato di altri prodotti o dei telefilm di natura nippo-americana. Cosa hai provato nell'essere il lato più "maschile" delle sigle Mediaset?
Marco - infatti, lei cantava le sigle per cartoni animati più indicati per le femminucce e a me venivano assegnate quelle da "maschietto"... ma come fai a paragonarti ad un colosso come Cristina D'Avena?
Lei ha una storia artistica nel campo delle sigle che nessuno potrà più eguagliare... non ci sono paragoni.
Moz - hai iniziato partecipando a vari contest, sia locali sia nazionali (come il Bravo Bravissimo di Mike Bongiorno e il Karaoke di Fiorello): come sei approdato alle sigle Mediaset?
Marco -ero ospite all'interno di un concorso canoro dove tra il pubblico c'era Alessandra Valeri Manera, colei che ha scritto tutti i testi alla D'Avena, e da quell'incontro è nato il tutto...
Moz - domanda d'obbligo: la tua sigla preferita, tra quelle che hai interpretato?
Marco -è Bots Master!
Moz - a fine anni '90 hai lasciato il mondo della musica per poi tornarci dopo molti anni. Cosa ti ha spinto a riscoprire questo universo?
Marco - non ho lasciato il mondo della musica per scelta, ma per essere stato fermo quasi due anni a causa della muta vocale. E, giustamente, il palinsesto di quegli anni non poteva aspettare così tanto...
Moz - siamo alla fine di questa intervista, e ti faccio un'ultima domanda, che riguarda il futuro: hai mai pensato di tornare alle sigle inedite, dopo il progetto musicale del gruppo Puff Purple con cui hai collaborato ultimamente?
Marco - per poter tornare alle sigle inedite devi trovare anche qualcuno che le suoni...
Con i Puff Purple ho collaborato benissimo per qualche anno, purtroppo ora si sono sciolti e attualmente non sto più collaborando con nessuno. Ma in futuro... mai dire mai!
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