MOOZIK -IL SEGNO (P. PELU')
Molto spesso leggo tra i blog sulla scrittura un post specifico, quello che affronta il tema del blocco dello scrittore.
Dato che sostanzialmente anche io scrivo, mi sono chiesto "cos'è per me il blocco dello scrittore?", cercando di darmi una risposta.
Che, forse, non esiste.Io scrivo (di tutto: dagli articoli di giornale a quelli di blog, da tracce per giochi fino a storie, racconti, e così via), ma esattamente così come scrivo... leggo, mangio, esco, mi diverto.
Scrivere è una delle mie più grandi passioni, di quelle che non stancano mai.
Idem per la lettura: non conteggio i libri e i fumetti letti, non è una gara.
Come per il cinema e le serie tv: nemmeno lì porto i conti.
Sono passioni, che non stufano.
Ma penso sia normale si verifichino momenti "no", momenti in cui manca l'ispirazione (per scrivere, per mettersi a vedere qualche cosa). E' tutto nella norma. Anche chi ama la pizza non ha sempre fame di pizza.
Il blocco dello scrittore, per me, non esiste. E' solo un momento in cui non si deve scrivere, ma fare altro. Ci sono così tante cose da fare, dopotutto!
Scrivere (come leggere, mangiare, divertirsi, guardare film, disegnare...) dev'essere un piacere.
Ci può stare che si verifichino condizioni in cui bisogna rispettare la deadline, condizioni in cui i tempi stringono ed è necessario sforzarsi. Ci può stare, ma non è la norma.
Se ci coglie il blocco dello scrittore, non preoccupatevi, non è una paralisi: è semplicemente voglia e necessità di fare altro. Cose diverse.
E proprio facendo altro, poi, la voglia di scrivere ritorna. Perché torna l'energia, tornano le idee.
Io, quando non ho voglia di scrivere, semplicemente non scrivo. Non muore nessuno.
E, parlando di scrittura, potete partecipare a questo bellissimo contest di Riccardo Sartori: vi chiede di ideare un racconto che stia in un... post-it!
Idea molto figa, io parteciperò sicuramente... a meno che non mi venga il blocco dello scrittore!
Dato che sostanzialmente anche io scrivo, mi sono chiesto "cos'è per me il blocco dello scrittore?", cercando di darmi una risposta.
Che, forse, non esiste.Io scrivo (di tutto: dagli articoli di giornale a quelli di blog, da tracce per giochi fino a storie, racconti, e così via), ma esattamente così come scrivo... leggo, mangio, esco, mi diverto.
Scrivere è una delle mie più grandi passioni, di quelle che non stancano mai.
Idem per la lettura: non conteggio i libri e i fumetti letti, non è una gara.
Come per il cinema e le serie tv: nemmeno lì porto i conti.
Sono passioni, che non stufano.
Ma penso sia normale si verifichino momenti "no", momenti in cui manca l'ispirazione (per scrivere, per mettersi a vedere qualche cosa). E' tutto nella norma. Anche chi ama la pizza non ha sempre fame di pizza.
Il blocco dello scrittore, per me, non esiste. E' solo un momento in cui non si deve scrivere, ma fare altro. Ci sono così tante cose da fare, dopotutto!
Scrivere (come leggere, mangiare, divertirsi, guardare film, disegnare...) dev'essere un piacere.
Ci può stare che si verifichino condizioni in cui bisogna rispettare la deadline, condizioni in cui i tempi stringono ed è necessario sforzarsi. Ci può stare, ma non è la norma.
Se ci coglie il blocco dello scrittore, non preoccupatevi, non è una paralisi: è semplicemente voglia e necessità di fare altro. Cose diverse.
E proprio facendo altro, poi, la voglia di scrivere ritorna. Perché torna l'energia, tornano le idee.
Io, quando non ho voglia di scrivere, semplicemente non scrivo. Non muore nessuno.
E, parlando di scrittura, potete partecipare a questo bellissimo contest di Riccardo Sartori: vi chiede di ideare un racconto che stia in un... post-it!
Idea molto figa, io parteciperò sicuramente... a meno che non mi venga il blocco dello scrittore!