Lo avevamo citato qualche post fa, e mi sembrava foste abbastanza curiosi a riguardo.
E così oggi parliamo di C'era una volta un'estate, un film davvero molto bello e simpatico (ma con sfumature anche leggermente drammatiche) che, alla prima visione, mi fece esclamare: hanno fatto un film su di me!
Eh sì, perché mi sono ritrovato in uno dei protagonisti. Quale?
Lo lascio scoprire a voi!
Titolo originale: The way, way back. Un'estate che, di fatto, cambia la vita.
È uno di quei film adolescenza+estate, connubio perfetto e che tante perle ci ha regalato, specie negli anni '80 e '90.
Ma qui siamo nel 2013, a riprova che bei film (sul genere) se ne possono fare ancora.
Nat Faxon e Jim Rash scrivono, producono e dirigono.
Interpretano anche, ritagliandosi due ruoli di supporto niente male.
Ma il protagonista è il quattordicenne Duncan (Liam James, visto in Psych e 2012), un ragazzino terribilmente insicuro e impacciato.
A complicare le cose ci pensa Trent (il nasuto Steve Carell), nuovo compagno di sua madre, antipatico, stronzo e pure scorretto. Toni Colette interpreta Pam, mamma di Duncan, una cuoca con doti di arredatrice, alle prese con questa nuova fiamma e con i problemi del doversi rifare una vita.
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Duncan e Susanna (AnnaSophia Robb) |
Sì, sostanzialmente quel che salta agli occhi è proprio questo: la differenza di pensiero tra Duncan e sua madre. Se per un quattordicenne è semplice poter (dover!) sfanculare situazioni scomode o infelici, per un adulto i meccanismi non sono gli stessi.
In mezzo a tutto questo entra in scena Owen (Sam Rockwell).
Irrompe giocando a Pac-Man, è un cazzaro patentato, eterno bambino nel bene e nel male... ma sopratutto gestisce il Water Wizz.
Un parco acquatico rimasto così com'è dal 1983, e con uno staff fortissimo, tra cui i due produttori nei ruoli di un viscidone che-ci-sa-fare e di un addetto alle vendite annoiato e stanco.
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Owen |
Duncan finisce per incontrare Owen e finisce a lavorare per lui.
La visione della sua vita, ma soprattutto della stima di sé, cambieranno moltissimo.
Tra sorellastre un po' stronzette, vicini di casa interessanti, puttanelle vecchio stampo... C'era una volta un'estate colpisce anche per come è scritto: una trama semplice, uno sviluppo senza sbavature, e dialoghi anche un po' scorretti che ricordano la comicità di Malcolm in the Middle.
Il finale, molto poetico e ricco di speranza, è la ciliegina sulla torta.
Insomma, vedetelo.