C'è poco da fare: amo l'estate.
È il periodo dei miei colori preferiti. Più accesi, vividi.
Ho sempre detto, per semplificare, che è l'arancione il colore della mia vita.
In realtà da bambino amavo da morire il giallo ocra. Forse è questa la tonalità che adoro maggiormente.
Che poi, è quella che vedo non vedendo, ossia chiudendo gli occhi contro il sole.
Il mio bel troione biondo, come direbbe Cassidy in Preacher.
Il sole è la mia stella: probabilmente provengo da lì.
E lo sento sulla pelle, pizzica, brucia dolcemente.
Mi ricarica di energia e di buonumore, è una stella da incantesimo.
La stella a cinque punte, anche se la si disegna come una palla con tanti raggi.
E lo sento. Lo sento anche sott'acqua, mi richiama a sé coi suoi caldi fasci di luce invisibile.
Mi ci vuole, ogni tanto, l'esposizione diretta al sole.
Una settimana -l'ultima di giugno- che è filata via con quelle sensazioni di un tempo che non c'è più, ma era solo qualche anno fa.
Ci vuole poco: una passeggiata, un profumo. Magari due scatoloni pieni di chili e chili di fumetti da sistemare. Tutto concorre a dare nuova energia, che poi è quello di cui mi nutro.
Energia per affrontare le giornate.
Anche i momenti più delicati, come lunghe notti a parlare di problemi non matematici con amici vecchi e nuovi, e tentare di capirli. Trovare un accesso che non c'è, perso in una qualche alterata costruzione di pensieri.
Energia per sapere di aver fatto quel che andava fatto.
Ma quando ritrovi quella spensieratezza da casa al mare, da frescura nottura, da morbido gelato, da scaffali pieni di pagine che odorano di polvere e umidità... allora sì, allora è estate.
Allora sei nel giusto, e tutto continua. Nel bene e nel male.
E pensi che sia ancora possibile rivivere come ieri, e quelli che vedi non sono solo i fantasmi di chi gioca con l'acqua, di chi si rincorre, di chi va in bici. Tra lucciole e stelle e storie piacevolmente inquietanti.
Sto pensando già ai prossimi giorni, che saranno pieni. Prima di rivedere volti amici che mancano da un po', nella mente, nel cuore, nell'anima.
Ma fino ad allora c'è sempre il mio bel troione biondo.