Se in questi giorni Greta ha creato un movimento di protesta, tra facce torve e frasi fatte, che nelle scuole italiane si è rivelata l'ennesima occasione per buttare tutto in caciara con cartelli sguaiati e slogan poco ironici... già nel 1965 si pensava fossimo sull'orlo del baratro.
Era già troppo tardi, ci avevano già rubato il futuro, avevano già osato farlo.
E tutti eravamo alla vigilia della distruzione: Eve of Destruction.
Ok, siamo davvero agli sgoccioli, e Greta (o chi sta dietro questa simpatica "attrice") ha anche ragione, così come hanno ragione coloro che presentano mozioni accademiche sul clima e sul pianeta, e si muovono in modo meno mediatico e senza far saltare giorni di lezione.
Nel 1965 eravamo agli sgoccioli per motivi diversi, e i giovani protestavano contro la guerra e le sue incertezze, principalmente.
Eve of Destruction: un brano che addiritturaè una demo.
Sì, divenne così famoso grazie a un dj e grazie poi alle televisioni, che la versione cantata da Barry McGuire (uno dei tanti ad averla registrata) fu subito presa come un simbolo.
E nessuno la toccò o la rimaneggiò: era perfetta così.
Una cover in italiano, Questo vecchio, pazzo mondoè stata incisa da Gino Santercole, cantata poi negli anni '80 anche da Celentano.
Eve of Destructionè ancora oggi un brano famosissimo, citato in serie e film.
Addirittura nel 2000 fece da jingle allo spot degli orologi Wyler Vetta con Melanie Griffith.
Io stesso sono molto legato a questa canzone, tanto che nel 2008 la utilizzai praticamente come "colonna sonora"di un racconto che scrissi.
E che potrete rileggere qui, domani.