Nino Baldan, partendo dal mio articolo sulla morte di tanti blog (QUI), ha creato un tag che ha lo scopo di "intervistare"quanti più blogger possibile, al fine di fare un vero e proprio studio su cosa vuol dire essere blogger alle soglie del 2020.
Tra passato e futuro, tra social e significato attuale del concetto stesso di blogging.
Il tag consiste in sei domande sull'argomento, a cui mi appresto a rispondere.
Anche i taggati, a loro volta, dovranno rispondere alle medesime domande (e poi taggare altre cinque persone).
Si comincia!
-QUALI SONO LE RAGIONI CHE TI HANNO SPINTO AD APRIRE UN BLOG?
Da ragazzino mi ero sempre divertito a creare finte riviste di giochi, storie e fumetti: ve le mostrai in questo post (CLICK QUI).Va da sé che il blog è una concretizzazione adulta di quel sogno infantile.
Ho aperto il Moz O'Clock (che nel primissimo periodo si chiamava °°PoP CoRNeR°°) spinto da un'amica blogger: in quel periodo frequentavo un forum e tanti utenti-amici iniziarono a creare un proprio diario virtuale.
-COME NASCE L'IDEA DIETRO AI TUOI POST?
Da sempre ho voluto sia esplorare il pop (perlomeno quello che amo) sia cristallizzare i miei ricordi (prima che la memoria li perda).Spesso queste cose coincidono, dando origine agli argomenti retronostalgici, che sono qui presenti da prima che fossero di moda (lasciatemi vantare di questo!).
-QUALI MEZZI UTILIZZI PER IL BLOGGING?
Lavoro sempre su pc (fisso o portatile poco importa).Ho tre strumenti davvero poco sofisticati: fogli e foglietti; un quadernino; un quadernone.
Li ho indicati in questo ordine perché le cose stanno così: quando mi viene in mente l'idea per un argomento, lo appunto al volo su un foglio volante (magari pensando già al titolo, qualche frase, qualche contenuto). Poi, in un secondo momento, inserisco questo probabile futuro post in una lista presente nel taccuino del Moz O'Clock: un libricino dove segno i post da realizzare, divisi per argomento. Sul quadernone, invece, ci realizzo il "piano mensile", ossia il calendario editoriale.
Scrivo una lista di date, giorno per giorno, e riempio tutto cercando di far girare gli argomenti.
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il taccuino e il calendario editoriale |
-QUANTO IMPIEGHI PER UN POST E COME INSERISCI IL BLOGGING NEL TUO TEMPO LIBERO?
Non nego di star abbastanza dietro al blogging. Di curare quanto più possibile il Moz O'Clock, ossia avere cura nel rispondervi, fare in modo di farvi stare bene qui da me, darvi argomenti che possano permettere la nascita di piacevoli discussioni.Ma comunque, e lo vedete dalle mie foto mensili (QUI), non mi rinchiudo assolutamente nel virtuale. Riesco a gestirmi bene il tempo: ci sono serate dove non esco e mi faccio un giro sul web. Ovviamente sempre con immenso piacere, esattamente quello che provo nel bermi una birra o nel guardare un film. A me vivere la blogosfera e far casino con voi piace da morire!
Il tempo impiegato per redigere un post è vario: si va dai pochi minuti per un articolo velocissimo a post che preparo anche in più fasi. Comunque spesso non è tanto la scrittura in sé a occupare tempo, la le questioni tecniche: immagini, link e via dicendo.
Direi che la media è di 30/40 minuti a post.
-QUAL È IL TUO RAPPORTO CON I SOCIAL NETWORK E COME SONO LEGATI AL TUO BLOG?
In passato i blog erano diari dove si scriveva di tutto, specialmente di quotidiano. Oggi Facebook è diventato quel vecchio blogging lì, però ridotto e superficiale. E i blog di conseguenza si sono evoluti quasi tutti, proponendosi come veri e propri progetti/magazine.Al di là di questo, sono attivo su FB e Instagram. Meno su Twitter, che in passato era invece l'unico social dove stazionavo, e che oggi uso solo per ricondividere i miei articoli e per tenermi aggiornato velocemente.
Facebook è forse il più sciocco, ma di contro ha pagine e gruppi che -specie questi ultimi- hanno sostituito quasi totalmente i vecchi forum: discussioni con gente competente -dunque una nicchia precisa- le puoi trovare lì.
E lì io ricordivido i miei articoli: a volte succede di ottenere maggiore riscontro dai social (in termini di rapporto quantità/qualità delle interazioni) piuttosto che dal blog stesso. Paradossale, ma è così: post che magari qui passano quasi inosservati perché troppo specifici o articolati, in qualche gruppo FB sono invece più apprezzati e poi commentati con interventi molto precisi.
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un esempio di post che qui ha fatto fiasco mentre su FB ha fatto centro |
-VEDI QUESTA CRISI DEL BLOGGING IN PRIMA PERSONA, TANTO DA AVER AVUTO LA TENTAZIONE DI TRASFERIRTI IN PIANTA STABILE SUI SOCIAL?
Una volta ci ragionai: il blog avrebbe forse funzionato meglio come pagina FB (che pure esiste, la trovate cliccando QUI)?Non per crisi o per tentazione, ma semplicemente perché credevo che il mio blog -trasformandosi fisiologicamente in un qualcosa che trattava argomenti di nicchia- potesse interessare maggiormente un pubblico sempre meno generalista.
Ovviamente rimase un ragionamento, anche se ammetto che un sistema di commenti simil-Facebook, con menzioni dirette degli utenti e dunque la possibilità di sviluppare ancora di più una discussione tra la gente, è qualcosa che mi piacerebbe molto per il blog.
-TAG
Dunque, passiamo alle regole del gioco:1) taggare altri cinque bloggers e avvisarli
il mio sistema casuale™ ha selezionato
Mariella di Doremifa-sol
Mick di Pulp Standoff
Fabrizio di Nerditudine
Kilara di Kilara Creation
Alex Doveri di La Fantasia Errante
2) Linkare il post originale (QUI)
3) e lasciare lì un commento, per permettere a Nino di sapere che avete continuato il tag.
Chiunque voglia rispondere alle domande può ovviamente farlo anche senza tag, con un post apposito.
Come immagine potete usare l'originale che trovate da Nino o qualunque altra a vostra scelta.
Ma intanto ditemi: cosa pensate delle mie risposte?
Avete vissuto un'esperienza di blogging simile o completamente diversa?