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[FUMETTI] Samuel Stern, la recensione

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La premessa è quella di un fumetto da edicola.
Ne avevamo parlato: le edicole stanno sparendo, forse.
Samuel Stern vuole essere invece un fumetto presente lì, nei chioschi, dai giornalai.
In un mondo dove anche la carta da culo si fregia dell'altisonante nome di graphic novel, per finire a trenta euro in fumetteria, Bugs Comics ha scelto la tradizione tutta tricolore (antichissima) del fumetto da acquistare mese dopo mese in edicola.
E c'è da dire che la cosa mi piace, ma non mi fa nemmeno troppo effetto: io compro praticamente solo in edicola. E lo farò finché ce ne saranno.

E così, proprio nelle mie scorribande in quei luoghi, mi sono ritrovato Samuel Stern.
Un bonellide, uno dei tanti, che mi ha ricordato più che altro le pubblicazioni Aura (a partire da Battaglia). Titubante, l'ho lasciato sullo scaffale per giorni.
Poi, convinto dalle segnalazioni di altri blogger, l'ho comprato anche io.
A scatola chiusa, anche solo per sostenere un progetto che vuole sostenere a sua volta l'edicola.
il protagonista

Dunque, Samuel Stern, primo numero. Il nuovo incubo.
Il titolo (che sembra il sottotitolo di un Nightmare) vuole invece sparare subito chiaro: nuovo - incubo.
Nuovo, perché quest'opera è una novità. Moderna, fresca.
Incubo, perché si tratta di un fumetto horror.

Ora, va da sé che il parallelismo tra fumetto d'orrore e formato Bonelli non può che rimandare a Dylan Dog, capostipite del genere.
Samuel Stern sarà l'ennesimo clone dell'indagatore dell'incubo, persino fuori tempo massimo?
No. Per lo meno, così non sembra, da questa prima avventura.


Samuel Stern si concentra sulla religione, sulle possessioni e sugli esorcismi.
In questo senso, guarda molto più a Oucast e Hellblazer che a Dylan Dog.
Edimburgo, oggi.
Sternè un tormentato gestore di un'antica libreria. Ma è anche amico di un prete, padre Duncan.
E i due sono -insieme- degli esorcisti.

Il primo caso, quello raccontanto ne Il nuovo incubo, è tra i più classici, ma permette anche una veloce scoperta dei personaggi e le relative personalità.
Ovviamente Samuel nasconde qualcosa, ma non è un banale passato tragico: è un presente che lui stesso potrebbe cambiare ma ancora non decide di farlo.

una vignetta tratta dai prossimi albi

Creato da Gianmarco Fumasoli e Massimiliano Filadoro, che sono anche gli sceneggiatori, i disegni de Il nuovo incubo portano la firma di Luigi Formisano.
Lo stile e la confezione sono quelle moderne di tante opere italiane similari (recenti o meno), da Nemrod in poi.
Samuel Stern deve però fare i conti, seppur superficialmente, proprio con Dylan Dog.
Non ha la stessa forza, non può averne per mille motivi (a partire dal momento storico diverso) ma possiede un forte spirito, fresco e distintivo.

Di Dyd ci ho ritrovato solo quel fastidioso spiegare, con asterisco e nota, due parole come grimorio e glossolalia. Mi ha ricordato i tempi oscuri in cui si pensava che il lettore fosse deficiente, dando la definizione a piè di pagina di termini come antiemetico, il farmaco tanto caro a Bloch.



La prima avventura ci racconta di un esorcismo, spiegando anche il funzionamento di una possessione. E lo fa con un concetto semplice ma d'effetto, che potrebbe pure sembrare reale se credessi a queste cose. In fondo, è molto suggestivo, e -giuro!- a fine lettura ti chiedi se davvero un demone può scatenarsi dopo un episodio che ha prodotto una crepa nell'animo delle persone.
E allora, chissà quanti hanno davvero un demone dentro?



La storia funziona bene: molto nella parte iniziale, idem nella parte centrale e durante il rituale, un po' meno nella complicazione finale messa in atto. Torna a essere molto buona nell'epilogo.
I personaggi, semplici e per questo efficaci, sono ben delineati. Anche il rapporto tra i due protagonisti è interessante, a patto che non si riduca tutto al solito campionario di battute tra un "peccatore" e un religioso, che ha rischiato già di rendere retoricamente stantii certi dialoghi di questo primo episodio.

Ora resta la curiosità: cosa ci aspetta nei prossimi mesi?
Ci sarà una trama orizzontale? Un nemico più o meno fisso?
Nuovi personaggi ricorrenti?
Insomma, Samuel Sternè tutto da scoprire, e da sostenere.

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