Partiamo sempre dal presupposto che ognuno fa sempre quel che vuole.
E dall'altro presupposto che, uno come Pelù, non ha ormai più nulla da dimostrare a nessuno: quasi sessant'anni di vita, quaranta tondi di carriera musicale che ha spaziato dalla new wave anche più dark (QUI il debutto del cantate) al rock latino, quello mediterraneo, quello più pop e chissà cos'altro.
Per l'anniversario della sua carriera, Piero Pelù si è voluto regalare la gara del Festival della Canzone Italiana, che -possiamo girarci attorno quanto ci pare- è ancora una manifestazione che ha un suo peso.
Forse non importante per tutta la musica, ma ripeto: cos'ha ancora da dimostrare uno che ha una storia come quella di Piero? Niente.
E allora Sanremo sia, visto e considerato che è il coronamento di una degna carriera, un palco importante. E allora Gigante sia.
IL TESTO
Spingi forte, spingi fortesalta fuori da quel buio.
Crescerai aprendo porte
tutti i giorni stare pronti...
Tu sei molto di più di quello che credi,
di quello che vedi...
Tu sei il mio Gesù, la luce sul nulla,
un piccolo Buddha.
Niente di proibito, tu sei benvenuto al mondo.
È come una giostra la mente,
tu sei il re di tutto e di niente, gigante.
Niente di proibito, sei pronto a cavalcare il mondo.
Fatti il tuo castello volante
con la fantasia di un bambino... gigante.
Cavalcare draghi e mostri,
già ti penso, dacci dentro.
È un mestiere che conosco: tutti i giorni stare pronti.
Tu sei molto di più di quello che vedi,
di quello che credi.
Sei il mio asso.
Il tuo non è un pianto, è il tuo primo canto...
Oh-eh-oh-eh
Niente di proibito, tu sei benvenuto al mondo.
È come una giostra la mente,
tu sei il re di tutto e di niente, gigante.
Spacca l'infinito, rubagli un minuto al mondo.
Per fare un castello volante
con la fantasia di un bambino... gigante.
IL SIGNIFICATO
Il brano affronta il doppio tema della nascita/rinascita. E lo fa su doppia corsia: la dedica al nipotino del cantante, un bambino benvenuto al mondo, e quella ai ragazzi di un carcere minorile con cui Piero ha realizzato un progetto qualche tempo fa.Nascita/rinascita: di idee, di persone, di chi ogni giorno vuole reinventarsi e rimettersi in gioco.
Con la fantasia -sempre- di un bambino (gigante).
L'ESIBIZIONE
Un rock più leggero che si apre sui ritornelli trascinanti.Piero ha rispettato il palco di Sanremo senza esuberanze (o quasi: se n'è andato in giro per la platea), e lo ha fatto con una canzone dal testo semplice e diretto, che è stata subito molto apprezzata.
Una hit, in tutto e per tutto (non per niente a qualcuno ha ricordato lo stile di una opening di serie animate).
Vero che in passato il cantante si era espresso in termini critici riguardo il Festival (specie quando ci si doveva esibire in playback, negli anni '80), ma dopo due volte da ospite (2001, 2018) era forse anche giusto esserci in gara. Insomma: è giusto fare quello che si vuole.
Dei fan irriducibili, tanto, Pelù è ormai abituato: i sostenitori della new wave non hanno perdonato la svolta rock nel 1989; i fan del rock duro e puro dei primi anni '90 non hanno digerito il rock arioso della seconda metà di quel decennio. E così via, con sostenitori di questo o quel periodo, anche per gli anni 2000 o per l'ultimissimo. Dunque, sempre giusto fare quel che si vuole.
IL VIDEO
Il video di Giganteè la storia di un ragazzo che vuole fare musica, sovrapponendosi con Pelù (che diventa ispiratore ma anche versione adulta del protagonista).Per gli amanti del nerdismo segnalo la presenza del giocattolo di Optimal Prime della serie Biocombat Transformers.
Il videoclip si chiude con gli estimatori di Piero che nel mese di gennaio hanno inviato la loro foto per apparire sullo schermo.
Gigante, così come Picnic all'inferno, ma anche la cover di Cuore matto (presentata al Festival la sera del 6 febbraio) fa parte della tracklist del nuovo album, Pugili Fragili, disponibile dal 21 febbraio (seguirà il tour estivo).
Insomma, sarò di parte (e sicuramente lo sono), ma anche in questo nuovo contesto (che può essere addirittura un fuori contesto), Piero Pelù si è dimostrato... gigante.