Il 1985 è l'anno in cui i Litfiba riescono a pubblicare l'agognato primo vero album.
Dopo un disco che era colonna sonora di opera teatrale, dopo diversi EP e tantissime torunée anche estere, finalmente -grazie all'appena costituita etichetta discografica IRA- è messo in vendita Desaparecido.
Otto brani che riassumono i quattro anni trascorsi; pezzi già noti (ma proposti in nuove versioni) e novità, per quello che la stampa specializzata salutò come pietra miliare della nuova musica italiana.
Ma prima di riscoprire questo capolavoro, vi lascio il link coi primi tre articoli della storia completa dei Litfiba:
- PARTE 1 - GLI ESORDI + IL PRIMO EP
- PARTE 2 - LUNA/LA PREDA + ENEIDE
- PARTE 3 - YASSASSIN + LIVE IN BERLIN
DESAPARECIDO
Primi mesi del 1985: Desaparecidoè una realtà. Secondo LP dei Litfiba, ma primo disco ufficiale della loro discografia, arriva nei negozi con tanto di versione per il pubblico francese.In meno di un anno vende 10.000 copie, così le major si accorgono presto dell'esistenza di una nuova vera musica italiana, considerato anche il bis dei Diaframma con Siberia, uscito nel dicembre precedente.
L'IRA records firma così importanti contratti di distribuzione.
Recensioni entusiastiche da parte della stampa, come ad esempio quella su Mucchio Selvaggio del marzo 1985, che quello stesso mese dedica la copertina a Piero Pelù.
I Litfiba sono pronti al lancio, considerato anche che salgono in vetta alle preferenze dei lettori del magazine Rockerilla, come miglior band.
I BRANI
Un approccio psichedelico, elaborato, che non dimenticava le sonorità mediterranee e gradualmente sembrava abbandonare il goticismo dei primissimi anni.
Desaparecidoè questo e molto altro; una sorta di summa del meglio delle capacità della band, dove anche due brani già editi vengono rivisitati del tutto, perfezionati concerto dopo concerto.
Solo trentatrè minuti, un viaggio breve ma intenso, di enorme impatto.
Eroi nel ventoè l'apertura del disco, scritta da Piero sotto effetto di acidi acquistati in Olanda.
All'interno del foglio coi testi, è chiamata erroneamente Eroe nel vento.
Potente e precisa, con un solido riff di Ghigo, si fregiò anche di un videoclip promozionale:
La preda, diversa dalla versione già pubblicata nel 1983 (rivedi QUI), parla dello scontro generazionale tra Pelù e suo padre, ma ha anche delle implicazioni politiche.
Il basso di Maroccolo la fa da padrone.
Lulù e Marlene, dedicata a Louise Brooks e a un personaggio che ella interpretò, fu l'ultimo brano a nascere, prima delle registrazioni.
Certo è chiara anche l'assonanza con Lili Marlene, e addirittura voci mai confermate proponevano la teoria che i nomi delle creature citate in questa sognante ballata appartenessero a due spiriti. Di certo, ci sono suggestioni artistiche e bizzarre.
È la tastiera di Aiazzi, qui, a predominare:
Istanbul (riportata erroneamente Istambul sulla retrocopertina) è la descrizione di una città simbolo: di un incontro mancato tra cristiani, ortodossi, ebrei e musulmani, che lì si sfiorano soltanto. Il brano si apre coi primi versetti del Corano, recitati in iracheno.
Tziganata riesce a mixare le sonorità balcaniche con la new wave più classica.
Nata dopo un concerto a Milano, dove Pelù si intrattenne qualche minuto con una zingara di nome Eva, basa la sua storia proprio su questa giovane gitana.
Pioggia di luceè la perla dell'album: una sessione ritmica complessa e ariosa; un'atmosfera onirica e metaforica. Anche questo testo fu scritto sotto l'effetto di acidi.
Desaparecidoè la title-track.
Nata da un verso ripreso da una poesia che la nonna di Pelù scrisse dopo aver osservato dei giovani tossicomani nei pressi di Ponte Vecchio, fa riferimento alla questione latinoamericana dei desaparecidos ma soprattutto è metafora generale dell'autodistruzione tra uomini.
Guerra, diversa dalla versione del 1982, diventa più complessa e oscura, grazie anche alle sessioni di Ringo. C'è il pensiero alla situazione dell'Irlanda del Nord, dietro questo brano, qui decisamente rimodernato.
Esiste un videoclip di Guerra, che però non presenta né la prima versione né quella di questo album, bensì una variante chiamata Der Krieg molto simile a quella proposta nel bootleg Live in Berlin (vedi QUI).
IN FRANCIA
Riprendendo i live, i Litfiba promuovono l'album in una quarantina di date italiane e estere.A Tolosa, la CBS francese propone al gruppo di pubblicare Desaparecido in Francia, credendo molto in un progetto di rock europeo e non per forza anglofono.
Piero tradusse anche i testi, mentre l'unico diktat fu quello di cambiare copertina al disco, considerata troppo ermetica. I sassi da ferrovia lasciarono spazio a una foto in b/n del gruppo, scattata nei ruderi della chiesa di San Galgano. Per poco si evitò un clamoroso errore di stampa: si rischiò di titolare il disco Desapaparecido.
COI DIAFRAMMA
Parte del tour estivo dei Litfiba fu diviso coi Diaframma. Anche nelle date francesi.Da questa convivenza new wave nacque la versione del brano Amsterdam cantata in duo da Miro Sassolini e Pelù, suonata sia dai Diaframma che dai Litfiba.
Registrata per un EP uscito verso la fine del 1985, il brano -già contenuto nell'LP Siberia nella sua versione originale, dei soli Diaframma- viene riarrangiato grazie anche alla passione per le fisarmoniche di Aiazzi.
Il nuovo sound che ne deriva è sicuramente molto litfibiano:
VERSIONE ROSSA
Una delle ristampe di Desaparecido su CD, uscita nel 1990, presenta la grafica di copertina che al posto dello storico blu delle scritte, vira tutto sul rosso.30 ANNI
Nel 2015, in occasione dei trent'anni del disco, Ghigo Renzulli promuove un progetto con tredici band indie, che eseguono gli otto brani del disco più altre cinque canzoni litfibiane dei primissimi anni. TRA POCHI GIORNI, IL 1986 DI TRANSEA!
Fonti consultate
F. Guglielmi, A denti stretti - La vera storia dei Litfiba, Giunti, 2000
P. Pelù (con M. Cotto), Perfetto difettoso, Mondadori, 2000
E. Assante, G. Castaldo, Litfiba Collection vol. 1 - Gli anni Ottanta, Gruppo L'Espresso, 2010
P. Pelù (con M. Cotto), Identikit di un ribelle, Rizzoli, 2014