Sembra quasi paradossale che l'ultimo atto di una lunga storia, quella tra Piero Pelù e Ghigo Renzulli -riallacciatasi comunque anni dopo-, porti come titolo un beffardoInfinito.
Infinitoè l'album che consacra i Litfiba: star della musica, star delle apparizioni televisive, star dei palazzetti in procinto di conquistare quel grandissimo pubblico generalista e "medio"che finalmente li può apprezzare, grazie a pezzi come Vivere il mio tempo, Il mio corpo che cambia, Mascherina.
Evidentemente non doveva andare così, e da un lato si può parlare pure di pericolo scongiurato, sebbene le premesse siano state comunque genuine: esplorare il pop, in quel lungo percorso musicale partito col dark nel 1980, e arrivato alla musica leggera (ma non banale) nel 1999.
Infinitoè la summa di tutto questo.
PRIMA DI INIZIARE
Come sempre vi lascio i link dei primi dodici articoli della storia completa dei Litfiba:- PARTE 1 - GLI ESORDI + IL PRIMO EP
- PARTE 2 - LUNA/LA PREDA + ENEIDE
- PARTE 3 - YASSASSIN + LIVE IN BERLIN
- PARTE 4 - DESAPARECIDO
- PARTE 5 - TRANSEA
- PARTE 6 - 17 RE + APRITE I VOSTRI OCCHI
- PARTE 7 - LITFIBA 3 E LA TRILOGIA DEL POTERE
- PARTE 8 - PIRATA E IL GRANDE CAMBIAMENTO
- PARTE 9 - IL FUOCO DI EL DIABLO
- PARTE 10 - LA TERRA DI TERREMOTO
- PARTE 11 - L'ARIA DI SPIRITO
- PARTE 12 - L'ACQUA DI MONDI SOMMERSI
ANCORA L'ACQUA, MA IN SPAGNOLO
A inizio 1999, i Litfiba -forti dell'enorme successo di Mondi Sommersi- provano a lanciarsi nel mercato iberico ma con pochi riscontri.Dell'esperienza, restano soltanto quattro versioni in spagnolo di altrettanti brani famosissimi.
Reina de corazones per Regina di cuori è l'unico a essere passato in radio come singolo promozionale.
Le due Ritmo (questa è Ritmo 2#) restano nel cassetto.
Stesso per Gota a gota, ossia Goccia a goccia.
DIVERGENZE
Già nel 1998 i Litfiba erano a lavoro sul futuro album.In più, presto sarebbero scaduti i contratti sia con la EMI sia col management.
Le idee iniziali erano quelle di creare un nuovo management gestito in prima persona, ma anche una propria etichetta e una sala prove.
La composizione dei brani di Infinitoviene da questo periodo di transizione, con nuovi spunti e un futuro diverso, che voleva mettere da parte le tensioni sorte durante l'ultimo tour.
Le cose non andarono come preventivato, tuttavia.
Renzulli decide di rimanere col vecchio management, e inoltre la spaccatura tra lui e Pelù si fa incolmabile.
Separati in casa, tengono fede al contratto che prevede appunto la pubblicazione di un nuovo disco, ma per Piero questa è l'ultima avventura sotto il marchio i Litfiba, almeno per molti anni.
Il primo pezzo a nascere è Ehi latino, mai pubblicato e tutt'ora inedito.
SU RADIO RAI
Il 19 gennaio 1999 i Litfiba presentano al pubblico, in diretta su Radio Rai, l'album Infinito.Il singolo apripista, Il mio corpo che cambia, era già in onda da qualche giorno. Peraltro registrando subito un immediato successo almeno radiofonico.
Sulla Rai, Piero e Ghigo ascoltano i nuovi brani con addetti ai lavori, giornalisti e fans.
Eseguendone anche un paio dal vivo.
Ma si capisce che c'è qualcosa che non va: da adesso in poi, dichiarazioni e interviste saranno semplicemente di facciata.
Il duo Piero-Ghigo è già finito, tenuto in piedi solo per onorare gli impegni lavorativi e artistici.
Come se non bastasse, i fans storici sembrano non apprezzare la svolta più morbida e pop dei Litfiba.
Che, però, permette alla band di ottenere l'attenzione della grande platea.
TIENI IL TEMPO
Il 20 gennaio 1999 Infinitoè disponibile in tutti i negozi.Subito al primo posto (e rimarrà ai vertici delle classifiche per tantissimo tempo), trainato da tre singoli di successo, venderà oltre 600.000 copie.
L'idea di un nuovo album a chiusura della Tetralogia degli Elementi (1990-1997) voleva celebrare un quinto elemento: il tempo.
Proprio Il mio corpo che cambia apre il lavoro: un sound vagamente morriconiano che prosegue il viaggio "western" dei Litfiba.
Un successo clamoroso che monopolizzerà radio e canali televisivi (come il fu The Box).
Chitarre morbidissime, fischio e un testo che parla di cambiamenti fisici e mentali, verso nuove frontiere.
Mascherinaè un'altra hit proveniente dall'album, sebbene probabilmente sia quanto di più lontano sembri esserci rispetto al consueto "cliché" litfibiano.
Inutile dirvi che, sotto il recente lockdown, sia diventata un meme per via del titolo.
In realtà non parla di mascherine chirurgiche ma della falsità delle persone, tra vita reale e virtuale.
Sexy Dreamè un altro brano atipico, ma che comunque contribuisce a creare il mood (compatto e omogeneo, bisogna ammetterlo) dell'intero lavoro.
Ospite di questa ballata eccessivamente melliflua è Mara Redeghieri del gruppo Üstmamò.
Dirà Pelù che la lavorazione di questo pezzo è stato uno dei pochi momenti felici durante le registrazioni di Infinito.
Canto di gioia esprime invece la contentezza (poi disattesa, ma ormai era tutto inciso) di un nuovo percorso artistico, con nuovo management e nuova etichetta.
Nuovi rampantiè invece un brano più sociale: parla infatti dei nuovi yuppies, quelli di fine anni '90.
Arrampicatori sociali del nuovo millennio alle porte, qui messi al muro senza pietà dalle parole di Piero e dalle chitarre di Ghigo.
Prendi in mano i tuoi anniè dedicata al campione Marco Pantani.
Ma oltre questo, contiene ancora accenni alla disattesa svolta futura, a un nuovo cammino.
E parla di tempo che scorre, vita, responsabilità e volontà di rimettersi costantemente in gioco.
È invece Vivere il mio tempo un altro singolo di successo, probabilmente ancora oggi tra le più famose canzoni dei Litfiba.
Scritta da Piero per le figlie, è una ballata dolce e sentita, dove il tempo è ancora al centro di tutto.
Recuperata recentemente nel repertorio dei Litfiba e di Piero solista, è stata per tanto tempo ingiustamente osteggiata dai fans duri e puri, mentre bisogna riconoscerne la bellezza:
Frankè una canzone dai ritmi black, spiritosa ma anche intima: parla di amicizie e di amori impossibili, di notti brave e di echi di gioventù.
Chiude l'opera Incantesimo, il cui titolo di lavorazione era Giro al massimo.
Anche qui, il tema è quella dei cambiamenti che derivano dalle nuove opportunità che la vita ci regala.
STAR
I Litfiba guadagnano pagine, ospitate e apparizioni.Persino il settimanale Cioè dedica loro una doppia intervista: sono un fenomeno popolare, arrivato davvero a tutti.
La televisione è però il campo dove agiscono sempre di più.
Questa è la session portata live a Night Express di Italia 1.
IL TOUR
L'Infinito Tour fu un clamoroso successo di pubblico.Anche se aleggiava l'annuncio dello scioglimento artistico tra Pelù e Renzulli, i palazzetti furono riempiti in ventuno tappe da aprile a maggio.
Un bagno di folla incredibile, ma ciò che i fans possono notare è la mancanza di quella consueta energia e complicità che rendeva fantastici gli show dei Litfiba, anche se il gruppo non si è certo risparmiato per quanto riguarda nuovi arrangiamenti e riletture:
Con una scaletta non dissimile da quella del tour precedente (a cui si aggiungono tutte le tracce di Infinito, e si toglie qualche pezzo dei più vecchi), l'Infinito Tour è un periodo funestato da tensioni, litigi, battibecchi a mezzo stampa.
Il futuro è già deciso: Ghigo proseguirà senza Piero e con nuovi musicisti, ma tenendosi il marchio Litfiba (suo pseudonimo SIAE) e iniziando già a lavorare al nuovo progetto; Pelù viene richiamato all'azione da un precedente contratto, ora passato alla Warner, che di fatto lo costringe a una carriera solista. Tutti i membri dei Litfiba vanno con lui.
L'ADDIO
Col tour ultimato, c'è ancora un evento a cui partecipare: il Monza Rock Festival.La data è quella del 10 luglio 1999: è l'ultimo saluto di quella formazione dei Litfiba.
L'esibizione finale è rimandata la giorno seguente, a causa del maltempo.
Così termina una ventennale storia di musica e amicizia, almeno per il momento.
'99 LIVE
Attorno al 2005, Pelù e Renzulli tornarono a dialogare, almeno per motivi tecnici.Pelù acquista infatti diverso materiale targato Litfiba e regala ai fans il disco che sei anni prima non era stato pubblicato: quello che testimoniava l'Infinito Tour.
Così, prodotto dallo stesso Pelù, con una punta di sana nostalgia e in occasione del venticinquesimo anniversario della band, arriva'99 Live: un doppio album con i momenti milanesi e torinesi, che in copertina si fregia di un'opera di Mimmo Rotella e all'interno omaggia il tarantiniano Kill Bill.
LEGACY
Infinitoè stato recentemente ristampanto in versione Legacy: rimasterizzato e con due dischi live, seguendo la scia dei già usciti Spirito e Mondi Sommersi.PROSSIMAMENTE: SENZA PIERO, CON CABO E MARGHERI!
Fonti consultate
F. Guglielmi, A denti stretti - La vera storia dei Litfiba, Giunti, 2000
P. Pelù (con M. Cotto), Perfetto difettoso, Mondadori, 2000
P. Pelù (con M. Cotto), Identikit di un ribelle, Rizzoli, 2014
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