Sin da quando ero piccolo ho sempre amato l'horror, il paranormale, le storie strane (vere o presunte tali).
Credo sia una cosa comune a molti.
Ma ci fu un periodo della mia vita in cui a casa credettero stessi diventando... satanista!
Di solito, il picco di questi interessi si manifesta nell'adolescenza e nella preadolescenza. E così fu anche per me, nonostante siano argomenti che amo sempre, anche oggi.
Però, volete mettere la curiosità di scoprire nuove cose, rispetto a ora che le cose già le sai?
E così, ovviamente Stephen King divenne il mio scrittore preferito.
Oggi non mi piace più manco per il cazzo, salvo rari casi, ma all'epoca era un dio.
E, di riflesso, amavo anche i film tratti dai suoi romanzi (guardacaso, oggi ritengo molti di questi di gran lunga superiori agli originali cartecei...).
E i film horror in generale.
Che poi era il tempo dove venivano mitizzati i vari Freddy, Jason, Micheal Myers...
Andare con gli amici in videoteca a caccia di qualche vhs mai vista, qualche classico dell'orrore o b-movie slasher.
Ero fissatissimo con le case infestate, luoghi dove probabilmente (si diceva...) compissero riti strani.
Mi incantavo quando sentivo i racconti di chi, andando a fare una passeggiata nei boschi, diceva di aver visto cerchi di pietre: davamo per scontato fossero rituali satanici, mica pensavamo potessero essere fuochi delle notti precedenti!
Insomma, una fissazione.
Me lo ricordo: non facevo altro che guardare i murales con la croce rovesciata e il 666. Ne ero attratto e piacevolmente spaventato al tempo stesso.
Al mare, restavo impressionato dalle locandine dei party sulla spiaggia, locandine a tema horror.
Un mio vicino di casa, più grande di me, mi faceva ascoltare gruppi metal.
E sia io che lui avevamo nelle nostre librerie Dylan Dog.
Questo mix di cose, in effetti, sembra una fissazione che va al di là della normale passione.
Un giorno mia mamma trovò un fumetto in cameretta, X/1999 delle CLAMP, in cui appariva una ragazza crocifissa e trafitta con uno spadone da un ragazzo con le ali demoniache.
Lì cominciò a preoccuparsi un po' di questa mia mania, nonostante sapesse che musica-fumetti-riviste non inducono certo al Male.
Il bello sapete qual è? Che avevo smesso di interessarmi così intensamente del fenomeno, e la scena di quel manga era solo un incubo di una protagonista, non indicativo del contenuto del fumetto stesso.
La cosa finì lì, avevo altri interessi a cui dedicare la mia attenzione. Tipo i Litfiba, con la loro El Diablo.
Ma non ho mai dimenticato il fascino di Satana.
666.
Credo sia una cosa comune a molti.
Ma ci fu un periodo della mia vita in cui a casa credettero stessi diventando... satanista!
Di solito, il picco di questi interessi si manifesta nell'adolescenza e nella preadolescenza. E così fu anche per me, nonostante siano argomenti che amo sempre, anche oggi.
Però, volete mettere la curiosità di scoprire nuove cose, rispetto a ora che le cose già le sai?
E così, ovviamente Stephen King divenne il mio scrittore preferito.
Oggi non mi piace più manco per il cazzo, salvo rari casi, ma all'epoca era un dio.
E, di riflesso, amavo anche i film tratti dai suoi romanzi (guardacaso, oggi ritengo molti di questi di gran lunga superiori agli originali cartecei...).
E i film horror in generale.
Che poi era il tempo dove venivano mitizzati i vari Freddy, Jason, Micheal Myers...
Andare con gli amici in videoteca a caccia di qualche vhs mai vista, qualche classico dell'orrore o b-movie slasher.
Ero fissatissimo con le case infestate, luoghi dove probabilmente (si diceva...) compissero riti strani.
Mi incantavo quando sentivo i racconti di chi, andando a fare una passeggiata nei boschi, diceva di aver visto cerchi di pietre: davamo per scontato fossero rituali satanici, mica pensavamo potessero essere fuochi delle notti precedenti!
Insomma, una fissazione.
Me lo ricordo: non facevo altro che guardare i murales con la croce rovesciata e il 666. Ne ero attratto e piacevolmente spaventato al tempo stesso.
Al mare, restavo impressionato dalle locandine dei party sulla spiaggia, locandine a tema horror.
Un mio vicino di casa, più grande di me, mi faceva ascoltare gruppi metal.
E sia io che lui avevamo nelle nostre librerie Dylan Dog.
Questo mix di cose, in effetti, sembra una fissazione che va al di là della normale passione.
Un giorno mia mamma trovò un fumetto in cameretta, X/1999 delle CLAMP, in cui appariva una ragazza crocifissa e trafitta con uno spadone da un ragazzo con le ali demoniache.
Lì cominciò a preoccuparsi un po' di questa mia mania, nonostante sapesse che musica-fumetti-riviste non inducono certo al Male.
Il bello sapete qual è? Che avevo smesso di interessarmi così intensamente del fenomeno, e la scena di quel manga era solo un incubo di una protagonista, non indicativo del contenuto del fumetto stesso.
La cosa finì lì, avevo altri interessi a cui dedicare la mia attenzione. Tipo i Litfiba, con la loro El Diablo.
Ma non ho mai dimenticato il fascino di Satana.
666.