In origine su YouTube, è arrivata su Netflix (e doppiata in italiano!) la mitica Cobra Kai, di cui si era già ampiamente discusso all'epoca del rilascio della prima e seconda stagione.
In attesa della terza (2021), e dopo aver ripercorso insieme la storia del dojo (QUI), vediamo cosa c'è di interessante nel sequel di Karate Kid.
Il Cobra Kai era la palestra dei "cattivi", i bulletti prepotenti addestrati dall'ex militare (esaltato e americanissimo) Kreese.
Senza scrupoli, imparavano tutto ciò che in un dojo di karate non bisognerebbe mai insegnare.
Proprio a loro si contrapponeva idealmente il maestro Miyagi, col suo protetto Daniel LaRusso.
La rivalità tra Daniel-san e Johnny Lawrence, punta di diamante del Cobra Kai, si viveva in amore e a scuola, prima che al torneo annuale di arti marziali.
Daniel, che proveniva da un'altra città e non era figo come Johnny e gli altri membri del Cobra Kai, era preso di mira da questi ma riuscì ad avere la sua rivalsa.
La storia la sanno anche i sassi: Johnny perde il titolo, Daniel LaRusso diventa il nuovo campione (per due anni di fila) e a causa dei magheggi del magnate Terry Silver, il Cobra Kai nel 1985 viene chiuso e radiato dalla federazione.
Fine.
No.
Perché esistono i sequel.
Purtroppo o per fortuna.
E in questo caso, credetemi, bisogna gridare forte: per fortuna.
Il revival di brand anni '80 e '90 tocca anche Karate Kid, l'originale (la prima trilogia almeno, e se vogliamo includere anche il quarto capitolo con la Swank, comunque in continuity).
Il remake kungfuistico col figlio di Will Smith è fortunatamente dimenticato, e Will Smith figura solo come produttore di questo Cobra Kai.
Una serie che conta per ora tre stagioni (la terza è ancora inedita) ed è tutto quello che un seguito dovrebbe essere.
Rispettoso dell'originale, in primis.
Ironico, in linea con lo spirito del tempo ma ovviamente calato nel mood di oggi.
E soprattutto, un'opera in grado di appassionare gli aficionados storici della saga ma anche i nuovi giovani spettatori.
E non si tratta mai di fan service, ma di veri e propri atti d'amore.
Lo stesso Ralph Macchio figura tra i co-produttori, assieme a William Zabka, ossia Johnny Lawrence.
E sì, perché stavolta il protagonista è lui: Cobra Kai cambia visione, vediamo tutto dalla parte del bullo.
I PERSONAGGI
I vecchi rivali sono cresciuti, la vita ha regalato loro quel che forse meritavano.Però c'è tempo per tornare in pista, e c'è tempo per ricordare anche ciò che è stato dimenticato.
Nessuno è davvero felice, forse.
E così ci si aggrappa a un nuovo sogno: Cobra Kaiè questo.
Ma ci sono anche e soprattutto le vicende dei nuovi ragazzi del liceo di Encino: su tutti, quella di Miguel.
Sfigato e spesso vittima della cattiveria degli altri, accetta di prendere lezioni da Johnny.
Con Miguel, riapre ufficialmente la palestra Cobra Kai. Colpisci per primo, colpisci duro, nessuna pietà.
Inutile dire che le varie linee narrative si intrecceranno, tra rivalse e dispetti, ma anche tra momenti divertenti ed evocativi.
Si ride molto, ma non mancano attimi più introspettivi e drammatici. E qualche piccolo colpo di scena, in una storia che comunque evita trame complicate puntando tutto su emozioni e semplicità.
I ragazzi vivranno nuovi amori ma anche nuove sfide.
E chi è legato ai due vecchi protagonisti, avrà la vita abbastanza movimentata. Come Samantha.
I rapporti tra genitori e figli, soprattutto, saranno messi alla prova: la generazione degli anni '80 è fotografata con impietoso (ma divertente, fin dove possibile) sguardo.
Cobra Kaiè una serie che guarda al passato ma anche al presente.
Mantiene però lo stile non forzatamente corretto delle opere del passato, anzi può apparire persino una serie scorretta, ma è vera e sincera.
E forse, molto inclusiva proprio per questo.
Tutti sono finalmente contemplati, ed è bellissimo che ciò avvenga proprio per merito di un ex bullo.
Una lezione di inclusione naturale che tutti dovrebbero imparare.
LA CHIAVE DI LETTURA
Un ribaltamento vero e proprio, quasi uno schiaffo morale ai nuovi tempi e a certi movimenti di indignati che starnazzano in ogni dove, mettendo becco nelle questioni che riguardano opere di fantasia.Chi è il bullo, dopo tanti anni?
Cosa significa essere genitori?
Come si cambia crescendo?
Ci si può affezionare a qualcuno per colmare le assenze dovute agli errori del passato?
In attesa della terza stagione, si spera con altri personaggi storici della saga che ancora mancano all'appello in questo già mitico sequel, di cui vi lascio il trailer:
Se avevate già visto Cobra Kai, ora è il momento di godersela nella nostra lingua.
Fiondatevi dunque su Netflix, una piattaforma (come dicevo QUI) sempre più retronostalgica!
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