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[CULTURA POP] multiversi: la nuova frontiera dell'intrattenimento cinema-comics-tv?

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Gli universi condivisi, telecinematografici e a fumetti, sono ormai acqua passata.
I lavori fatti in tal senso dalla Marvel e dalla DC (quest'ultima più in TV che al cinema, a dire il vero) sono grandiosi ma ormai superati: la nuova frontiera dell'intrattenimento pop sembra essere quella del multiverso.
Un aggiornamento, un'estensione, dell'universo condiviso. Ma che inizia a farsi ancora più giocattolosa e for nerds only: e oggi davvero tutti sono nerd.


In attesa del terzo nuovo film di Spider-Man, quello integrato nel Marvel Cinematic Universe ma che già da sé potrebbe pure essere parte di un universo Sony non ancora ben definito, si susseguono le voci che vogliono anche i due "uomiragni" precedenti (del cinema, of course) poter apparire nella pellicola.
E se in tal senso alcuni attori sono già confermati, comunque vadano le cose (e andranno così) ciò ci fa tirare le somme e ragionare proprio sulla deriva intrapresa nel mondo del mega-intrattenimento.


Già, perché le voci su Spider-Man No way home non sono le uniche: se la Marvel schiera i suoi eroi, la DC aveva subodorato già da tempo l'ipotesi multiversiana, scegliendo il film di Flash come base per riallacciare tutte le sue produzioni.
Infatti, toccherà a questa pellicola mostrarci ancora non solo il Batman di Ben Affleck (mentre si attende quello di Pattinson...) ma soprattutto riportare in scena il Batman burtoniano di Micheal Keaton, che sarà presente nella storia.



E dire che la DC/Warner ha già fatto la sua prova con le serie televisive dell'Arrowverse, in una maxi-saga chiamata Crisi sulle Terre Infinite (che fu un celebre giro di boa per le storie a fumetti, anni fa).
Non voglio scendere nei dettagli, ma in questi episodi televisivi crossover sono tornati (rispettivamente nei loro mondi) persino il Dick Grayson di Burt Young della serie Batman '66 e il giornalista Knox del film Batman del 1989.
Per non parlare dei due protagonisti del telefilm Smallville (Tom Welling e Erica Durance), più il Superman del 2006 (Brandon Routh) e tanti altri da diversi prodotti del passato.



Ma ancora più potente è ciò che succede in una scena di questo crossover, dove il Flash cinematografico attuale (Ezra Miller, di cui appunto aspettiamo il film citato sopra) si "immette" nell'universo televisivo, di fatto unendo ancora di più il multiverso DC.
Perché è questo il senso di tutto, almeno dal punto di vista narrativo: unire, prima che ogni cosa si incarti su se stessa e collassi.
O almeno, questo è il motivo per il quale esistono determinati maxi-eventi, nei fumetti.



Ma qui siamo in altro ambito, quello cinetelevisivo.
E allora perché?
La risposta è appunto nella cultura nerd/pop.
Prendiamo il caso di Spider-Man - Un nuovo universo (recensione QUI).
Sì, la Marvel/Sony aveva già provato -con successo e premio Oscar- a unire i suoi stessi mondi.
Tante versioni di Spider-Man almeno tra quelle cartoonesche, fumettistiche e televisive.



Una scelta precisa, che non si compie per "resettare" un'intera produzione al fine di mettere ordine nelle cose.
Perché non parliamo più di un solo preciso medium (come può essere il fumetto, che dopo tanti anni e tanti autori rischia costanti contraddizioni narrative interne); parliamo invece di tanti mondi quanti sono i media, videogames inclusi.
I Masters of the Universe hanno esplorato il loro multiverso inglobando tutte o quasi le incarnazioni dell'opera; e sono tante, spesso anche non allineate in ciò che raccontano.




Il divertimento ci era già arrivato con le Teenage Mutant Ninja Turtles, che avevano fatto incrociare le diverse incarnazioni cartoon -e non solo- delle Tartarughe Ninja.




Il multiversoè stato esplorato anche coi Power Rangers, che vantano storie non canoniche (il primo film), fumetti di successo, universi e mondi, reboot e chissà cos'altro sta per arrivare grazie alla Hasbro.



La risposta è questa: oggi l'intrattenimento nerd/pop deve tener conto delle nuove generazioni ma ancora di più delle precedenti, giovani anche loro.
I fan sono rimasti fedeli ai vecchi prodotti, apprezzati anche dai giovanissimi grazie a pronti recuperi cult.
E così, pur col Batman interpretato da Pattinson, è impensabile non considerare ancora a quello di Burton; pur con l'Uomo Ragno col volto di Tom Holland, c'è chi ama sempre lo Spider-Man di Raimi.
E così per tutto, per accontentare ogni platea e si spera in modo originale.
Una caciara pop che però sì, resetta tutto. Poi si ricomincia da zero, fino alla prossima nuova frontiera dell'intrattenimento: cosa potrebbe succedere in futuro, dopo i multiversi?  

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