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[ricordi] pericolo apocalisse

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Esattamente dopo il "periodo satanico" (ve ne ho parlato qui), mi prese il "periodo apocalittico".
Forse conseguenza l'uno dell'altro, almeno in parte, ricordo che ero ossessionato e spaventato dalla probabile fine del mondo.
E non era il 1999, nemmeno il 2012.

Frequentavo la terza media.
Il riflesso della passione per l'esoterismo e il paranormale era ancora forte; acquistavamo, con gli amici, riviste varie su questi argomenti.
Vedevo Misteri su Raidue.
Leggevo Cronaca Vera dal barbiere, con il countdown alla fine del mondo, annunciata da mille profezie varie.
Sembrava che tutto conducesse verso l'apocalisse: in edicola uscivano vhs su Nostradamus, si moltiplicavano trasmissioni che parlavano di ciò.
Ed era tutto molto più veritiero che nel 2012, tanto che non ci fecero neppure il film analogo.

Terremoti, alluvioni, mondi che collassano perché il dio degli ebrei, geloso e castigatore, si è rotto i coglioni dei suoi giocattoli: la Terra e l'Uomo.
Al catechismo non facevamo che interrompere le cagate preparatorie alla Cresima per leggere l'ultimo libro della Bibbia e per tempestare la catechista con domande varie.
Il capitolo "Terremoti" ci scosse, in tutti i sensi, perché c'era stato un sisma abbastanza forte.

In televisione persino le guerriere Sailor erano impegnate nella ricerca del Messia, che attraverso il Sacro Graal avrebbe scongiurato la fine del mondo.
Superman e Batman stavano affrontando lo stesso pericolo nelle pagine di Venga il tuo regno.
Insomma, il mondo per me era davvero in procinto di finire.
Per fortuna, appena dopo ho smesso di essere cattolico: il mondo sta sempre per finire, soprattutto per chi ha fede.

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