Sono tornate in vendita le famose (e orribili) scarpe Lidl, che avevano tenuto banco un paio di giorni nel novembre 2020.
I più hippie avevano gridato al piccolo miracolo: il mercato che esplodeva alla richiesta di scarpe "da poveri", che non fossero le solite Nike o Adidas.
Le cose stanno diversamente: è stato un vero e proprio caso da studiare (come vedemmo QUI).
Dopotutto avete mai visto qualcuno con questi obbrobbri ai piedi? No, e perché sono scarpe oggettivamente brutte e con un forte richiamo al discount (quindi al risparmio e all'avere pochi soldi).
Non poteva funzionare come un neo status-symbol alla faccia di chi spende centinaia di euro per calzare altre marche.
Anche perché... pure queste sneakers Lidl sono arrivate a costare tanto.
E un altro esempio analogo è ciò che succede in casa Masters of the Universe Origins. Da qui la mia domanda: perché vogliamo spendere di più?
Le sneakers Lidl, il cui ritorno non ha ovviamente suscitato lo stesso clamore di qualche mese fa, costano sempre tredici euro.
Quello è il loro prezzo, e dunque il loro valore sarà ancora più basso.
Probabilmente un esperimento sociale, dove alcuni hanno addirittura "pompato" le aste per creare un fenomeno: le scarpe gialloblù sono arrivate a cifre folli, spinte da qualche influencer dopo essere state letteralmente prese d'assalto al supermercato.
Ora, mi chiedo: c'è stata gente disposta a pagare anche solo un euro in più un prodotto che è oggettivamente brutto, che non vale quei soldi e che... sì, trovi sempre al prezzo base di 12,99€.
Si era scatenata una compravendita dove alcuni hanno ottenuto quelle scarpe anche a 700-800€.
Ora cosa se ne faranno?
Il loro (prevedibile) ritorno nei cestoni del supermarket come farà sentire acquirenti babbei e re-seller speculatori?
Un caso (umano) da capire: perché è un caso montato.
La gente vede complotti nei vaccini, e invece sono stati in grado di vendervi un oggetto così, e qualcuno ha pure speso cifre folli. Una spesa rivelatasi assolutamente inutile, perché l'oggetto effettivamente non vale nulla, al contrario magari di qualche vecchio modello di Air Jordan.
E te lo ritrovi a tredici euro quando magari ne hai spesi venti volte di più.
Una cosa analoga sta avvenendo da qualche mese anche con un'action figure della linea Masters of the Universe Origins(QUI).
Si tratta del pupazzetto Scare Glow: non si sa perché, è letteralmente preso d'assalto dai compratori, che lo rivendono (se va bene) almeno al doppio.
Altri lo sparano a prezzi assurdi. E c'è chi lo compra.
Quando nei negozi si vende alla cifra standard stabilita dalla Mattel: 14,99€.
I soldi che ho speso io per averlo, nemmeno un centesimo in più.
Non è un personaggio raro, non c'è niente che lasci supporre che sia fabbricato in meno esemplari rispetto agli altri, anzi è continuamente rimesso sul mercato. Come tutte le altre action figures della linea.
Eppure si è scatenato questo caos.
Dunque è la domanda/offerta a fare il valore di un oggetto?
Ma come può essere possibile, se il suo prezzo in vendita è quello di 14,99€?
Anche Amazon rincara di almeno due euro questi pupazzetti, e per me è sbagliatissimo.
Perché ci piace spendere di più?
Premesso che una persona, coi suoi soldi, ci fa quel che vuole, mi domando: è la spesa folle, la cifra da tirar fuori, a decretare un nuovo status di ricchezza?
Non più l'oggetto?