Ci sono brani della musica italiana che nascondono citazioni degne di nota.
La rubrica Pop 'n Music vuole analizzare le parti del testo di tali brani, raccontandovi anche cosa è stato citato dall'artista.
Dopo Quelli che benpensano (vedi QUI), tocca oggi a una canzone che segnò l'estate del 1999: Supercafone, cantata dal Piotta.
All'apparenza banale tormentone, è invece la glorificazione della cultura popolare anni '70 (soprattutto) e un po''80, tra film, situazioni, personaggi e un mood raccontato attraverso la figura del coatto, messa in scena dal rapper romano.
Supercafone portò Piotta (al secolo Tommaso Zanello) all'immediato successo.
Oltre al brano, originale e trascinante, un contributo decisivo lo ha dato sicuramente il videoclip, girato dai Manetti Bros. (quelli di Coliandro e Diabolik, per intenderci).
Negli intermezzi parlati del video, un ottimo compianto Bernabucci come macellaio e Valerio Mastandrea nei panni di un guru della cafonaggine (er Ghepardo della Garbatella).
Passiamo ad analizzare il testo, individuando le tantissime citazioni pop:
chi in pista veste come Manero Tony, mangianastri a palla negli Alfettoni.
Tony Maneroè il protagonista de La febbre del sabato sera (Saturday Night Fever), film del 1977 con John Travolta nei panni di un ragazzotto immaturo amante della musica disco.
Il titolo viene menzionato dallo stesso Piotta nella scena del videoclip ambientata in macelleria.
Pantaloni a zampa, la giacca della Standa...
Si fa riferimento all'abbigliamento anni '70 e alla catena di grandi magazzini Standa, che fu della Montedison e poi di Berlusconi.
Poi mi compro tutto quello che è coatto: lo Studio 54 o il Piper Disco...
Studio 54è stata una celebre discoteca di New York attiva dal 1977 (su base di locali preesistenti) e che chiuse nel 1986.
Tempio della disco music, era frequentata da vip e celebrità.
Il Piper Club è invece una famosissima discoteca romana, aperta nel 1966, palco della beat generation e simbolo intergenerazionale per tantissimi giovani della città.
Ma Amanda Lear è una femmina o un maschio?
Domanda che, tra gli anni '70 e gli anni '80, circolava tra chi si ritrovò la showgirl sulle televisioni italiane: Amanda Lear, la cui infanzia è effettivamente avvolta nel mistero, si diceva potesse essere stata un uomo.
Piotta, merlo maschio come Lando...
Il riferimento è al film del 1971 Il merlo maschio, di Pasquale Festa Campanile, con protagonisti Lando Buzzanca e Laura Antonelli.
A casa nun ve manno, 'a senzatetto!
Più a palla, niente Ballo del Qua Qua...
Sono frasi dette da Carlo Verdone nel film del 1992 Al lupo al lupo.
Il Ballo del Qua Qua è un brano di Romina Power.
Com'è bello fa' l'amore, come canta la Carrà;
andà co' Califano al Festivalbar.
Vengono citati sia Raffaella Carrà (con una sua celebre canzone: Tanti auguri) sia Franco Califano; ma anche il Festivalbar, storico programma musicale delle estati italiane.
C'ho na stella dell'hard su Novella, brinda' co' Funari a Champagne e mortadella;
"Vota Moana" pe' cambia' la società.
Novella 2000 è un periodo scandalistico; Gianfranco Funari è stato un giornalista e presentatore, dal linguaggio diretto e anche trucido; il riferimento a Moana Pozzi è per il Partito dell'Amore, movimento antipolitico voluto dall'attrice insieme alla collega Cicciolina.
Io so' coatto come Mario Brega
Mario Bregaè stato un celebre attore italiano attivo specialmente tra gli anni '60 e '80. Ha lavorato con Sergio Leone e partecipato a numerose commedie, specie quelle di Verdone.
Giovani coatti come Manuel Fantoni
Signore e Signori, io so' Mister Ok;
Il cafone è trucido come er Monnezza
Manuel Fantoni è un personaggio del film Borotalco; Mister Okay è il soprannome di due tuffatori (Rick de Sonay prima, Maurizio Palmulli poi) che ogni capodanno si sono buttati nel Tevere dal Ponte Cavour.
Monnezza è uno degli iconici personaggi interpretati dall'attore cubano Tomas Milian; piccolo criminale di borgata, apparve in diversi film di genere poliziottesco.
Nelle scene recitate, Piotta canticchia "la spingo io la robba che..." facendo il verso al celebre brano del 1997 di Patty Pravo ...E dimmi che non vuoi morire.
Il cantante indossa inoltre la maglia con la scritta Vi ho purgato ancora: il riferimento è a Francesco Totti, che esibì un'analoga t-shirt dopo il suo goal durante il derby Roma-Lazio dell'aprile 1999.
leggi anche