Nel giorno del compleanno della band fiorentina, e dopo aver ripercorso tutta la loro storia (vedi QUI), oggi andiamo alla scoperta di alcuni brani dei Litfiba un po' particolari.
Non per forza hit famosissime (ma non mancheranno neanche quelle...), quanto più quelle "perle" nascoste presenti in ogni album: ballate, pezzi più particolari e intimisti, magari anche lontani dalla durezza del loro classico stile rock.
Insomma, i Litfiba non sono solo Tex, El Diablo e Regina di cuori, ma nemmeno solo Maudit, Guerra e Apapaia: pronti a fare un viaggio attraverso alcuni brani che vi stupiranno?
Se volete riscoprire la grandiosa storia dei Litfiba e di tutti i suoi protagonisti, vi rimando a questi articoli specifici ricchi di particolari e curiosità:
- PARTE 1 - GLI ESORDI + IL PRIMO EP
- PARTE 2 - LUNA/LA PREDA + ENEIDE
- PARTE 3 - YASSASSIN + LIVE IN BERLIN
- PARTE 4 - DESAPARECIDO
- PARTE 5 - TRANSEA
- PARTE 6 - 17 RE + APRITE I VOSTRI OCCHI
- PARTE 7 - LITFIBA 3 E LA TRILOGIA DEL POTERE
- PARTE 8 - PIRATA E IL GRANDE CAMBIAMENTO
- PARTE 9 - IL FUOCO DI EL DIABLO
- PARTE 10 - LA TERRA DI TERREMOTO
- PARTE 11 - L'ARIA DI SPIRITO
- PARTE 12 - L'ACQUA DI MONDI SOMMERSI
- PARTE 13 - IL TEMPO DI INFINITO
- PARTE 14 - IL DECENNIO SENZA PIERO
- PARTE 15 - LA REUNION PIERO & GHIGO
- PARTE 16 - LA GRANDE NAZIONE DEI LITFIBA
- PARTE 17 - LA TRILOGIA LIVE 2013
- PARTE 18 - LA TETRALOGIA ANNI '90
- PARTE 19 - EUTOPIA
GLI ANNI OTTANTA
I Litfiba debuttano a Firenze il 6 dicembre del 1980: con la formazione storica (tranne un paio di cambiamenti relativamente immediati) proseguono fino al 1989, esplorando il dark, la new wave e un rock raffinato.
LUNA
"E noi uomini, noi vinceremo: sarà quella sfera nelle nostre mani".
Un brano che racconta della brama umana di ottenere tutto, ma illudendosi: sulla Luna non c'è niente.
Il verso "sarò un re e un dittatore" lasciò intendere a qualcuno, all'epoca, che la band avesse tendenze politiche di estrema destra.
PIOGGIA DI LUCE
"Steppa distesa, accoglimi in te, senza guardare se io piangerò..."
Visioni intime e personali, un viaggio onirico dentro di sé: è il pezzo più raffinato del primo album (Desaparecido, 1985), con tanto di omaggio simplemindiano.
TZIGANATA
"Eva ballava sul fuoco, la notte in cui nacque l'odio..."
Qui la new wave incontra le influenze della musica gitana e balcanica, in un pezzo che sembra aprire una finestra sognante sullo sconosciuto mondo tzigano.
TRANSEA
"Raggio debole puoi entrare dentro di me: illuminarmi puoi, poi assorbimi..."
Uno dei brani della band -oscuro, impenetrabile- il cui testo alterna italiano e francese, lingua cara a Pelù.
PIERROT E LA LUNA
"Questa notte la notte ha fermato il tempo: la luce è un vortice..."
Campagna notturna, atmosfere sognanti che lasciano spazio a improvvise e violente trasformazioni del corpo (tema caro alla band e al cantante).
Citazioni musicali e il senso di cambiamento per rialzarsi sempre, anche dentro nuovi sogni.
BALLATA
"E ti senti ancora più, sempre più, piccolo... Venderò l'anima, colorando il nero dell'orizzonte..."
Sofferto brano, una ballad (come da titolo) su una condizione specifica di disagio: il non essere compresi dagli altri, e il ritrovarsi soli coi propri sogni, derisi da tutti. Non resta che vendere l'anima.
LOUISIANA
"Piove su di noi, strade imperfette: niente vuol cambiare ma tutto brucia già..."
Una canzone sulla pena di morte, in un album (Litfiba 3) in cui i testi si fanno sempre meno ermetici e più diretti.
BAMBINO
"Ero bambino, quella era la grande città: non la smettevo di scoprire, oltre i confini della realtà..."
Prima versione di un brano che poi verrà ricantato e risuonato; questa è l'originale che conserva parti di un cantato rauco e una melodia particolare.
Canzone nostalgica, sulle scoperte d'infanzia e sul mondo che ci circonda ieri e oggi; termina con un duro "bambino, non nascere mai"...
IL VENTO
"Cielo basso sui capelli, l'orizzonte è dentro me; ho scolpito sulla pelle che chi piange riderà..."
Brano che parla di oppressione e libertà, di sofferenze ma anche di rivalse quantomeno figurate, sperando in un domani migliore.
GLI ANNI NOVANTA
Una nuova formazione che arriva con la seconda parte di un tour e che cambierà un po' di volta in volta; un rock più classico e diretto.E il grande successo di album come El Diablo, Terremoto, Spirito, Mondi Sommersi. Più il clamore mediadito di Infinito che rende i Litfiba vere e proprie star della musica italiana.
Ecco le perle (nascoste e non) di quel periodo!
WODA-WODA
"Mille bocche, mille mani, schiave di razza; aggrappate ad una goccia di elemosina..."
Woda-woda, ossia water-water, l'acqua: un brano che raccontando le disparità tra le varie parti del mondo, denuncia l'ipocrisia delle società più ricche che pagano in elemosina e preghiere.
RAGAZZO
"Vorrei sapere come si fa a cadere e come puoi risalire senza farti male..."
Struggente brano che fotografa perfettamente le condizioni di abbandono, disoccupazione e mancanza di futuro dei giovani di quel tempo (era il 1990: purtroppo niente è cambiato). "Mentre il nulla ruba i migliori", che non sopravvivono a questo mondo di incertezze.
"Vorrei sapere come si fa a cadere e come puoi risalire senza farti male..."
Struggente brano che fotografa perfettamente le condizioni di abbandono, disoccupazione e mancanza di futuro dei giovani di quel tempo (era il 1990: purtroppo niente è cambiato). "Mentre il nulla ruba i migliori", che non sopravvivono a questo mondo di incertezze.
FATA MORGANA
"Lunga scala d'aria che sale dal deserto, non c'è confine tra l'occhio dentro e l'occhio fuori..."
Un brano che non ha bisogno di presentazioni.
La percezione del vero, tra realtà e illusione. Le cose che ci appaiono sono davvero come sembrano? O è tutto frutto di un effetto ottico e mentale che ci spinge a modificare quel che vediamo, al fine di vivere meglio?
"Lunga scala d'aria che sale dal deserto, non c'è confine tra l'occhio dentro e l'occhio fuori..."
Un brano che non ha bisogno di presentazioni.
La percezione del vero, tra realtà e illusione. Le cose che ci appaiono sono davvero come sembrano? O è tutto frutto di un effetto ottico e mentale che ci spinge a modificare quel che vediamo, al fine di vivere meglio?
LA MUSICA FA
"È mediterranea e corre a sangue caldo, tutta la banda fa musica a randa..."
Pezzo dedicato alla musica, e al suo enorme potere dalle varie sfaccettature.
La musica fa star bene, fa sognare, fa immaginare e dona infinite emozioni.
"È mediterranea e corre a sangue caldo, tutta la banda fa musica a randa..."
Pezzo dedicato alla musica, e al suo enorme potere dalle varie sfaccettature.
La musica fa star bene, fa sognare, fa immaginare e dona infinite emozioni.
NO FRONTIERE
"Tra le stelle dell'Orsa e del Delfino c'è gente che vive amando ciò che ha, e non odiando ciò che non avrà..."
L'esplorazione di mondi lontani come simbolo dell'espansione di sé: ci saranno altri universi da scoprire, magari senza violenze e ricche solo d'amore: basta non porsi limiti e supererare le frontiere.
SUONA FRATELLO
"Guarda sorella la luna piena, perché l'amore è un'altalena..."
Chitarra e voce per una strimpellata quasi improvvisata, sognante, rilassata.
Atmosfere che sanno di campagna estiva; visioni piacevolmente disilluse di unione, vita, amore.
GOCCIA A GOCCIA
"Parole e suoni, gli odori dei colori..."
Altro brano famoso: la crescita costante, i "mondi sommersi tutti da scoprire", staccarsi da determinate situazioni iniziali, i cambiamenti per migliorarsi e adattarsi liquidamente alla realtà sempre in evoluzione.
Diventando noi stessi quel mare che ci circonda.
VIVERE IL MIO TEMPO
"Ti direi 'hai ancora voglia di nuotare in questo mare?'"
Canzone tra le più note della band fiorentina, è stata scritta da Pelù per le sue figlie.
Il concetto di tempo, presente in tutto l'album (Infinito) è qui declinato con dolcezza: vivere ogni attimo, aiutati a crescere con fantasia tra le difficoltà della vita; imparare a star bene nel proprio tempo.
CANTO DI GIOIA
"Oltre il finestrino vedo mostri a volontà, ma se li guardo bene sono di plastica: è magnifico, sono di plastica..."
Le decisioni prese nel corso della vita, quelle fondamentali.
Il comprendere qual è la strada da percorrere; il conoscere la propria dimensione.
Una canzone che parla anche di questioni interne alla band.
GLI ANNI DELLA REUNION
Dopo dieci anni di separazione, in cui i Litfiba hanno avuto due ulteriori cantanti e nuove formazioni, le strade di Ghigo Renzulli e Piero Pelù si incrociano di nuovo, riprendendo in mano la musica lasciata in sospeso.
Ecco le perle (nascoste e non) di questo periodo!
Ecco le perle (nascoste e non) di questo periodo!
LA MIA VALIGIA
"Sogni lontani, avanti dai, parlare e raccontare tutto quello che hai..."
Il tema è quello del viaggio, metaforicamente spiegato col concetto di valigia: contenitore di sogni, di avventure, di deviazioni più disparate. Nella realtà come anche dentro noi stessi.
"Sogni lontani, avanti dai, parlare e raccontare tutto quello che hai..."
Il tema è quello del viaggio, metaforicamente spiegato col concetto di valigia: contenitore di sogni, di avventure, di deviazioni più disparate. Nella realtà come anche dentro noi stessi.
MARIA CORAGGIO
"Rompe la gabbia: Maria è una guerriera; mastica sabbia oltre la frontiera..."
La vera storia di Lea Garofalo, donna moglie e madre che testimoniò contro la criminalità organizzata e da questa venne uccisa.
Una canzone dura che racconta il coraggio di tante donne, tante "Maria" che credono ancora nella speranza di condizioni migliori, anche se "la gente è stronza, ha memoria corta...".
STRANIERO
"Il volo dell'angelo dura un secondo, e unisce il magico alla terra..."
Cosa significa sentirsi stranieri, "sopra razze e religioni"; stranieri nel nostro stesso mondo, barcamenandosi per fare in modo di restare a galla tra convenzioni sociali e logiche distorte.
Per non cadere giù.
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