Sigla del 2001, che però nel 2001 si sentì poco: Card Captor Sakura era infatti una serie difficile da maneggiare, per Mediaset.
E se la prima tranche di episodi (dal titolo Pesca la tua carta, Sakura) passò su Bim Bum Bam con un certo successo e con un adattamento italiano che ne appiattì le parti più "problematiche", lo stesso non si poté del tutto fare col sequel Sakura, la partita non è finita.
Il problema di fondo? Le tante relazioni sentimentali "particolari" che esplodevano in quegli episodi...
L'anime di Sakura arriva da noi nel 1999, quando la prima serie venne mandata in onda nei pomeriggi di Italia 1.
Merchandising, quaderni, articoli sui giornali specializzati... la catturacarte catturò anche il pubblico italiano.
Un adattamento Mediaset particolare: dopo anni di rimozione di ogni elemento giapponese, proprio con Card Captor Sakural'azienda milanese ripristinò ambientazioni e nomi originali (pur con molte semplificazioni), ma di contro propose una serie di modifiche atte a non far trasparire (troppo) certi sentimenti (specie di tipo omosessuale) che i protagonisti provavano.
QUI trovi una retrospettiva sulla censura italiana degli anime!
Quando toccò, nel 2001, alla seconda serie Sakura, la partita non è finita, la Mediaset sospese di colpo la messa in onda dopo soli sei episodi.
Anche con l'adattamento censurato, era impossibile nascondere certi particolari; e anzi la Mediaset stessa li alleggerì sempre meno (come trasparirà da una futura messa in onda completa, su Italia Teen Television nel 2004) preferendo forse però non incappare in problemi con qualche frangia di genitori iper-conservatori.
Alla fine, comunque, Sakura, la partita non è finita si visto senza problemi pure su Bim Bum Bam, ma solo dall'agosto al settembre del 2006 e -per motivi tecnici- senza l'episodio finale.
Questo avvenne perché, pare, i diritti erano in scadenza e la serie fu programmata per stare dentro i giorni accordati col Giappone, ma fu commesso un errore nel conteggio degli stessi e quindi un episodio saltò completamente.
E questa è la sua sigla:
Un brano dal testo (di Alessandra Valeri Manera) mediamente più complesso rispetto agli standard mediasettiani, racconta di fatto il seguito della storia: le carte non sono state prese tutte e la missione deve ricominciare.
Non si fanno troppi riferimenti diretti alla vicenda in sé e a quello che avviene nelle puntate.
Anche come musica (di Franco Fasano), c'è un fortissimo rimando alla canzone della prima serie, Pesca la tua carta, Sakura, che viene citata continuamente.
La nuova sigla mantiene peraltro quel mood un po' malinconico che caratterizzava anche la prima, e fa largo uso, anche stavolta, dei cori.
IL TESTO
Pesca la tua carta, pesca un'altra carta...
(la carte del Sogno) quante carte...
(la carta del Buio) quante carte hai davanti a te...
(la carta della Luce) quante carte hai davanti a te, mia dolce Sakura...
(la carta della Terra) questo gioco inizia così...
La partita non è finita, dolce Sakura tu lo sai
e nel cuore dell'universo nuove carte troverai.
Ma per chiudere la partita tante carte ti mancano
tutte quelle che hai già ripreso proprio non ti bastano.
La partita non è finita, e tu giochi per vincere!
Perciò risali lassù, nel cielo ancora più blu
(soffia il vento e ti porta via...)
e afferra tutte le carte magiche che trovi davanti a te,
ma non fermarti perché, con ogni carta che tu
raccogli e porti quaggiù (giù dal cielo blu)
che collezione fantastica farai, completala e vedrai...
(la carta della Nuvola, la carta della Tempesta,
la carta della Sabbia, la carta del Muretto)
La partita non è finita e per ora non finirà (c'è un folletto sempre...)
ma nessuno però sa dire quanto ancora durerà (poi ricomincerà...).
Se vuoi chiudere la partita tu non devi scartare mai
devi invece portare a casa ogni casa ogni carta che vedrai:
se farai così vincerai.
La tua lealtà ti guiderà, l'oscurità non scenderà e vincerai, mia dolce Sakura...
che collezione fantastica farai, completala e vedrai.
La partita non è finita, la partita non è finita... Sakura!
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